Amnistia Silvio Berlusconi: scontro politico

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Il Governo Letta continua ad essere impegnato sulle questioni economiche, questioni economiche che, dietro la prossima Legge di Stabilità, Patto di Stabilità: via al Consiglio dei Ministri, dovrebbe far ripartire l’economia italiana. Tuttavia continua ad esserci una sorta di tensione politica per via della vicenda di Silvio Berlusconi.

Dopo il CSM contro Silvio Berlusconi, si è molto parlato, specialmente negli ultimi giorni, di una possibile amnistia da concedere al Cavaliere. Amnistia che ha creato una notevole spaccatura politica. Come è consueto, per via del governo delle larghe intese, ovvero il governo portato avanti dal Popolo delle Libertà e il Partito Democratico, lo scontro principale è tra il Pd e il Pdl.

Per Sandro Bondi del Popolo delle Libertà, il fatto che si continua a discutere della possibile amnistia di Silvio Berlusconi, non è altro che un atto di ipocrisia dato che, all’interno dell’attuale composizione del Parlamento italiano, non sarebbe possibile ottenere una maggioranza dei 2/3 per l’amnistia nei confronti di Sivlio Berlsuconi. Sempre secondo Sandro Bondi del Popolo delle Libertà tutti i partiti politici starebbero pensando a quelle che sono le elezioni politiche e, principalmente il Partito Democratico, a quale punteggio riuscirebbero ad ottenere.

Matteo Renzi è nel mirino di molti. Il Sindaco di Firenze ha fatto presente che sia l’amnistia che l’indulto sono un chiaro e grande errore se affrontate in una situazione politica analoga a quella attuale. Questa presa di posizione di Matteo Renzi è arrivata in risposta a le dichiarazioni di Flavio Zanonato, dichiarazioni che quest’ultimo aveva mosso nei confronti dei Sindaco di Firenze definendolo come “il Beppe Grillo della situazione”.

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