Dopo il selfie con Berlusconi, Bugaro torna a Forza Italia

È il vicepresidente del Consiglio Regionale delle Marche, si chiama Giacomo Bugaro e forse, fino a qualche settimana fa, non lo conosceva nessuno. Poi quel selfie con Berlusconi lo ha rilanciato nell’arena politica.

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Giacomo Bugaro da vicepresidente del Consiglio Regionale delle Marche in quota Ncd, con un selfie si ritrova nel gruppo di Forza Italia. Un cambio di posizione sul quale ha inciso ancora una volta il carisma di Berlusconi. Non è l’unico a tornare alla casa base. Sembra che rientri in Forza Italia anche Maria Rosi, consigliare regionale umbra.

Giacomo Bugaro, comunque, non ha rassegnato le dimissioni da NCD, ma il suo ritorno tra le braccia forziste si lega proprio al selfie con l’ex Cavaliere, improvvidamente pubblicato su Facebook. Galeotto fu l’autoscatto, sarebbe il caso di dirlo. La cornice della foto è naturalmente Palazzo Grazioli.

Una foto come le altre, a prima vista, tranne se ti chiami Gaetano Quagliarello. Quest’ultimo ha pressato il partito per ottenere le dimissioni di Bugaro, apprezzatissimo da Forza Italia che in una nota dice:

“Attivo in Forza Italia fin dal 1994 e uomo più votato nelle Marche, Giacomo Bugaro era passato a Ncd nel novembre scorso ma da tempo aveva manifestato il suo disaccordo rispetto alla linea politica seguita dal partito”.

Bugaro aggiunge che aveva aderito a NCD ritenendosi in contrapposizione con alcune idee di Berlusconi ma poi si è ritrovato a militare in un partito del tutto antiberlusconiano. Bugaro, invece, anche quando attaccava Berlusconi lo faceva come un figlio che critica il padre e forse per questo è stato riammesso nella cricca.

Le dichiarazioni di Maria Rosi, l’altro figliol prodigo di Forza Italia, sono queste:

“Le spinose vicende politiche territoriali hanno visto riaffermare, invece, logiche di partito discutibili e metodi poco democratici. Rispondo alla chiamata del presidente Berlusconi con coraggio e determinazione. E garantisco a tutti gli amici del centrodestra il mio impegno per la costruzione della grande casa dei moderati, quale vera e unica alternativa a Renzi. Per il bene della nostra Regione e del nostro Paese.”