Berlusconi – Velroni: questo duello tv s’ha da fare. O no?


berlusconi veltroni


L’Agcom ha bacchettato, e gli effetti sono pesanti. Anche, in qualche modo, paradossali.


Eppure, a questo punto, la curiosità è tanta. Il duello mediatico tra i due principali candidati premier, con buona pace degli altri, tra Silvio Berlusconi e Walter Veltroni fa parlare e dibattere ancora prima di cominciare. Anzi, nonostante sull’evento si stagli un enorme punto interrogativo.


Si sta creando una situazione ridicola e paradossale. Berlusconi finge disponibilità ad un confronto televisivo con Veltroni per poi dare mandato ai suoi collaboratori di affermare che il confronto è impossibile

Questa l’accusa odierna di Ermete Realacci, responsabile Comunicazione del Pd.

Si chiede ogni giorno l’abolizione della par condicio, mentre questa viene sistematicamente violata dai tg Mediaset che hanno dedicato a Berlusconi e al Pdl un tempo quasi doppio di quello dato a Walter Veltroni. Capisco l’imbarazzo di un Berlusconi ormai all’ennesima replica, ad accettare il confronto, ma i cittadini italiani hanno il diritto di verificare le effettive proposte e qualità di chi si candida a governali. E’ una questione di elementare democrazia

L’accusa è chiara e tonda. Nel mentre Silvio Berlusconi si dice disponibilissimo, lui. L’uomo di Arcore fa la parte di quello che sa il fatto suo.

Convinto di avere argomenti contro le parole


Ma è proprio la legge sulla par condicio a impedire materialmente il confronto. Il presidente della commissione di vigilanza Rai ricorda:

Se Berlusconi si confronta con Veltroni, è obbligato a farlo con tutti i candidati premier

Pensate che affollamento mentale per i telespettatori.


Solo che il centrosinistra interpreta la faccenda come una scusa per evitare il già celeberrimo confronto.

E’ una situazione ridicola e paradossale. Berlusconi finge disponibilità poi dà mandato ai suoi di affermare che il confronto è impossibile

Questa la tesi di Realacci.


Goffredo Bettini, coordinatore dei Democratici, rincara la dose.

Il Cavaliere è imbrigliato dai suoi o è un gioco delle parti che segnala una vera preoccupazione per il confronto? Gli italiani hanno il diritto di pretendere un confronto chiaro sui programmi, per valutare qualità e personalità dei leader. Sottrarsi è un errore e un danno


Paolo Gentiloni aveva detto, sull’ipotesi del faccia-a-faccia, yes we can. Provocando la pronta reazione di Paolo Bonaiuti, portavoce del Silvio. Gentiloni

vuole la par condicio per mettere il bavaglio a Berlusconi, e intanto prova a invocare un confronto fuorilegge nella speranza di dare un po’ di ossigeno al suo candidato pallido, esangue e privo di argomenti

E però non deve essere del tutto certo che il suo Cavaliere possa evitargliela, questa figura positiva.


Rodolfo De Laurentiis, Udc:

La smettano di fingere di essere schierati su fronti antagonisti, in realtà remano nella stessa direzione. E’ inammissibile l’ipotesi di confronti tv a due che abbiano come protagonisti solo Berlusconi e Veltroni


Il ghiotto duello, comunque, avrebbe già più di una location possibile. A dire Yes we can sono stati in tanti. Giovanni Floris, conduttore di Ballarò, RaiTre, e Bruno Vespa, naturalmente Porta a Porta. E, perchè no, il direttore di Sky Tg24 Emilio Carelli, che avrebbe già raccolto il sì di Uolter.


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