E Veltroni disse: più pensioni per tutti, mangiando cous cous


cous cous


Più pensioni per tutti. Finita la pausa pasquale, i candidati e le forze politiche saranno, a questo punto, pronte a sparare i loro colpi migliori?


Comincia a provarci Walter Veltroni. Partendo da un tema assai delicato, caro e di certo appeal. Il Partito democratico vuole proporre un intervento immediato su questo fronte. Veltroni, in conferenza stampa, è chiaro:

L’intervento riguarda i pensionati di oltre 65 anni e determina, a partire dal 1 luglio 2008, un incremento medio di quasi 400 euro l’anno per le pensioni fino a 25 mila euro l’anno (fino a circa 2 mila euro al mese) e un incremento fra i 250 e i 100 euro l’anno per le pensioni di importo compreso tra 25 mila e 55 mila euro l’anno

Yes, we can. Si può fare, si può fare. Attraverso, dice Veltroni, un’azione sulla leva fiscale.

Più detrazioni fiscali, quindi. Il team agguerrito del loft starebbe altresì lavorando ad un’ipotesi che cambi

le regole con cui il montante contributivo viene trasformato in vitalizio, al fine di migliorare l’indicizzazione delle pensioni

In altre parole:

legare l’indicizzazione “reale” delle pensioni calcolate con il metodo contributivo all’andamento di un indice di sostenibilità dato dal rapporto tra spesa pensionistica e monte dei redditi da lavoro. Il fine è quello di permettere ai pensionati di partecipare ai frutti della crescita economica del Paese


Sapete com’è, l’indicizzazione correlata all’indice generale dei prezzi al consumo dell’Istat risulta inefficace al fine di tutelare il potere d’acquisto delle pensioni. Non se ne era accorto nessuno.


Veltroni ha poi rilanciato il tormentone di questa Pasqua 2008 (ma anche del Natale 2007): Alitalia.

Se c’è una cordata italiana perfetto, però venga avanti adesso e non tra un mese, dopo le elezioni. Per ora c’è solo Air France e nella trattativa di oggi mi auguro possa essere fatto passo in avanti».

Insomma,

Alitalia ha bisogno di una soluzione ai suoi problemi strutturali e allo stato attuale la soluzione si chiama Air France

Almeno ha un volto. La cordata.


In un editoriale del 23 marzo, su Repubblica, dal titolo Alitalia, chi pagherà i conti della “cordata elettorale”, Eugenio Scalfari scriveva:

BERLUSCONI, per come racconta la cronaca e come lo ricordo io che fui anche testimone diretto, è stato l’inventore delle cordate fasulle.
La più celebre fu quella della Sme, passata anche sui tavoli della giustizia civile e penale. Per bloccare il contratto già firmato tra De Benedetti e l’Iri, s’inventò un’inesistente cordata guidata da un suo prestanome, certo Scalera, che rimise in gioco l’accordo per il tempo necessario a riaprire il gioco. Poi Scalera scomparve, scomparve fisicamente, e la cordata Fininvest-Ferrero-Barilla ne prese il posto, ma era fasulla anche quella. Alla fine lui si ritirò e Ferrero-Barilla si divisero le spoglie della Sme


Oggi, Veltroni ha voluto ricordare che già nel 2004 Berlusconi aveva promesso una soluzione per la compagnia di bandiera.

Fu detto dalla stessa persona che oggi parla della cordata italiana che avrebbe sistemato lui l’Alitalia come per tutto il resto, salvo che poi nulla di questo è stato sistemato


Per gradire, il leader del Pd – di lui è stato detto di certo ha trovato quanto meno il modo di svoltare il pranzo – oggi in Sicilia, a pranzo, appunto, sarà Trapani, ospite della famiglia di Erasmo Messina, pescatore di 47 anni. Menu? Cous cous, tipico della tradizione maghrebina ma anche di tutta la zona del Trapanese, amorevolmente preparato dalla moglie del pescatore, Grazia Cortesiano.

Parlerò a Veltroni della vita di tutti i giorni, in particolare dei problemi della nostra marineria. Tutti cercavano un pescatore da fare incontrare a Veltroni così mi hanno chiesto se ero disponibile ad ospitarlo a pranzo. E io ho accettato. Tutto qui. Vedremo che soluzioni proporrá alle famiglie che riescono ad arrivare a stento alla fine del mese».

Racconta il pescatore. Che il cous cous non gli vada di traverso.


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