Renzi per una nuova politica europea come meno austerity e più crescita

matteo renzi

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha recentemente fatto notizia sulla stampa europea e internazionale per la sua posizione anti austerità basata sull’idea che se l’Europa non cambia non ci sarà nessuna crescita. Renzi ha utilizzato queste parole in un discorso al parlamento europeo esprimendo che non ci può essere stabilità se non c’è crescita. In questo modo è diventato una sorta di eroe agli occhi di coloro che cercano un leader politico disposto a sfidare il regime di austerità e a resistere al rigore fiscale seguito soprattutto dall’establishment politico e monetario tedesco.

Accordo tra governo e M5S sulla riforma elettorale?

matteo renzi

Il rapporto sulle riforme tra il governo e il Movimento 5 Stelle va avanti dopo che ieri sembrava che tutto fosse smarrito, con Beppe Grillo che è tornato ad attacchi vecchio stile e Renzi che ha richiamato il M5S a meno chiacchiere e più sostanza. Poi in serata la svolta che arriva da Grillo che ha pubblicato sul suo blog “Dieci domande e dieci risposte”. Il M5S passa quindi alla pratica e fa le sue proposte dirette al governo.

Il Movimento 5 Stelle apre al dialogo e cambia strategia

letta - grillo

La novità politica degli ultimi giorni è l’apertura del Movimento 5 Stelle al dialogo con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Grillo e Casaleggio sul blog hanno affermato che la situazione è cambiata, che hanno una proposta sulla legge elettorale e che Renzi è ora un interlocutore più credibile perché ha ottenuto il consenso elettorale alle ultime elezioni politiche. Da parte sua il Presidente del Consiglio gongolo, dicendo che mentre qualche settimana fa lo evitano come se avesse la “peste” ora tutti lo cercano.

Lo scenario politico dopo il voto delle europee

logo_PD_big

Le elezioni europee sono state vinte senza discussioni dal Partito Democratico e da Matteo Renzi. Il Presidente del Consiglio trova così un ampio consenso elettorale che ne rafforza il ruolo, soprattutto per il fatto che egli non è arrivato a Palazzo Chigi a seguito di elezioni. Il risultato eccezionale del Pd avrà un’influenza sulle riforme.

 

 

Per prima cosa, il 40,8% del Pd spaventa gli altri partiti alleati di governo con riferimento all’Italicum, la legge elettorale proposta da Renzi. I parlamentari di Forza Italia hanno affermato che l’Italicum così com’è non sarà appoggiato e per l’Italia c’è il rischio di un’ulteriore difficoltà a fare la legge elettorale. Il Pd ha spaventato Berlusconi visto che la bozza della nuova legge elettorale prevede il premio di maggioranza se si supera il 37% dei voti. Se si votasse ora Renzi avrebbe in mano una maggioranza molto solida e il lavoro di Forza Italia sarà quello di modificare la legge che si sta cercando di fare approvare.

Le elezioni europee non hanno niente in comune con quelle politiche a parte un aspetto. Cioè, il Parlamento rimane quello eletto lo scorso anno con le sue maggioranze e i suoi equilibri, mentre queste elezioni sono servite a stabilire il parlamento europeo. Esse offrono però un quadro della situazione che se anche alle prossime elezioni politiche può cambiare, al momento mostra la forza di Renzi e del governo. Il paradosso è che Renzi può proporsi agli alleati con più sicurezza, come nel caso della riforma del Senato, ma questi mantengono la capacità decisiva di porre veti e chiedere modifiche perché gli equilibri numerici sono sempre gli stessi.

Renzi avverte i senatori Pd o riforma o voto

senato656

La questione della riforma del Senato sta arrivando ai punti centrali che sono alla base della discordia tra il governo e le opposizioni. L’accordo più difficile da raggiungere sembra quello tra il governo e l’opposizione all’interno del Pd dopo che il senatore Vannino Chiti ha proposto una controriforma che mantiene il Senato elettivo e che ha trovato l’appoggio del Movimento 5 Stelle.

Renzi critica i “comici ricchi”

renzi-pd

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha parlato del lavoro del governo nella diretta in cui ha risposto su Twitter alle domande dei cittadini su vari argomenti. Renzi ha parlato del taglio dell’Irpef e questa è stata l’occasione per rispondere in modo deciso alle critiche del leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo. Renzi ha affermato: “I comici milionari dicono che 80 euro sono una presa in giro. se provassero a vivere con 1200 euro al mese non lo direbbero”.

La difficile riforma del Senato

senato656

Senato da trasformare in rappresentanza degli enti locali come comuni e regioni; Senato da abolire; Senato da mantenere così com’è. Quale riforma? I primi affermano che si velocizzerebbe la realizzazione delle leggi senza un inutile doppio passaggio e si risparmierebbe. I secondi dicono che non si risparmierebbe sui costi e quindi è meglio abolirlo del tutto; i terzi dicono che non solo non si risparmierebbe, ma verrebbe anche meno un organo di controllo strategico per la democrazia.

Per Renzi critiche dal partito

logo_PD_big

Importante giornata per il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha incontrato il Presidente degli Stati Uniti barack Obama. Dopo Hollande e la Merkel, Renzi ottiene l’appoggio al suo governo anche dal presidente Usa che ha affermato di fidarsi dell’ex sindaco di Firenze.

Il nome sul simbolo alle elezioni europee tra Renzi e Berlusconi

elezioni-politiche-2013-002

La questione del nome del leader sul simbolo del partito alle prossime elezioni europee riguarda i due principali partiti italiani e ha risvolti bizzarri. Forza Italia vorrevve mettere il nome di Silvio Berlusconi sul simbolo, ma non può, il Partido democratico potrebbe mettere il nome di Matteo Renzi sul simbolo, ma non vuole. La situazione nei due partiti è molto diversa e questo giustifica una scelta che potrebbe avere senso in termini di voti conquistati.

Gli ipotetici Ministri di un Governo Renzi

renzi30

Matteo Renzi è pronto a ‘dare il cambio’ (non proprio pacifico) a Enrico Letta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo scenario che si profila è quello di un passaggio di consegne senza passare dal voto, con Renzi in carica come Premier da qui al 2018.