Berlusconi torna in politica in prima persona?

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Nel dibattito politico di questi giorni si parla dell’agibilità politica di Silvio Berlusconi come un tema che torna dopo l’assoluzione in appello per il caso Ruby. Lo stesso Berlusconi e Forza Italia sembrano rinvigoriti dalla decisione della Corte di Giustizia e parlano di nuove alleanze. Tutto il centrodestra sembra tornare a sperare di crescere con Angelino Alfano che ha chiamato Berlusconi per tornare a parlare di un progetto insieme.

Forza Italia sconfitta e immersa in polemiche interne

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I ballottaggi hanno confermato che Forza Italia è in fase cadente. Un risultato negativo sia alle elezioni europee sia alle elezioni amministrative che sta fomentando il dibattito interno sul futuro del partito. I leader di Forza Italia si attaccano alla vittoria a Perugia, di certo importante in quanto feudo storicamente della sinistra, ma non basta se confrontato con la sconfitta di Pavia e di molte città del nord.

Dell’Utri si dichiara prigioniero politico

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L’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri è ancora a Beirut in Libano dove dice di essere andato per curarsi. Intanto è arrivata la condanna definitiva in Cassazione a sette anni per concorso esterno ad associazione mafiosa che il ministro della Giustizia Orlando ha comunicato al governo libanese. La procedura per l’estradizione non sembra facile e la questione di Dell’Utri si lega a quella di Matacena e Scajola, altri due ex parlamentari di Forza Italia.

Berlusconi contro il movimento in Campania che potrebbe togliere voti a Fi

Italian Prime Minister Silvio Berlusconi

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi sembra preoccupato sia per la situazione giudiziaria, in attesa della decisione dei giudici il 10 aprile su arresto ai domiciliari o servizi sociali, sia per la situazione politica. A livello politico ci si prepara non senza timori alle prossime elezioni europee.

La difficile riforma del Senato

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Senato da trasformare in rappresentanza degli enti locali come comuni e regioni; Senato da abolire; Senato da mantenere così com’è. Quale riforma? I primi affermano che si velocizzerebbe la realizzazione delle leggi senza un inutile doppio passaggio e si risparmierebbe. I secondi dicono che non si risparmierebbe sui costi e quindi è meglio abolirlo del tutto; i terzi dicono che non solo non si risparmierebbe, ma verrebbe anche meno un organo di controllo strategico per la democrazia.

Il nome sul simbolo alle elezioni europee tra Renzi e Berlusconi

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La questione del nome del leader sul simbolo del partito alle prossime elezioni europee riguarda i due principali partiti italiani e ha risvolti bizzarri. Forza Italia vorrevve mettere il nome di Silvio Berlusconi sul simbolo, ma non può, il Partido democratico potrebbe mettere il nome di Matteo Renzi sul simbolo, ma non vuole. La situazione nei due partiti è molto diversa e questo giustifica una scelta che potrebbe avere senso in termini di voti conquistati.

Dentro Forza Italia polemiche tra vecchio e nuovo

Italian Prime Minister Silvio Berlusconi

Arrivano smentite da più parti, ma sembra comprensibile che dentro il partito qualche scricchiolio ci sia. Dopo la scissione con Alfano e  la nascita del Nuove Centrodestra c’è chi parla addirittura di una nuova scissione. Un’ipotesi esagerata, ma Fitto, per fare un sempio di uno dei dirigenti del partito, ha qualche mal di pancia e sembra muoversi in maniera indipendente per le prossime elezioni europee affermando di volersi candidare, cosa che non ha ufficializzato.

Il nuovo coordinatore di Fi Giovanni Toti

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Il ritorno a Forza Italia non è stato privo di polemiche con la diatriba interna al vecchio Popolo delle Libertà tra falchi e colombe, che ha portato poi alla formazione del Nuovo Centrodestra. Berlusconi vuole una Fi più giovane e come coordinatore unico ha scelto Giovanni Toti, uno che si potrebbe definire una colomba, non di certo un falco, e nel partito monta la polemica.

Berlusconi minaccia la rivoluzione in caso di arresto

Foto: AP/LaPresse
Foto: AP/LaPresse

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi torna a parlare della sua situazione e di quella politica utilizzando toni molto duri.Berlusconi è intervenuto in una trasmissione della radio francese Europe 1 e ha affermato che non è interessato a lasciare l’Italia e che, in caso di arresto, scoppierà una rivoluzione.

Un Berlusconi che, come di consueto, non si arrende e non lascia la battaglia. Queste alcune parole del suo intervento alla radio francese: “Possono controllarmi il telefono, mi hanno tolto il passaporto e possono arrestarmi quando vogliono. Ma non ho paura, se lo fanno ci sarà una rivoluzione in Italia. Sarà difficile che mi mandino in prigione, poiché avrei immediatamente con me la grande maggioranza del paese alle prossime elezioni”.
Berlusconi critica ancora la magistratura che secondo lui ha utilizzato il suo potere per impedirgli di fare politica e si concentra sulle elezioni concentrandosi sulla sua capacità di ottenere voti ed avere quindi l’appoggio di una parte degli italiani. Certo, c’è sempre da dimostrare che sia ancora così, visto che la situazione politica sta cambiando e che lò’ascesa di Renzi sembra convincere molti elettori e non solo quelli della sinistra, ma anche i cosiddetti moderati.
Berlusconi critica poi l’Italia e ha detto che “Non c’è stato un solo colpo di stato ma quattro. Il colpo di stato c’è ogni volta che un paese non può essere governato dagli uomini eletti dal popolo”.
Il tutto si giocherà quindi alle prossime elezioni. In effetti, questo è forse l’ultimo aspetto su cui può puntare Berlusconi. Se ci sarà ancora consenso, questo potrà essere rivendicato, altrimenti la fine sarebbe veramente sancita. Berlusconi ha affermato: “Sono in campagna elettorale, stiamo cercando di convincere quei 24 milioni di italiani che non hanno ancora deciso di votare per la sinistra. Il governo non è più eletto dal popolo, il 24 maggio è il giorno in cui si voterà per l’Europa, chiediamo di avere la possibilità di avere lo stesso giorno elezioni per l’Italia.
Berlusconi ha poi parlato dei suoi  processi e della eventuale revisione degli stessi, dell’amicizia con Putin e della Merkel, che secondo lui fa solo i suoi interessi in una Europa che ha mostrato di non gradire.

Ciancimino: “Forza Italia frutto di trattativa fra Stato e mafia”

Berlusconi_sorrideForza Italia è il frutto della trattativa” tra lo Stato e Cosa nostra dopo le stragi del ’92. L’ha detto Massimo Ciancimino durante la sua deposizione al processo che vede imputati il generale Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu, accusati di favoreggiamento alla mafia. A riportarlo a Ciancimino junior sarebbe stato suo padre, Vito Ciancimino, ex sindaco di Palermo, che avrebbe avviato la trattativa con i Carabieri e Cosa Nostra dopo le strage di Capaci.

Fini spegne la fiamma di An e dice qualcosa di sinistra

An non esiste più. Gianfranco Fini l’ha salutata oggi, tra reazioni decisamente contrastanti. L’hanno applaudito, certo. Ma solo, ed esclusivamente quando approccia temi di destra. Ignazio La Russa a un certo punto arriva addirittura a fomentare il pubblico per farlo smuovere, come accade negli studi televisivi. Certo, c’è emozione. Certo, c’è affetto. Certo, non c’è Almirante.

Il discorso non ha infuocato. Ha lasciato probabilmente perplessi. Così lo raccontano. Non che ci si sia stupiti della fusione nel Pdl. La faccenda è metabolizzata, più o meno. C’è chi ricorda che sono 15 anni che si fanno “battaglie in comune“.

Solo che poi Gianfranco Fini (colui che, per gli ambieneti parlamentari, potrebbe essere ottimo segretario del Partito Democatico) si è messo a dire qualcosa di sinistra.