Può sembrare un disagio solo tecnologico, ma i problemi WhatsApp, Instagram e Facebook durante lo spoglio delle schede per le elezioni in tante città italiane hanno per forza di cose anche delle implicazioni politiche. Un disagio ampiamente diffuso e non isolato, come è stato riportato anche da Bufale.net con una prima analisi di pochi minuti fa, al punto che tutti in Italia vogliono capire come sia nato il disservizio.
elezioni
Incontro tra Pd e Fi su Mattarellum con premio
Elezioni Giappone 2013 vince Shinzo Abe
Il premier Shinzo Abe ha vinto la nuova tornata elettorale in Giappone. La coalizione che lo sostiene ha infatti ottenuto la maggioranza assoluta delle Camere, con una presenza di 135 seggi su 242 in quella Alta. Il partito liberaldemocratico al quale appartiene ha conquistato 65 seggi, mentre l’alleato New Komeito se ne è aggiudicato 11, andando in tal modo a cumulare 76 seggi sui 121 in palio. Il partito democratico di opposizione ha invece ottenuto 17 seggi, contro i 44 precedentemente ottenuti.
Legge elettorale bloccata in Senato
Si arena in Senato la proposta di revisione della legge elettorale. La bozza formulata dalle parti non ha infatti trovato pronto gradimento da parte del Pdl, nonostante una parvenza di precedente intesa. A non piacere sarebbero non solamente gli aspetti legati alle preferenze, quanto anche il tetto di spesa di 80 mila euro a candidato, che il Partito Democratico vorrebbe introdurre al fine di limitare il pregiudizio già sperimentato con precedenti casi mediaticamente molto rilevanti (Fiorito docet).
Elezioni Amministrative, affluenza in forte calo
Si sono riaperte alle 7.00 di questa mattina le urne per i ballottaggi delle elezioni amministrative. Le urne si chiuderanno alle 15.00 di oggi e coinvolgono circa 6.605.806 elettori. Nella giornata di ieri, è stato calcolato un’affluenza alle urne in forte calo. Alle 22 di ieri, per le elezioni comunali si era recato alle urne il 30.95% degli aventi diritto, contro un 49.67% dello scorso turno di votazioni.
Per quanto riguarda il ballottaggio per le Provinciali, si sono recai alle rune il 30.95% con quasi 12 punti percentuali in meno rispetto al primo turno di votazioni. Tra le città che segnano un affluenza alle urne in controtendenza, c’è Trieste e Milano.
Elezioni amministrative, ballottaggio a Milano
Milano è sicuramente la città che ha lasciato il segno in queste amministrative 2011. Nessuna si aspettava un risultato simile, il PDL con Berlusconi in prima fila aveva provato una campagna elettorale forte, attacchi, accuse e presenza sempre maggiore a Milano. La Moratti, sindaco uscente a Milano, si è ritrovata a dover affrontare un ballottaggio tra 15 giorni contro Pisapia. La Lega non si è mostrata molto entusiasta di questo risultato ottenuto.
In molti hanno dichiarato che l’errore è stato commesso da Berlusconi, ma sicuramente analizzando i giorni scorsi, le dichiarazioni fatte dal sindaco Moratti, in occasione del faccia a faccia andato in onda su Sky Tg 24, gli sono tornate indietro come un boomerang, riportando danni devastanti in un centro destra sicuro della propria vittoria. La seconda principale sorpresa è stata il Movimento 5 Stelle e anche l’UDC.
Milano ballottaggio, Torino a Fassino e Bologna a Merola
“Milano choc per Berlusconi”; “Sorpresa a Milano, Pisapia in testa”; “Milano la sconfitta di Berlusconi”; “Milano punisce Pdl e Lega”. Questi sono i principali titoli dei quotidiani usciti questa mattina. Sicuramente la notizia che maggiormente ha stupito tutti gli elettori e non solo è stato il voto di Milano. A Milano, roccaforte del centrodestra fin dal 1993, uno scatenato Pisapia ha ottenuto un ottimo 48,0% dei consensi totali degli elettori, contro il sindaco Moratti, che invece arriva solo al 41,6%.
Ma è un centrodestra in crisi quello visto ieri? Sicuramente nessuno poteva immaginare un risultato simile per queste amministrative, alcune delle principali città del centrodestra sono cadute sotto i colpi di una campagna elettorale del centrosinistra. Fassino ottiene un ottimo 56,7% arrivando cosi a vincere di gran lunga sul candidato del centrodestra Coppola, che ottiene solamente un 27,3%.
Elezioni Perù, si arriva al ballottaggio
Ancora non sono usciti i dati ufficiali, ma già si sa che il prossimo 5 giugno sarà necessario un ballottaggio per definire il vincitore tra il candidato populista si aggiudicherebbe il 27,6%. Al secondo posto l’ex banchiere Kuczynski con il 23,11%, testa a testa con la figlia dell’ex presidente Fujimori, Keiko, che è al 21,95%. Secondo i primi spogli delle schede, questi sono i risultati.
Attualmente siamo al 50% delle schede scrutinate, si continuerà per tutta la giornata, il risultato definitivo arriverà nella giornata di domani. Secondo alcune proiezioni non ufficiali, tuttavia, sarebbe Keiko Fujimori a distaccare di 2-4 punti Kucsynski.
PDL e Lega uniti per la par condicio nei talk show
Talk Show ancora in pericolo. Come di consueto, in concomitanza con elezioni, referendum e quant’altro riguarda il mondo politico e le elezioni, i programmi della televisione pubblica, si trasformano in tribune politiche, dove esponenti delle diverse fazioni possono mostrare la loro idea in merito alle votazioni. Anche questa volta, però, non sono mancate le polemiche in merito alla par condicio, un argomento di cui sentiremo parlare abbondantemente nei prossimi giorni, non mancano però già le prime polemiche.
PDL e Lega stanno partendo all’affondo contro i programmi come Annozero con Michele Santoro e Ballarò con Giovanni Floris. In merito a quanto dichiarato da Lega e PDL, secondo le quali, i programmi come quelli citati poco sopra, sono a tutti gli effetti tribune elettorali e quindi andrebbero incontro alla legge sulla par condicio, lo stesso Floris ha dichiarato:
Foto proteste in Egitto contro Mubarak
Proteste Egitto. I manifestanti anti-Mubarak hanno promesso di intensificare le agitazioni al Cairo per costringere il presidente ad abdicare.
Lo stesso Mubarak nei giorni scorsi ha dichiarato di essere pronto alle dimissioni. Dimissioni che sono sul tavolo dei colloqui fra l’amministrazione Obama e gli ufficiali egiziani. Gli Usa chiedono che Mubarak le dia subito e consegni i poteri al vicepremier Omar Suleiman per costituire un governo di transizione che abbia il supporto dell’esercito militare.
Gli Stati Uniti, inoltre, vogliono far entrare in questo governo i membri dell’opposizione tra cui i Fratelli Missulmani. Volontà che mira al tentativo di portare a libere elezioni nel mese di settembre.
Elezioni Portogallo: Anibal Cavaco Silva rieletto al primo turno
Elezioni-Portogallo. Il presidente Anibal Cavaco Silva è stato rieletto al primo turno delle elezioni presidenziali. Con il 52,9% delle preferenze il capo di stato uscente ha battuto il socialista Manuel Alegre, che non è andato oltre il 19,7% dei voti.
Una vittoria annunciata quella di Anibal Cavaco Silva in una elezione che verrà ricordata per il tasso di astensione record (53,3%).
Germania e Giappone, si cambia?
Qualcosa sta cambiando? C’è nell’aria qualcosa di nuovo? E’ presto per dirlo, presto per analizzare. Limitandosi per ora a registrare, i dati che giungono oggi dal mondo hanno il sapore della novità. In Giappone stravince il patito democratico, e il premier Taro Aso si dimette dal partito (Lpd), amareggiato e con la volontà di prendersi le proprie responsabilità. Parole che suonano strane qui in Italia, se vogliamo.
E in Germania, alle regionali crolla la CDU del cancelliere Angela Merkel.
Foto|Wikipedia
Elezioni Afghanistan, alla ricerca del vincitore
I talebani non hanno impedito lo svolgimento delle elezioni. Ma sono passate poche ore dalla chiusura dei seggi, e la politica sembra intervenire ora dove il terrorismo non era riuscito. Il presidente afghano uscente, Hamid Karzai, avrebbe vinto al primo turno. Lo riporta il responsabile della sua campagna elettorale.
Ma piovono le accuse di brogli da parte del principale avversario di Karzai, il candidato alle presidenziali Abdullah Abdullah.
Afghanistan, l’attacco dei talebani
L’avevano detto, e hanno mantenuto la loro parola. A due giorni dalle elezioni presidenziali in Afghanistan, gli “studenti di Dio” sferrano l’attacco. Attentati suicidi nella capitale e in tutto il paese. I bilanci di morti e feriti sono, purtroppo, in costante aggiornamento. La violenza è stata annunciata e messa in atto per impedire agli elettori di presentarsi alle urne, giovedì prossimo: i talebani hanno lanciato un appello al boicottaggio delle elezioni presidenziali del 20 agosto. Con la promessa di mettere in campo ogni tipo di azione per sancire il fallimento delle elezioni.
Non scherzano, e lo dimostrano. Hanno fatto sapere con chiarezza quello che faranno per contrastare queste elezioni. Anche tagliare le dita di chi andrà a votare. O di attentare ai seggi elettorali, come è stato: a Churi, provincia di Urzgan, un kamikaze si è fatto esplodere davanti a un seggio elettorale. E a Badakhshan, tre scrutatori e il loro autista sono morti nell’esplosione di una bomba per strada.