Berlusconi: La solitudine in un attimo

Povero Silvio. Ce l’hanno praticamente tutti con lui. Beh, onestamente l’atteggiamento di tutti i suoi possibili alleati non mi stupisce. Berlusconi è uomo che accentra a se oltre al potere anche le telecamere dei media e quindi, candidarsi al suo fianco, significa, per chi come UDC e UDEUR che vive grazie alle apparizioni davanti alle telecamere, sparire momentaneamente dal mondo pubblico, giusto il tempo di una legislatura.

Si avete capito bene. Non è solo l’UDC a fare spallucce a Berlusconi. Anche l’UDEUR, che alle ultime informazioni pervenute era già parte del PDL, in realtà è molto lontano ancora da questa posizione.

Certo la fase delle trattative, mi si vorrà far notare, è ancora agli inizi. Si stanno ancora indicando i candidati premier e le possibili liste che li sosterranno. Però queste dure batoste che stanno colpendo sia il Partito delle Libertà sia il Cavaliere, di certo non ne lasciano un’immagine pulita all’elettore. Che, se tutti la pensassero come me, si chiederebbe: ma Berlusconi cosa sta architettando?

La sensazione che mi da questa fase di allontanamento dal PDL, quando tutto mi veniva disegnato come già fatto e già scritto, onestamente mi preoccupa come possibile elettore di centro-destra. Soprattutto perchè se Berlusconi già a problemi a tenersi stretti i collaboratori, chissà i problemi poi quando dovrà governare. La realtà è leggermente diversa, almeno a mio avviso.

La base sono le elezioni. Per quanto il popolo italiano sia stanco della solita politica, specie dopo quest’ultima disastrosa legislatura (almeno in termini economici me lo si lasci dire) difficilmente i cittadini andranno alle urne e non voteranno il grande partito. Attualmente in tanti affermano che daranno il loro voto a piccoli partiti che hanno dimostrato in questi mesi di meritarsi la preferenza con il duro lavoro.

Mi si lasci dire, non sarà così. Perchè alla fine gli italiani sono troppo legati al grande nome, sentono troppo la necessità di dover vedere come leader un personaggio di spicco, non un secondario. Questo ragionamento, dimostra il motivo x cui i piccoli partiti si stanno allontanando da Berlusconi. Vogliono giocarsi la loro possibilità sperando che quanto ho detto sopra non si avveri, e che il partito degli indecisi scelga di preferire loro.

E poi pensate se dopo il 18 aprile Berlusconi si recasse da Mastella per dirgli: “Scusa Clemente possiamo entrare nella vostra alleanza di governo?”. Fantapolitica forse, ma sognare non costa nulla.

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