Berlusconi e l’antidoto alla crisi. “Lavorate di più”

C’è la crisi? Lavorate, lavorate, lavorate. Parola del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Nell’ondata di ottimismo che da ormai una vita tenta di attivare, in Italia e nel mondo, Silvio consiglia la sua ricetta infallibile e imperdibile. Siete pronti?

Voglia di reagire, di impegnarsi e magari lavorare anche di più, reagendo a questa influenza americana, a questo virus che viene dall’America

Lo dice mentre inaugura la linea alta velocità sulla tratta Bologna-Firenze. E aggiunge la sua personalissima versione della crisi. E cioè: viene da lontano e non dipende, fondamentalmente, da noi.

Berlusconi – Velroni: questo duello tv s’ha da fare. O no?

berlusconi veltroni
L’Agcom ha bacchettato, e gli effetti sono pesanti. Anche, in qualche modo, paradossali.
Eppure, a questo punto, la curiosità è tanta. Il duello mediatico tra i due principali candidati premier, con buona pace degli altri, tra Silvio Berlusconi e Walter Veltroni fa parlare e dibattere ancora prima di cominciare. Anzi, nonostante sull’evento si stagli un enorme punto interrogativo.

Si sta creando una situazione ridicola e paradossale. Berlusconi finge disponibilità ad un confronto televisivo con Veltroni per poi dare mandato ai suoi collaboratori di affermare che il confronto è impossibile

Questa l’accusa odierna di Ermete Realacci, responsabile Comunicazione del Pd.

Walter, ovvero Santa Maria Goretti

Maria Goretti
Se le cerca. Non c’è che dire. Perchè gesti come quello di oggi del Silvio da Arcore non possono non attirare una critica e una risposta anche abbastanza facile. Insomma. A Uolter gliel’ha servita su un vassoio d’argento.

Noi non stracciamo i programmi degli avversari, li leggiamo e li rispettiamo

Si aggiunga poi che Uolter da Roma ultimamente pare Santa Maria Goretti. Quindi, dal Veneto dove il suo allegro pullmen attualmente fa tappa, risponde a Silvio. A te, o Silvio, che hai distrutto e buttato via il documento dei punti programmatici del Partito Democratico, io Uolter da Treviso dico. Ah, per inciso: Treviso era la prima tappa del viaggio considerata a rischio. Invece il teatro Eden è pieno e i simpatizzanti fuori hanno anche chiesto a Uolti di parlare all’aperto. Santa Maria Goretti, dunque, è pacata/o e positiva/o.

Zanzare in una notte di mezza estate. Berlusconi: attriciopoli? Una tale assurdità…

Troise
Cinque attrici. Splendide attrici. Cinque figliole di belle speranze e di belle amicizie. Antonella Troise è una delle protagoniste di attriciopoli. Dei delitti e delle pene – presunti – dell’ex Premier si è già detto. Rinvio a giudizio per corruzione, giacchè avrebbe raccomandato alcune attrici al Presidente di Rai Fiction, Agostino Saccà, promettendogli in cambio appoggio per le sue attività future.
Una parte dell’inchiesta, poi, è stata trasferita da Napoli a Roma per competenza. Si tratta della sua costola politica, per cui Berlusconi avrebbe tentato di accaparrarsi il favore di alcuni senatori prima del voto della Finanziaria. Senatori indecisi se continuare o meno ad appoggiare il Governo Prodi. Dunque Silvio è impelagato nell’ennesima richiesta di rinvio a giudizio. E il nome del reato imputatogli è gravissimo: corruzione. La Procura di Napoli, in verità, ha attivato tutto l’umano scibile, e il risultato è stato quello di un’inchiesta brevissima.
Per tutta risposta, Berlusconi demanda al senatore e suo difensore, Niccolò Ghedini: È un’inchiesta inesistente, semplicemente ridicola. Interessatene tu, è una tale assurdità.

Chiesto il rinvio a giudizio per Berlusconi

Manna
Splendida donna, Evelina Manna. La Procura della Repubblica di Napoli ha richiesto il rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi, nell’ambito dell’inchiesta sulle segnalazioni a favore delle attrici Russo, Manna, Ferranti e Troise fatte dal leader di Forza Italia al presidente di Rai Fiction, Agostino Saccà. Il reato contestato, dunque, è corruzione.
Per l’indagine, condotta dal Pubblico Ministero Vincenzo Piscitelli, si profila il reato di corruzione perchè Agostino Saccà avrebbe favorito le attrici in questione, in seguito alla segnalazione. Raccomandate per partecipare ad alcune fiction. Berlusconi avrebbe promesso, in cambio, un sostegno alle future attività private dello stesso Presidente di Rai Fiction.
Il fulcro delle indagini è costituito da intercettazioni telefoniche effettuate sulle utenze di Saccà. La richiesta di rinvio a giudizio è stata trasmessa al Giudice per le Indagini Preliminari, che, nei prossimi giorni, assegnerà il provvedimento.

Berlusconi: Gentiloni? Sì, no, forse

Berlusconi
E’ che la lingua italiana è così ricca. Così interpretabile. Così elastica. Ieri, l’ex Premier Silvio Berlusconi aveva definito il Disegno di legge Gentiloni una legge criminale. Non potremmo trattare con forze politiche che mettessero in atto una decisione criminale come il disegno Gentiloni. Non ci sarebbe alcuna possibilità di dialogo con chi agisse in questo modo, aveva detto a Roccaraso in occasione della festa Neveazzurra.
Sembrerebbe (si sottolinea il carattere di apparenza, sembrerebbe) una conditio sine qua non. Legge elettorale e riforma del sistema televisivo: si deve dialogare su entrambe perchè la seconda, così come è, è criminale. Criminale. Una parola che non sembrerebbe soft. Sembrerebbe esserci un collegamento, nel dialogo politico tra i due topic. Sembrerebbe.
Oggi, in una nota, Silvio Berlusconi fa sapere che, in realtà, l’una non c’entra niente con l’altra. Retromarcia, dunque. Il presidente di Forza Italia spiega di non aver legato in modo alcuno le due questioni e i due disegni, che sono e restano separati e distinti perchè riguardano due piani diversi. Per logica, in effetti, legge elettorale e sistema televisivo non appaiono esattamente essere la stessa cosa.