La Crisi, di Franco Marini. Non è La Cura, di Franco Battiato


Battiato


Franco – e non si tratta di Battiato, evidentemente – continua a ripetere che Uno spiraglio c’è. Uno spiraglio che è un pertugio strettissimo, ma per il quale vale la pena, si vede, di provarci. Ieri la seconda giornata di consultazioni.


Una giornata importante, nella quale, soprattutto, Franco Marini ha parlato direttamente a Forza Italia. Un appello vero e proprio, from presidente del Senato 2 Cavaliere.


Marini, infatti, acqua alla gola e marasma mentale, ha esplicitamente chiesto all’uomodi Arcore di ascoltare la società.

Insomma, Marini chiede esplicitamente a Silvio di appoggiare un’ipotesi che mai sembrerebbe poter appoggiare: un governo, che faccia le riforme e poi porti il Paese a votare. Tutto questo per un clima migliore e più disteso, nel quale affrontare uno dei momenti più difficili di questa Terza Repubblica.


Sono anche certo che se fossimo capaci di cambiare le regole elettorali assieme sarebbe una novità ed anche un dovere che potrebbe migliorare i rapporti fra le forze politiche che sono sempre state in questa legislatura fortemente conflittuali, potrebbe essere un elemento da consentire una campagna elettorale più costruttiva, più legata alle esigenze degli italiani che agli scontri che tanto ci piacciono che abbiamo praticato in quest’ultimo periodo. Così parlò il Presidente del Senato.


Forza Italia e il suo leader, in realtà, sembra che non lasceranno alcuno spazio sperato. Il Cavaliere non parlò, ma Schifani e Bondi fecero arrivare immediatamente il loro cipiglio negativo nei confronti della proposta in oggetto. Smorfie di disgusto, diciamo. Oggi Marini vedrà le parti sociali. Non ho intenzione di andare troppo alle lunghe, commenta l’uomo incaricato di sbrigliare la matassa. Il Franco che non possiede evidentemente la Cura. Lunedì sarà la giornata decisiva.


Fausto Bertinotti è scettico – un successo di Marini, peraltro, non gli farebbe esattamente comodo a livello di sussistenza di partito – l’Italia dei Valori ha promesso il suo appoggio al presidente, l’Udc è filosofico. Il tentativo di Marini ha la grande funzione positiva di svelenire il clima. Casini ricorda che svelenire, insomma, male non farebbe, perchè noi siamo operatori di pace (????), ma, senza alimentare false speranze, si tratta di una missione quasi impossibile. Walter Veltroni, probabilmente, è quello meno legato alla realtà e che più sogna. Pensa ad una grande coalizione guidata da Marini per scrivere insieme al centrodestra le regole del gioco. Ingenuità o faccia di bronzo? O pia speranza?


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