Accordo tra governo e M5S sulla riforma elettorale?

matteo renzi

Il rapporto sulle riforme tra il governo e il Movimento 5 Stelle va avanti dopo che ieri sembrava che tutto fosse smarrito, con Beppe Grillo che è tornato ad attacchi vecchio stile e Renzi che ha richiamato il M5S a meno chiacchiere e più sostanza. Poi in serata la svolta che arriva da Grillo che ha pubblicato sul suo blog “Dieci domande e dieci risposte”. Il M5S passa quindi alla pratica e fa le sue proposte dirette al governo.

In Italia aumenta la disoccupazione

disoccupazione giovane lavoro

Il dibattito politico in questi giorni è tutto concentrato sulle riforme e sulla politica europea. Il governo vuole accelerare sulle riforme, pensando alla riforma del Senato e alla legge elettorale, ma trova diversi fronti contrari soprattutto sul tema del Senato elettivo. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è anche impegnato in Europa, dove sta lavorando per una politica che si basi meno sul rigore e più sulla crescita. In questa situazione, in Italia cresce il tasso di disoccupazione che è sempre l’emergenza principale.

La Rai non vuole i tagli del governo

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Nel periodo della campagna elettorale per le elezioni europee l’accoglienza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi a Ballarò da parte del conduttore Floris non è stata proprio delle migliori. Alla base c’era la critica di Floris e della Rai all’operato del governo, che sulla basa della spending review del commissario Carlo Cottarelli ha chiesto all’azienda pubblica tagli per 150 milioni di euro.

Sul decreto lavoro scontro governo sindacati

Segretario dell CGIL Susanna Camusso

Il Decreto sul lavoro continua a dividere la maggioranza con il governo che si trova in mezzo a due forze e cerca una sintesi. Queste due forze sono la minoranza interna al Pd, che porta le posizioni della Cgil molto critiche sulla riforma, e il Nuovocendestra che è un alleato importante del governo.

Tra governo e opposizione polemiche su politica economica e nomine

Giunta alla camera approva arresto per Nicola Cosentino

Questa settimana è importante a livello politico per una serie di elementi che riguardano le scelte in tema di economia da parte del governo Renzi. Negli scorsi giorni, il governo ha fatto le sue scelte per quanto riguarda le nomine ai vertici delle aziende partecipate, che sono le più importanti del panorama nazionale, e non sono mancate le polemiche.

Il 2014 del governo nell’incrocio tra Renzi e Letta

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Uno dei fatti politici più importanti di questo 2013 che si è appena chiuso è sicuramente l’elezione di Matteo Renzi a segretario del Pd. Dopo le primarie dell’8 dicembre, il peso di Renzi sul governo, in termini di influenza e di interesse, è cresciuto. Il Pd è il partito di maggioranza e sembra che Renzi voglia sottolineare questo aspetto. Certo, puntare su un rimpasto di governo o minacciare la crisi non sembrano scelte opportune o armi che il nuovo segretario del Pd vuole sciorinare. In entrambi i casi, gli effetti deleteri sarebbero maggiori dei profitti. Anche andare a nuove elezioni non sembra una possibilità presa in considerazione dall’entourage del sindaco di Firenze, prima c’è da fare la legge elettorale e magari fare crescere il consenso sul leader che è già consistente.

Per questo 2014 Renzi deve evitare lo stallo o l’appiattimento su un governo immobile. Deve mantenere la sua immagine di innovatore e riformista e quindi probabilmente giocherà al rialzo con Letta, chiedendo ancora con più foga quello che ha chiesto a fine 2013: riforme e accelerazione. Il Presidente del Consiglio, da parte sua, punta sul “contratto di governo” da fare nei prossimi giorni e sul semestre di presidenza europea. Il 2014 si apre quindi con un Letta che deve stare attento al logoramento eventuale del suo governo e con un Renzi che si propone una ascesa più costante e leggermente più facile dalla sua posizione.

Per chi pensa che Letta e Renzi possano andare d’accordo, ci sono le dichiarazioni di quest’ultimo che ci tiene a differenziarsi da Letta e Alfano. Espressioni che lasciano immaginare eventuali ultimatum al governo, mentre la strana coppia Letta e Alfano rivendicano il ruolo di avere messo all’angolo Berlusconi. Il rapporto tra i due esponenti del Pd, tra governo e segreteria, si potrà basare sulla performance del governo. Legge elettorale, economia, lavoro, tasse e riforme possono portare i due a percorrere una strada politicamente produttiva per le loro mire.

La legge elettorale e le mosse di Giorgio Napolitano

Photo Credits - Ian Gavan - Getty Images Entertainment - Getty Images - 179670186Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, aveva convocato per oggi 25 ottobre un incontro con i partiti di opposizione per discutere sulla riforma della legge elettorale, la così detta legge “Porcellum”.

Maradona incendia il mondo della politica

Photo Credits - Bay Ismouo - AFP - Getty Images - 171847112

È scoppiata la polemica dopo la puntata della trasmissione televisiva Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio e che vede sempre l’appoggio di Luciana Littizzetto. La polemica è arrivata dopo l’intervista che il conduttore, durante la puntata di domenica sera, ha fatto a Diego Armando Maradona.

Patto di Stabilità: via al Consiglio dei Ministri

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Un patto di stabilità che continua a far discutere. Previsto un taglio per quanto riguarda la sanità italiana per un ammontare di 2,65 miliardi. Un taglio notevole per il già disastrato sistema sanitario italiano, un taglio che verrà distribuito nei prossimi tre anni.

La strage in mare investe la politica

Migranti Lampedusa

Questa mattina un orribile tragedia si abbatte di nuovo sulle coste Italiane, sulle coste di LampedusaQuesta volta il bilancio delle vittime naufragate in uno dei tanti viaggi della speranza è davvero impressionante: sono stati trovati in mare 93 cadaveri ma ci sono tutt’ora centinaia di dispersi, e purtroppo il numero dei morti è destinato ad aumentare.

Finanziamento ai partiti tensione nel governo

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Torna nuovamente la tensione all’interno del Governo Letta tra Partito Democratico e Popolo delle Libertà. Questa volta lo scontro non riguarda la tanto discussa Iva e il Decreto del Fare. Infatti la tensione all’interno del governo delle larghe intese, questa volta, è dettata dal finanziamento ai partiti. Del resto l’ultima campagna elettorale, quella delle elezioni politiche 2013, aveva avuto, tra i temi principali, proprio quello del finanziamento ai partiti con Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle che ne chiedevano l’abolizione totale.

Decreto del Fare bis agevolazioni sui mutui

governo letta

Il governo delle larghe intese continua ad essere molto preso da tutte le situazioni economiche necessarie a fare uscire il paese dalla crisi economica. I primi temi che il Governo Letta ha trattato sono stati quelli legati alle priorità della popolazione italiana come l’Imu, gli ammortizzatori sociali e l’aumento dell’Iva (tema che negli ultimi giorni sta creando delle forti tensioni tra il Partito Democratico e il Popolo delle Libertà). Situazioni finanziarie, quest’ultime, che il governo tecnico non poteva fare a meno di prendere in considerazione date anche le loro scadenza.