La dignità non ha prezzo. Per tutto il resto… c’è Mastelcard

separazione1.jpg
Il dado è tratto. Con la dichiarazione di ieri, Berlusconi sembra avere definitivamente chiuso la porta in faccia a Mastella.

“Non c’è sincronia tra l’immagine rappresentata da un certo modo di rappresentare la politica e quello che è il sentimento del popolo delle libertà”

Si dirà: Ma non aveva già rotto lo stesso Mastella, alcune ore prima? Si risponderà: Vuoi mettere?


Questi i fatti.


Nella mattinata di ieri un Ansa riportava alcune dichiarazioni del segretario del “Campanile”, confermando una voce circolante già da alcune ore: Noi andremo per la nostra strada, da soli in tutta Italia. Non facciamo alcuna elemosina. Però, che carattere. Il coraggio – diciamo pure la sfrontatezza – della conclusione del comunicato, è degno del biblico Davide di fronte a gigante Golia:

Io spero solo che gli italiani votino per Mastella come candidato premier e non per Berlusconi. Dopo di che, non parlo di Berlusconi ne’ di altri. Sono candidato premier e quindi mi preoccupo di parlare di me

Paura eh?


Poi succede che, sempre ieri, nel corso della presentazione delle Primarie del Programma del Popolo delle libertà (!) – con relativi gazebo – il Cavaliere, soffermandosi sulle dichiarazioni di Mastella, dichiari quanto riportato in apertura, ovvero la sostanziale chiusura al progetto di assorbimento nelle liste del Pdl del partito dell’Udeur.


Gioco, partita, incontro?. Sembra finire così, prima ancora di cominciare, un match che a dire il vero nessuno sembrava intenzionato a giocare. E così, il secondo partito azienda del paese, quello a conduzione familiare per intenderci, andrà da solo. O forse sarebbe meglio dire che ad andare da solo sarà Mastella, o poco più.


Obtorto collo, la segreteria nazionale dell’Udeur, anticipando le dichiarazioni del candidato premier, usciva in mattinata: I Popolari-Udeur presenteranno capolista in Puglia per la Camera dei Deputati il coordinatore regionale Franco Albore – si legge – Al Senato, come in tutte le altre regioni, le liste del Campanile saranno guidate dal segretario politico Clemente Mastella.


E il partito si spacca: ai fedelissimi del Capo si contrappongono adesso gli scontenti. Scontenti di vedere sostanzialmente esaurita la disponibilità di posti sul treno della prossima legislatura. Circola infatti una voce malevola, che vorrebbe Mastella in possesso di un documento, mittente Arcore, e che conterrebbe nero su bianco l’assicurazione alla candidatura di un numero cospicuo di parlamentari, in caso di accordo.


La sensazione è che ancora ci sia la possibilità che qualcosa possa succedere. Lo so, nel mondo reale no, ma tant’è. La campagna elettorale è appena cominciata e, come si è sottolineato in più occasioni, ancora molte cose potrebbero cambiare. E se anziché trattarsi di un duello all’ultimo sangue ci trovassimo di fronte all’ennesima esibizione amichevole di politica politicante? La risposta forse si trova nel blog dell’ex Guardasigilli, rianimato artificialmente per l’occasione dopo un silenzio durato oltre un mese:

Ora non so se le cose cambieranno in queste ore e il clima tornerà ad essere mite. Se ci saranno strategie diverse. Per ora tira un forte vento che ci costringe a batterci contro tutti, nessun escluso. Se possibile ci metteremo il vento alle spalle e cercheremo di sfruttare al massimo ogni refolo.

Avanti così, facciamoci del male.

Lascia un commento