Berlusconi: “Se mi tiro indietro, il candidato è Tremonti”

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Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in un’intervista alla trasmissione “Porta a Porta”, ha affrontato nuovamente la questione di un suo possibile “successore” alla guida del centrodestra, affermando: “Se mi chiederanno di candidarmi mi ricandido, ma se mi tiro indietro, Tremonti è un possibile candidato”. E ha aggiunto: “Vedremo alla fine di questa legislatura se sarà necessario per il centrodestra mettermi quale candidato alla guida del governo, in quel caso non mi tirerò indietro. Se invece verranno fuori altre personalità, e ne abbiamo  diverse, Tremonti in primis, che possano suscitare consenso elettorale, io sarei felice di poter restare ancora in politica ma occuparmi del PDL e lasciare ad altri la conduzione del governo”.
Un nome diverso, quindi, rispetto a quello indicato qualche settimana fa, quando aveva parlato invece del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, come possibile successore. Tremonti, alcuni giorni fa, era stato preso di mira dai giornali di centrodestra, mentre gode sempre di un forte consenso all’interno della Lega Nord, e l’indicazione di Tremonti potrebbe essere quindi vista come un tentativo di riavvicinamento al partito di Bossi, dopo le divergenze sul conflitto in Libia. A tal proposito, il premier ha dichiarato: “Con Umberto Bossi non c’è stata nessuna incomprensione. La mozione sulla Libia ha dimostrato la solidità e la coesione della maggioranza contro le divisioni dell’opposizione”.

Fini da Vespa: “non voto sul caso Ruby. Bossi è il vero premier.

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Il presidente della Camera Gianfranco Fini, intervistato oggi da Bruno Vespa a “Porta a Porta“, ha fatto sapere che non si pronuncerà sul conflitto di attribuzioni fra i poteri dello Stato, chiesto dalla maggioranza in relazione al “caso Ruby“, poichè, ha spiegato, “Tutti sanno che il presidente non vota”. “La stella polare è il rispetto del regolamento” ha aggiunto.
Il leader di Futuro e Libertà non ha risparmiato frecciatine polemiche al conduttore: quando ad esempio Vespa faceva alcune osservazioni sulla legge sul “processo breve” , ha risposto: “E’ noto che lei sia informato su quello che fa Berlusconi”.  Vespa ha quindi replicato: “Sono cose che leggo sui giornali così come leggo le intercettazioni che in altri paesi non sono consentite come qui da noi”. E anche Italo Bocchino, vicepresidente di Futuro e Libertà, ha criticato aspramente un servizio riguardante la “diaspora” interna al partito, affermando: “Non mi pronuncio sulla faziosità del servizio. Neanche Bonaiuti avrebbe saputo fare di meglio.
Fini si è poi chiesto: “E’ possibile che in questo paese si debba sempre parlare della giustizia e dei problemi di Berlusconi?” Inoltre, si è detto favorevole alla decisione di prendere una “proroga” di quattro mesi sul federalismo, che ha definito “Una decisione saggia che allunga i tempi della legislatura, visto che quindi non si voterà quest’ anno.” Per Fini, quindi, ora vanno riscritte “le regole del gioco insieme”, con una riduzione del numero dei parlamentari e una nuova legge elettorale. Molto critico si è detto, sempre, sul processo breve, in particolare sulla “norma transitoria”, mentre si è mostrato più possibilista sulla riforma della giustizia, dicendosi “Favorevole alla semplificazione delle carriere”. Per il presidente della Camera, comunque, il governo, ora, dovrebbe sopratutto occuparsi “della reale condizione meridionale o di un piano di rilancio dell’ occupazione giovanile”.

Talk show Rai in ferie, la crisi di Governo affidata ai tiggì

Gianfranco Fini che si separa da Silvio Berlusconi ha il peso politico (lo dicono i numeri) di una crisi in corso ma, nonostante le difficoltà – presunte e probabili – in cui potrebbe incappare il Governo richiedano di fatto una informazione assai più completa e dettagliata (in gioco, gli equilibri e la tenuta dell’esecutivo dopo la migrazione di parte del Popolo delle Libertà in Futuro e Libertà), la Rai decide di non optare per la rivisitazione dei palinsesti al fine di includere i talk show politici.

I vertici dirigenziali hanno deciso che saranno solo i tiggì a garantire le informazioni necessarie: è quanto emerso dopo l’incontro odierno tra il direttore generale Mauro Masi e i direttori di telegiornali e giornali radio. La decisione preclude di fatto il ripristino anticipato di programmi di informazione quali Ballarò, Porta a Porta e compagnia bella: “informazione aperta per ferie”, dalle parti di viale Mazzini, significa a conti fatti che i direttori delle testate, a seconda della necessità, potranno chiedere ampliamenti degli spazi previsti e, se necessario, anche variazioni di orario nei palinsesti.

Stop ai talk show, protesta domani di fronte alla Rai

floris

Oggi lo sciopero degli immigrati, sabato il popolo viola di nuovo in piazza. E veniamo da mesi di proteste dei lavoratori (Ispra, Alcoa, Fiat, Merloni, ex-Eutelia, Italtel e moltre altre realtà dimenticare). Il Paese si muove, prova a farsi sentire. Oggi è ufficiale lo stop ai talk show data la par condicio in tempi di campagna elettorale.

Ma Michele Santoro si ribella e dice che andrà in onda (o almeno ci proverà) ugualmente con Annozero. E domani, martedì 2 Marzo, a partire dalle ore 20.00, presidio sotto la sede RAI di Via Teulada 66 a Roma. Davanti agli studi da cui sarebbe dovuto andare in onda Ballarò, la Federazione Nazionale della Stampa italiana chiama tutti i cittadini a protestare contro la decisione di fermare i programmi d’informazione (Annozero, Ballarò, Porta a Porta e L’Ultima Parola) in campagna elettorale.

Vespa, lo screenshot del secolo

vespa web

La paternità – e l’incredulità – è di Pop Topoi, che nel suo account su Friendfieed lo definisce lo screenshot del secolo. Lo è? Il secolo è appena cominciato, quindi chissà. Ma certo, mette già, all’alba del primo decennio, una pesante ipoteca in un’ipotetica classifica degli screenshot più “significativi”. Certo è che Bruno Vespa, conduttore di Porta a porta, viene immortalato con un’espressione apparentemente “feroce” e brandendo un fucile in studio.

Ma c’è di più: la sua declinazione. Gli utenti, si sa, si divertono in rete. Dando spazio alla fantasia. Seguitene le declinazioni, l’hashtag è #thisisporta. Repubblica li ha già notati: Vespa star del web. E anche per voi, dopo il salto, la Gallery.

Par Condicio Rai, è rivolta

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La notizia la sapete già (dovreste essere sulla Luna per non averla sentita anche solo per sbaglio). Per inciso, è stata data ieri dalle agenzie, e Floris l’ha letta al termine di Ballarò. Concita De Gregorio era inorridita.

Insomma, fatto sta che la commissione di vigilanza della Rai, su proposta radicale, ha deciso quanto segue. Ovvero che dal 28 febbraio al 28 marzo, cioè fino alle elezioni amministrative, non potranno andare in onda le più popolari trasmissioni di approfondimento e informazione targate Mamma Rai. Quelle Mediaset sì: d’altro canto si tratta di una decisione della tv pubblica, appunto. Si usa solo il termine “sospensione”, ma non è corretto. Potranno andare in onda: non nel solito format, ma solo (se vogliono) con il format della tribuna politica. E dunque probabilmente salteranno.

Fini e Bertinotti a Porta a Porta

bertinotti fini porta a portaAnche stasera il salotto di Porta a Porta delizierà gli italiani nottambuli sulla prima rete. Oggi ospiti di tutto rispetto e spessore: Gianfranco Fini e Fausto Bertinotti. C’era un tempo in cui i suddetti venivano definiti, quasi all’unanimità e a prescindere dalle appartenenze di colore, gli ultimi politici di razza del Belpaese.

E per entrambi, a un certo punto – e con durata variabile – è arrivato il momento della presidenza della Camera dei deputati. Entrambi hanno recentemente scritto un libro.

Titolo della puntata di oggi di Porta a Porta: Che Italia sarà. Bella domanda.

Porta a Porta, ecco il modellino di casa di Brenda

brenda modellino porta a porta vespa

Porta a Porta, il modellino della casa di Brenda. Naturalmente.

Signore e signori, Bruno Vespa non si smentisce. Temevate di non vedere più cose del genere? Temevate di essere ormai orfani di modellini? Avevate “sognato”, fatto congetture, vi siete anche voi immedesimati in novelli detective de noantri con l’ormai celeberrimo modellino della casa di Cogne dove si consumò il terribile omicidio del povero piccolo Samuele, per il quale Anna Franzoni è stata condannata (e processata mediaticamente)?

Bruno Vespa ha risposto a questa esigenza tutta italiana stasera, stanotte, nell’odierna puntata di Porta a Porta. Eccolo lì: il modellino della casa di Brenda, il trans del caso Marrazzo. Morta. Mentre il suo cellulare è  sparito, il computer finito nell’acqua, e quant’altro.

E la migliore amica di Brenda, China, che parla e racconta, testimone di una storia, un mistero tutto italiano (per l’ennesima volta). Mistero che – naturalmente si spera di sbagliare, sia beninteso – non verrà svelato prima di una quarantina d’anni.

Lodo Alfano, Berlusconi: “Le sentenze contro di me? Queste cose mi caricano!”

Silvio Berlusconi dopo la sentenza della Corte Costituzionale che boccia il lodo Alfano (a Porta a Porta da Bruno Vespa).

La Giunta è occupata e dominata da 11 giudici di sinistra. Non solo andrò in tribunale a presentare le mie difese, ma andrò in radio, in televisione e nei giornali a spiegare questi processi. Soo deciso, vado avanti, non sono emotivamente coinvolto, sono sempre così. Mi sono solo stancato di non dire la realtà delle cose.

Ma anche: Per fortuna che Silvio c’è. Altrimenti il Paese sarebbe nelle mani della sinistra che ha una organizzazione di una minoranza della magistratura che usa il potere giudiziario ai fini di lotta politica, ha più del 70% della stampa che è tutta di sinistra con in testa Repubblica e gli altri giornali, ha tutti i programmi di cosiddetto approfondimento politico con la tv pubblica pagata con i soldi di tutti.

Dubbi, angosce, perplessità.

Fini non si avvale del lodo Alfano. E il magistrato ritira tutto

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Notizia: il presidente della Camera, Gianfranco Fini, rinuncia ad avvalersi del lodo Alfano (la legge che prevede l’immunità per le 4 principali cariche dello Stato, la cui costituzionalità sarà al vaglio nei prossimi giorni da parte della Consulta). Giulia Bongiorno, deputata del Popolo della Libertà nonché avvocato del presidente della Camera, ha presentato istanza di rinuncia del suddetto logo. Per cosa?

Pre-notizia: un procedimento nei confronti del presidente della Camera, nato da una querela dal magistrato Henry John Woodcock per le parole pronunciate da Fini a Porta a Porta. Dopo la notizia: il magistrato ritira tutto.

Una domanda: perché Fini ha deciso di non avvalersi del lodo? Con quali motivazioni?

Annozero, “farabutti” in onda

Travaglio sì, Travaglio no. Annozero sì, tra polemiche durate giorni, settimane, anni. Dopo giorni di polemiche, Annozero torna in tv su Rai 2. “Comunque la pensiate siamo qui”, esordisce Michele Santoro. “E tranquilli perché con noi c’è, senza contratto ma c’è, anche Marco Travaglio e le cose si sistemeranno”.

Santoro naturalmente ha da dire:

I numeri non sono tutto, non abbiamo un imperatore, abbiamo un presidente del consiglio eletto democraticamente,abbiamo diritto ad ascoltare il nostro cuore e la nostra coscienza

Cita anche un’omelia del cardinal Bagnasco e fa vedere il Presidente del consiglio Silvio Berlusconi a Porta a Porta mentre attacca alcuni programmi Rai.

Berlusconi e gli euro, a Porta a Porta

Domandina semplice, a Porta a Porta del 15 settembre (la famosa puntata, sì). Quanto fanno per Silvio Berlusconi 60 miliardi di vecchie lire se convertite in euro?