Berlusconi a Porta a Porta

berlusconi-vespa
Silvio Berlusconi a Porta a Porta. “Adesso parlo io” è il titolo della puntata ora in onda su RaiUno. Vespa lo aveva invitato per il mesiversario del terremmoto, ma è fatale che si cominci dalla tempesta sulla sua vita famigliare. Insomma: Veronica lo attacca sulla stampa e Silvio va in tv.

A Veronica ho sempre voluto e voglio ancora bene. Ma lei ammetta l’errore, è caduta in una trappola. La storia delle veline è assoluta falsità, le già ribattezzate Euroveline. Ed è la sinistra e la sua stampa a non riuscire ad accettare la popolarità di Berlusconi, che piace al 75% degli italiani. Complotti e sondaggi, insomma.

Porta a Porta, la Liberazione ritrovata

porta-a-porta

Bruno Vespa on air. Eccoci qui. Anche stasera Porta a Porta. E perché mai farsi scappare l’occasione della Liberazione? Ospite Dario Franceschini, Segretario del Partito Democratico. E la sua sfida a distanza con il Premier, Silvio Berlusconi. E il suo viaggio – che non durerà solo per il periodo di campagna elettorale, assicura – sui treni che usano gli italiani.

Partigiani vs Repubblichini. La Resistenza, ha detto Silvio Berlusconi nel suo discorso a Onna, è momento fondante della nostra storia, come il Risorgimento. Non ha fatto neppure polemiche sulla Costituzione – miglior compromesso possibile – che però mancò un obiettivo: il compromesso. Franceschini sottoscriverebbe il discorso peer intero?

Veltroni cuor di leone sfida Berlusconi in tv sulla crisi

Walter Veltroni alla riscossa? Ritorna sulle scene, a Porta a Porta, e ritorna con fare deciso. O almeno ci prova, a rivestire il ruolo del Cuor di Leone della situazione. Liquida con due battute decise il caso Villari.

Villari ha ragione quando dice che potrà tornare nel partito solo con un Pd diverso. Potrà rientrare solo se ci sarà un leader diverso, non con me. Parliamo di una persona che si è incollata con il vinavil alla poltrona

Uolti è in tour de force in terra sarda. Sì, perchè – dopo che Silvio Berlusconi ha passato giorni in Sardegna – anche il “principale esponente della parte avversa” è sbarcato nell’isola per la campagna elettorale per le Regionali. Ma ecco il boom: Veltroni sfida Berlusconi sulla crisi. A nientepopodimenoche un faccia a faccia pubblico.

Noi vi aspettiamo. Lo vedessimo, finalmente, questo faccia a faccia. Peggio di una puntata di Porta a Porta non sarà.

Scontro tra la la Mussolini (Pdl) e la Picerno (Pd): la gioia dei blogger



Sì Vespa, fai felici Striscia la notizia e noi blogger… La nipote del Duce ci regala un:

La VELINA che ti ha fatto qualcuno del partito è sbagliata

(e a rigor di logica, chissà se il contenuto degli sgarbati modi della Mussolini è del tutto sbagliato… Le veline di un Pd senza basi o contenuti non sono una realtà poi così lontana).


E la Mussolini… Una delle poche certezze dell’Italia… NON CAMBIA MAI…


Brindiamo… un bicchiere di vino?

vino
Dopo la mozzarella, il vino. Let’s have a party. Oh, peccato, party già finito. E’ cominciato oggi il 42esimo Vinitaly di Verona. Già. Ma.
Come un fulmine a ciel sereno – ammesso che tale possa definirsi, il cielo italiano. Vagantri per lo Stivale ci sarebbero nientepopodimenoche 70 milioni di litri di vino adulterato. Fertilizzanti chimici, acqua, uno spruzzo di acidi e qualche chicco d’uva. A parlare e far suonare l’allarme generale è l’Espresso di ieri.
La bomba al vino è scoppiata.

Pensioni, sondaggi, duelli tv. Berlusconi-Veltroni, guerra aperta

porta a porta
E’ scontro. A questo punto, a dirla tutta, è scontro un po’ su tutto. E’ cominciata una settimana fa la lotta sulle pensioni, tema caldo e difficile, nonché naturalmente sentito da presenti e futuri. E’ stato condito con l’esplosione del problema del duello tv e della par condicio. Mai è terminato o si è placato quello sui sondaggi,. così cari al Silvio nazionale.
Scontro sulle pensioni, sui benedetti programmi, soprattutto TV, la madre di tutte le polemiche, perchè no. Silvio Berlusconi e Walter Veltroni sono sul piede di guerra. L’uno dice all’altro di essere inaffidabile. L’altro dice all’uno di contare balle.
E quella che tanto sembrerebbe una provocazione. Walter che dà forfait a una puntata di Porta a Porta e la Rai costretta, per la par condicio, sempre lei, ad annullare anche l’invito all’uomo di Arcore.

Berlusconi – Velroni: questo duello tv s’ha da fare. O no?

berlusconi veltroni
L’Agcom ha bacchettato, e gli effetti sono pesanti. Anche, in qualche modo, paradossali.
Eppure, a questo punto, la curiosità è tanta. Il duello mediatico tra i due principali candidati premier, con buona pace degli altri, tra Silvio Berlusconi e Walter Veltroni fa parlare e dibattere ancora prima di cominciare. Anzi, nonostante sull’evento si stagli un enorme punto interrogativo.

Si sta creando una situazione ridicola e paradossale. Berlusconi finge disponibilità ad un confronto televisivo con Veltroni per poi dare mandato ai suoi collaboratori di affermare che il confronto è impossibile

Questa l’accusa odierna di Ermete Realacci, responsabile Comunicazione del Pd.

Politica, quanto ci costi. Scontro Fini-Veltroni. Robin Hood chi?

robin hood
Mi ami? E quanto mi ami? Mi costi? Ma quanto mi costi? La politica rosicchia le tasche di ognuno di noi. Nessuno escluso. Beh, forse qualcuno sì. Comunque la politica rosicchia, costa, ed è un dato di fatto. Questa faccenda delicata è entrata a gran voce nel dibattito elettorale – promesse da marinaio o nobili intenti? Solo la storia ci risponderà, ma lo storico un’idea affatto rosea la dona da sempre.
A scontrarsi – e schiantarsi – è stato il duo Gianfranco Fini – Walter Veltroni. Per gradire, insomma. Che si fanno i conti in tasca a vicenda. Tematica sempre di un certo appeal, non vi è dubbio alcuno.
Il leader di An (?) si è, certosino, messo a fare i conti in tasca al candidato premier della parte avversa. Quest’ultimo, si è visto nella necessità di replicare, smentire, perorare. Peraltro, per primo, aveva proposto nientepopodimenoche la riduzione degli stipendi dei parlamentari. La rivolta sta arrivando? Sì, quella dei parlamentari stessi di fronte a siffatta, snaturata ipoteso.

Erba, la nuova Cogne mediatica

porta a porta
Uno strappo ed una concessione alla cronaca, per una serie di considerazioni. Parte domani il processo per la strage di Erba, e tutto è già pronto.
L’unico elemento non certo è la presenza o meno, in aula, in aula di Rosi Bazzi e Olindo Romano. La Corte d’assise di Como ha fissato 16 udienze, da domani a metà marzo, due ogni settimana. Si tenta di avere, per una volta, una sentenza in tempi brevi.
Al di là del fatto di cronaca, di un’efferatezza e dalle peculiarità particolari, quello che colpisce sono i numeri. Il Tribunale ha organizzato gli ingressi: 40 posti in aula per i giornalisti, 30 per il pubblico, uno stanzone poco distante adibito a sala stampa con annesso maxischermo per seguire la diretta del dibattimento.