2009, un anno in Politica Live – Settimo tempo

2009 luglio neda_soltan iran

La parola d’ordine è social network. Ma anche blog, riprese con i telefonini. Quindi YouTube, Twitter, Facebook. E’ così che al mondo tranquillo, al mondo chiuso nella sua paventata serenità e in pace presunta, si affaccia l’Iran. Informazione in tempo reale, ma soprattutto informazione: perché passare attraverso il vaglio della censura è difficile, pericoloso, vitale per i riformisti iraniani.

E’ Neda Soltan, il suo volto sanguinante, gli ultimi istanti della sua storia, la sua morte. Per il Times è il personaggio dell’anno. Lei non lo saprà mai. E’ morta, morta con gli occhi aperti sulla vita.

2009, un anno in Politica Live – Sesto tempo

2009 giugno Jackson

Giugno 2009 è il mese in cui il mondo si ferma, bloccato e sospeso per la morte del re del pop, Michael Jackson. Tanti già lo amavano, tanti hanno cominciato ad amarlo solo dopo la sua morte. Il decesso ha fatto improvvisamente (come sempre accade), a torto o a ragione, dimenticare il controverso passato del cantante, tacciato di pedofilia e certo dalle vicende non sempre nitide.

Passato ma anche presente. Jackson non ha smesso di far palare di sè, ma ha portato con sè, nella sua bara d’oro, polemiche sull‘eredità, sulla custodia dei figli, major alla riscossa sui diritti, debiti. Qui si tirano le somme della sua vita e, soprattutto, della sua morte.

In Italia è allarme terrorismo

Italia

Allarme terrorismo in Italia. Nell’anno appena iniziato, si fa sempre più serio il rischio di attacchi nel nostro paese. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, parla di “segnali preoccupanti“. Secondo il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, non bisogna scivolare nella psicosi, anche se è un pericolo con il quale “dobbiamo abituare a convivere“.  Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nel suo messaggio di fine anno, ha toccato il tema, definendolo una “minaccia inquietante“. Maroni ha detto:

Ci sono segnali molto seri di una ripresa dell’attività terroristica in tutto il mondo e ci sono segnali preoccupanti anche in Italia. Per questo abbiamo innalzato i livelli di sicurezza, abbiamo intensificato le attività di indagine ed abbiamo predisposto tutti i mezzi e gli strumenti per prevenire o impedire situazioni di questo tipo.

2009, un anno in foto – Gallery

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31 dicembre 2009. Tempo di bilanci, tempo di riflessioni, tempo di analisi. Tempo di riassunti, anche mentali. E per accogliere al meglio il 2010, oltre al rivivere mese per mese il 2009, forse vale la pena di dare un’occhiata alle immagini, i protagonisti, le follie e le normalità di quest’anno ormai finito.

Tra crisi, terremoti, nobel per la Pace e guerre.

Dopo il salto, una gallery “a impronta”, per le ultime ore del 2009 e augurandosi che il 2010 possa essere semplicemente più giusto.

Afghanistan: francesi rapiti, sono giornalisti?

talebaniMistero in Afghanistan. Due cittadini francesi sono stati rapiti. In un primo momento, dalla polizia afghana era trapelata la notizia secondo cui i rapiti fossero due soldati. Ora, invece, un’altra fonte del governatorato fa sapere che si tratta di giornalisti. Il rapimento è avvenuto nella tarda serata di ieri, nel distretto di Tagab, vicino a una base militare francese, nella zona di Imar Khel. Nel paese si è convinti che dietro la sparizione dei due transalpini ci siano i Talebani.

Di Pietro: “2010? Liberiamoci dei politici corrotti”

di pietroE’ un Antonio Di Pietro a 360 gradi, quello che è intervenuto sul suo blog:

Caro 2010 ti scrivo: buon anno a te, buon anno a noi e che sia un anno migliore del 2009! L’anno che è passato è stato il più orribile della Repubblica italiana. Questi ultimi anni hanno visto al governo un gruppo di persone che, rifacendosi ad un modello piduista, hanno occupato le istituzioni per fare gli affari loro. Un anno terribile, il 2009, che ha visto milioni di persone perdere il lavoro, compresi i precari della scuola, un anno che ha visto aumentare il numero delle famiglie che non arrivano alla fine del mese, le piccole-medie imprese distrutte, fiaccate dalla crisi e abbandonate dal governo.

Le persone per bene e oneste, quelle che hanno pagato le tasse, sono state derise e irrise dagli evasori fiscali che, con la tangente di Stato (lo scudo fiscale voluto da questa maggioranza), si sono ritrovati i frutti delle loro rapine come utili personali e non certo della collettività.

2009, un anno in Politica Live – Quinto tempo

veronica-lario-divorzio-berlusconi

Ciarpame senza pudore. Una formula, una frase, uno stato d’animo, uno stato della contemporaneità. E’ questo il maggio italiano targato 2009, assai diverso da un maggio francese. Il ciarpame scoppia a fine aprile, e maggio ne è il mese di completezza. Il premier è già diventato papi, e Veronica Lario in Berlusconi non prosegue nel suo silenzio. Il Berlusconi-gate è un tam tam della Rete, che si interroga su foto che appaiono photoshoppate ma soprattutto su una distinzione pubblico-privato che, così, non sembra più reggere. Mentre Noemi Letizia, from Casoria, è una nuova forma di letterina, letteronza, un talento che verrà. E che in tempi natalizi canta canzoni a tema, cementando la sua “fama”.

Ne parla Ballarò, ne parla Annozero, che non manca di intervistare, qualche tempo dopo, Patrizia D’Addario, la escort del “letto di Putin”. E’ la storia d’Italia di quest’anno. Da maggio in avanti, inchieste, processi mediatici e non, opinione pubblica avranno al centro delle loro giornate le presunte relazioni del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, con escort e ragazze di tutte le età.

Yemen, possibile rappresaglia Usa per lo sventato attentato di Detroit

yemen rappresaglia usa

Prossima destinazione: Yemen.

Lo Yemen, architettonicamente, è il paese più bello del mondo. Sana’a, la capitale, è una Venezia selvaggia sulla polvere senza S.Marco e senza la Giudecca, una città-forma, la cui bellezza non risiede nei deperibili monumenti, ma nell’incompatibile disegno… è uno dei miei sogni

Secondo la Cnn,  l’intelligence americana e le forze speciali, con l’ausilio delle forze yemenite, sarebbero impegnate nella ricerca degli obiettivi, in modo da portare a temine un’azione di rappresaglia contro chi ha organizzato l’attentato fallito di Detroit. Specificano altresì che gli sforzi sono tutti tesi nel tentativo di colpire esclusivamente obiettivi correlati al nigeriano, Umar Faruk Abdulmutallab. In Yemen, infatti, avrebbe acquisito le informazioni necessarie e l’esplosivo per tentare l’attentato sul volo Delta Airlines il giorno di Natale, sventato grazie ai passeggeri.

Foto|Wikipedia

2009, un anno in Politica Live – Quarto tempo

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La mattina del 6 aprile 2009, l’Italia si sveglia in un incubo. Incubo che di notte si è manifestato con la sua forza arcaica, brutale, violenta, inarrestabile. Incubo di fronte al quale l’uomo non può nulla. La natura che trema. Quella del terremoto in Abruzzo, per l’Apcom, è la notizia più importante del 2009 per gli italiani. Erano le 3.32 di notte. Un violento terremoto di magnitudo 5,8 della scala Richter, con epicentro a una profondità di 5 chilometri, tra il capoluogo L’Aquila, Collimento e Villagrande. E’ stato avvertito chiaramente anche a Roma. La scossa è stata seguita da decine di repliche, a lungo nei giorni successivi.

Il bilancio totale sarà di 307 morti. Di tutte le età, le nazionalità, le estrazioni sociali. Un’umanità che va da un bimbo di cinque mesi, romeno, un anziano signore di 97 anni, abruzzese fino al midollo.

Napoli, a due anni dall’emergenza rifiuti

Napoli - Rifiuti

Doverosa e del tutto necessaria la citazione dell’ottima inchiesta di Giovanni De Faveri sul Corriere della Sera e il rimando alla visione e all’ascolto. Due anni fa a Napoli e in Campania l’emergenza rifiuti. Lo ricordiamo come se fosse ieri. Anche se oggi in pochi ne parlano ancora, e ha certo perso l’appeal di quei tempi. Ma come stanno davvero le cose, dopo 24 mesi?

Il viaggio riporta testimonianze, e naturalmente polemiche che non mancano né accennano a sopirsi. Mentre l’ombra della camorra non si dissolve.

Auditel, regina l’informazione

daddario_annozeroFine dell’anno tempo di consuntivi. Anche l’Auditel fa il suo, e i risultati sono sorprendenti (di questi tempi). Gli italiani scelgono ancora, e soprattutto, informazione, attualità e politica. L’Auditel incorona Annozero di Michele Santoro e Ballarò di Giovanni Floris.

C’è anche, subito dopo, Porta a Porta del Bruno Vespa nazionale. Ah, c’è anche Matrix, anche se nessuno ricorda oggigiorno che è ormai condotto da Alessio Vinci e non più da Enrico Mentana. Bene anche La7, con Exit, Otto e mezzo e l’Infedele.

La Cassazione oscura i siti che violano il diritto d’autore

InternetLa Corte di Cassazione ha stabilito che i giudici si possono imporre agli Internet provider di oscurare i siti che infrangono le leggi sul diritto d’autore. Il coordinatore del Centro Studi per la protezione dei diritti degli autori e della libertà di informazione, Tullio Camiglieri, commenta così la sentenza depositata il 24 dicembre scorso:

Anche la nostra magistratura, con una sentenza che farà giurisprudenza, si allinea a quella di altri Paesi Europei nel perseguire i siti che favoriscono la pirateria on line. La sentenza, depositata la Vigilia di Natale, è un altro passo del nostro paese verso la legalità. Da oggi i magistrati potranno imporre agli Internet Provider italiani di impedire l’accesso a tutti quei siti, italiani o stranieri, che violano le leggi sulla proprietà intellettuale e il diritto di autore. Oltre ai siti di gioco on line e pedopornografici, già resi inaccessibili, una nuova lunga lista di siti sta per essere oscurata.

Confidiamo che sia finalmente iniziata una stagione nuova di tutela della nostra industria culturale, dal cinema ai giornali, dalla televisione alla musica e ai libri. È in gioco il futuro di un milione di lavoratori e la stessa libertà di informazione. Senza i ricavi, infatti, non ci saranno più investimenti e non avrà più senso destinare risorse economiche alla realizzazione di un film, di un documentario, di un nuovo giornale o di una produzione musicale.

Iran, Shirin Ebadi: “L’arresto di mia sorella è illegale”

iranIran è sull’orlo di una guerra civile. Ieri si è scritta un’altra pagina di una storia che sta prendendo contorni sempre più preoccupanti. La sorella di Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace nel 2003, è stata arrestata dall’intelligence iraniana. Tre uomini e una donna hanno prima perquisito l’appartamento di Nushin Ebadi e poi l’hanno prelevata. “Ieri sera mia sorella, docente presso la facoltà di Medicina dell’Università Azad di Teheran, è stata arrestata nella sua abitazione da agenti dell’intelligence e portata in un luogo sconosciuto”. Lo rivela sul sito Rahesabz la stessa Shirin Ebadi che alla Cnn dice: “L’hanno arrestata per costringermi a mettere fine al mio lavoro”. La Premio Nobel aggiunge:

L’arresto di mia sorella  è un atto illegale. Il Paese ha bisogno ora di calma più che in qualsiasi altro momento e questo può essere ottenuto solo rispettando la legge. Ogni atto illegale avrà conseguenze negative. Non ha fatto nulla di male, non è coinvolta nelle mie attività per i diritti umani e non ha mai partecipato ad alcuna protesta.