Posizione Renzi su Presidente della Repubblica

renziIl sindaco di Firenze Matteo Renzi, sempre più al centro delle cronache politiche delle ultime settimane, ha bocciato due colleghi Pd candidati (potenziali) al Quirinale: Franco Marini e Anna Finocchiaro. Una bocciatura piuttosto sonora, che rappresenta una ulteriore spaccatura all’interno del Partito Democratico, e che apre numerose nuove aree di interpretazione su quanto potrebbe ora accadere nel movimento guidato da Pier Luigi Bersani.

Renzi contro tutti

matteo renziIl sindaco di Firenze Matteo Renzi è uscito definitivamente allo scoperto, aprendo una grave spaccatura all’interno del Partito Democratico. L’impressione è tuttavia che quella di Renzi sia stata la tradizionale goccia in grado di far traboccare il vaso, visto e considerato che le tensioni all’interno dei democratici erano già esplose nel corso delle ultime settimane, con possibilità di scissione che sembrano essere sempre meno improbabili.

Renzi parteciperà alla direzione PD

Il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha affermato che parteciperà alla direzione del partito, in programma per domani. La riunione sarà seguita da tante persone online, visto e considerato che verrà trasmessa in diretta streaming sul web. L’obiettivo è quello di formare un governo di minoranza: obiettivo molto arduo, che tuttavia potrebbe non essere irragiungibile.

Primarie Pd cosa farà Renzi

Archiviato il successo di ieri, una delle principali domande che affollano le community del Pd è: cosa farà Renzi nei prossimi mesi. “Finalmente ho fatto qualcosa di sinistra: ho perso” – ha infatti affermato il sindaco di Firenze, senza tuttavia sbilanciarsi sul proprio impegno in favore del Partito. Ma quali sono state le dichiarazioni di Renzi? E cosa ha lasciato intendere sul futuro il sindaco di Firenze? Ecco una breve cronistoria di una delle notti più lunghe della vita del “rottamatore” per eccellenza.

Risultati ballottaggio primarie Pd

Pier Luigi Bersani ha vinto il ballottaggio delle primarie del Pd o, se preferite, del centro sinistra. Come era prevedibile – complici anche esplicite sponsorizzazioni dei tre candidati eliminati al primo turno – i voti dei vendoliani e dei (pochi?) sostenitori di Tabacci e Puppato, sono confluiti nelle tasche dell’attuale segretario del Pd, che ha potuto avere la meglio sullo sfidante, Matteo Renzi. Ma siamo sicuri che in queste primarie vi sia stato un vero perdente, e che le posizioni di Renzi siano da accantonare in seguito a tale sconfitta?

Ballottaggio primarie Pd affluenza

Affluenza in calo per le primarie del Pd, fase ballottaggio. Stando a quanto affermano i comitati, infatti, alle 12 avrebbe votato circa un milione di elettori, con un trend in fase calante (la conferma arriverà tuttavia solamente a fine orario utile). Pronta la reazione dei “renziani”, i sostenitori del sindaco di Firenze: la colpa sarebbe stata delle regole. Proprio la scarsa tenuta dei dati elettorali sta tuttavia inducendo molti potenziali elettori a rompere gli indugi in questi ultimi minuti, convinti della maggiore valenza che avrebbe la propria preferenza.

Primarie Pd votare anche se non lo si è fatto al primo turno?

Dopo una lunghissima ed estenuante settimana di polemiche, è finalmente giunto il momento del voto. Tuttavia, a seggi in fase di apertura, il caos su chi possa o meno votare non ha ancora finito di arricchire i discorsi delle opposte fazioni in gara, con Pier Luigi Bersani che ha infine ammesso come il Partito Democratico non abbia bisogno “di fuoco amico”, poichè “il nemico è la destra, il Pdl faccia le primarie, hai visto mai che vogliano venire a farle da noi”. Una dichiarazione che tuttavia non è stata sufficiente a placare i malumori.

Renzi corre da solo?

Nuova confusione nel centro sinistra. Come era lecito attendersi, il risultato del recente primo turno delle primarie Pd ha generato ulteriori scontri tra le parti in causa con il centro destra che, approfittando del caos generato tra le fila dei “renziani” e dei “bersaniani”, sta cercando di catturare l’interesse del sindaco di Firenze, che secondo alcuni osservatori potrebbe addirittura scegliere di correre da solo con un’alleanza centrista. “Se uscissimo dal Pd avremmo tra il 12% e il 25%” – ha affermato Renzi durante una recente intervista. Prima però di aggiungere: “non lo farei assolutamente mai”. Ci credete?

Berlusconi sponsorizza Renzi

Silvio Berlusconi sponsorizza Matteo Renzi, appena sbarcato in ballottaggio per la poltrona di nuovo leader della coalizione di centro sinistra insieme all’attuale segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Durante un intervento alla trasmissione televisiva “La Telefonata”, di Belpietro, l’ex premier afferma come “gli italiani sono lontani dalla politica. Il 70% degli italiani è disgustato dalla politica e dai partiti (…) Serve cambiare tutto, aprire gli occhi, credo che sia giusto che chi ha avuto l’onore di guidare il governo per dieci anni rifletta su cosa fare per compiere quella rivoluzione liberale che non si e’ realizzata ma non per colpa mia. Stiamo valutando con grande senso di responsabilita’ la situazione”.

Risultati primarie Pd 2012

Come era lecito attendersi,  e come ampiamente previsto dai candidati, il primo turno delle primarie del Partito democratico si è concluso con un nulla di fatto, o quasi. Sarà infatti ballottaggio tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi: il segretario del Pd ha ottenuto il 44,3% delle preferenze, mentre il sindaco di Firenze si è fermato ad un pur onorevole 36,2%. Più attardato Nichi Vendola, che ottiene il 15,2%, divenendo in tal modo l’ago della bilancia dell’esito della tornata. Più scarsi i voti confluiti nelle tasche di Laura Puppato (2,9%) e Bruno Tabacci (1,1%).

Primarie Pd, oggi si vota: tutto quello che c’è da sapere

Dopo tanta attesa, è finalmente arrivata la giornata dedicata alle primarie del Partito Democratico. Una giornata che potrebbe determinare, già in serata, l’uomo (o la donna) che guiderà il centro sinistra nella prossima tornata elettorale. Ma siete convinti di sapere esattamente come funzionano le primarie del Pd? Quando si può votare? Come si può votare? E, soprattutto, dove si vota? Cerchiamo di chiarire tutti i principali dubbi in questo nostro approfondimento dedicato alle Primarie Pd – Day.

Pd, Renzi: “Fini inaffidabile. Veltroni – D’Alema, basta: si apra a nuovi dirigenti”

Matteo Renzi da Firenze, di cui è primo cittadino dopo aver raccolto le preferenze degli elettori chiamati a indicare il prescelto lo scorso 22 giugno 2009, è una delle nuove leve del Partito Democratico: tra le caratteristiche che gli si riconoscono in maniera condivisa, quella di non avere peli sulla lingua e di trascurare con enorme piacere  i formalismi più inutili. Sa volgere critiche feroci agli avversari ed è anche uno dei più autocritici nei confronti del partito di provenienza.

Riflette, analizza e parla. Dalla sua bocca – in momenti recenti della storia politica – sono arrivate frecciate ai vertici del Pd (“Due mandati e a casa“) e linee programmatiche con le quali dare un’anima al partito. Oggi, in occasione della videochat con i lettori de La Republica, Renzi ha rimarcato – semmai ce ne fosse bisogno – il concetto e messo in allarme chiunque punti su eventuali alleanze con il Presidente della Camera: “Non ci si può fidare di Gianfranco Fini. Chi nel centrosinistra, accecato dall’antiberlusconismo, immagina di fare l’accordo persino con Fini deve sapere che stiamo parlando di un signore che si è accompagnato per anni con Le Pen e Almirante, persone con cui io non voglio avere nulla a che fare. Lo stesso Fini, che ha detto tutto e il contrario di tutto, è stato per 16 anni il cavalier servente del cavaliere primo ministro e ora, improvvisamente e per una vicenda privata, probabilmente hanno litigato. Se fanno un accordo Mattarellum-lodo costituzionale non è che la conferma dell’inaffidabilità di Fini“.