Harry a pezzi dall’Afghanistan


Harry a pezzi


Nono, è sano e salvo, sta benone, e nessuno gli augura assolutamente negatività. I pezzi sono quelli della storia, del puzzle ricostruito, dei frammenti che a poco a poco sono arrivati della sua missione. Harry, a pezzi, i media alla fine hanno comunicato.


Rotto l’accordo, violato il top secret, squarciato il velo. Da metà dicembre scorso, il reale coronatissimo principe Harry si trovava in missione segreta in Afghanistan. E ora se ne è tornato, l’hanno richiamato, di gran corsa, in UK: l’Afghanistan doveva abbandonarlo prima di subito.


23 anni – Weltroni, Weltroni, sì, potrebbe chiamarlo a breve e arruolarlo nelle sue fila – e molto testardo. Sottotenente nel reggimento Blues and Royal della Household Cavalry. Ad attenderlo oggi a Oxford, nella sua tuta mimetica, c’erano Carlo e William, il fratello maggiore.

Che fa Carlo nel frattempo? Oltre a pensare alla sua sempreverde Camilla Parker Bowles, annuncia con orgoglio, per appunto, il suo orgoglio.

ovviamente molto sollevato che sia rientrato intero

Non a pezzi, certo.

Adesso capisco che cosa provano le famiglie quando hanno figli in uniforme che servono all’estero

Anche i reali temono, anche i ricchi piangono.


Il più piccino di famiglia, il terzo in linea di successione al trono, il cucciolo di Diana, pace all’anima sua, è stato prontamente riportanto alla base dopo dieci settimane, Dopo che il promesso e pattuito silenzio stampa sulla sua missione in Afghanistan è stato infranto. Anche Harry, in fondo, sapeva perfettamente che gli estremisti islamici avrebbero cercato di attentare alla sua vita.


In seguito alla rottura del silenzio stampa, e la diffusione della notizia che il principino stesse partecipando in prima linea negli attacchi contro i Taleban in Afghanistan, Al Qaeda, insomma, non sembra esattamente averla presa bene. Su molti siti islamici è comparsa la richiesta, rivolta a tutti i mujaheddin, di fare a pezzi Herry, giustiziarlo. A riportarlo è il quotidiano britannico Evening Standard . Il sito riporta le minacce di Omar Bakri, predicatore estremista britannico in esilio in Libano. Il suddetto si estrime in termini di crimine che pungolerà il radicalismo dei musulmani britannici e vedrà Al Qaeda approfittare dell’onda per incoraggiare nuovi reclutamenti.


Certo, Harry non era esattamente un soldatino qualsiasi. Carlo era giustamente preoccupato, ma la pelle del figlio era tutelata assai più di quella di un semplice soldato. Il principino, insomma, era protetto,

anche durante lo svolgimento dei suoi compiti militari, da una squadra di agenti della forza d’élite So14 del Dipartimento protezione reali e diplomatici della Metropolitan Police. Membri della squadra sono andati con lui in Afghanistan, anche se restavano alla base, lasciandolo solo sul campo. Guardie del corpo che sono le stesse responsabili della protezione del principe durante le sue frequenti scorribande in discoteca

Riporta This is London dell’Evening Standard. Povero Harry, ora le sue uscite leggendarie verranno decisamente ridotte.


Per non essere da meno, il primogenito William andrà, probabilmente, per almeno 30 giorni su una nave da guerra della Marina reale. E’ il Sun a riverarlo:

Piani dettagliati sono in preparazione per permettere al futuro re di combattere per il suo Paese come da sua stessa richiesta

Insomma, reali al contrattacco.

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