Csm contro Silvio Berlusconi

giorgio napolitano

Proprio ieri Silvio Berlusconi, con l’audio di una telefonata con un altro esponente del Pdl durante un intervista con il giornalista Monteleone, andata poi in onda in esclusiva alla trasmissione televisiva di La7 “Piazza pulita”, apportava accuse pesantissime su Giorgio Napolitano di ingerenze sulla sentenza che riguarda il Lodo Mondadori. 

Berlusconi non solo si lamentava di un mancato intervento del Colle per difenderlo dalle sue sentenze in corso, ma attaccava duramente Napolitano accusandolo addirittura di un complotto del Colle per rendere ancora più grave la sua situazione con la giustizia, accusandolo perfino di aver fatto riaprire la Camera di Consiglio sempre sulla sentenza del Lodo Mondadori, facendo pressioni sulla Cassazione.

La replica di Napolitano non si fece attendere, rispose subito che si trattava di accuse deliranti, estremamente volgari e diffamatorie. Ma oggi risponde anche il Comitato di CSM in maniera molto diretta, chiara e dura a Berlusconi; il primo presidente della corte di cassazione Giorgio Santacroce, il vicepresidente Michele Vietti e il Procuratore generale della Corte di cassazione Gianfranco Ciani dichiarano in una nota che è assurdo e offensivo pensare che la Cassazione possa subire condizionamenti esterni, da qualunque parte esse provengano, e che pensare questo denota una scarsa conoscenza delle Istituzioni e delle regole processuali. Inoltre il CSM afferma sempre riguardo le accuse dirette al Presidente della Repubblica, che è assurdo pensare che egli abbia potuto interferire in un giudizio in corso, data la sua profonda conoscenza e il profondo rispetto delle regole del nostro stato di diritto, della autonomia e indipendenza della magistratura.