Ho sempre vissuto a Milano, a parte brevi parentesi di studio trascorse a Parigi e un lungo pendolarismo con Roma, città che da qualche anno ospita buona parte del mio impegno politico e parlamentare. Come tanti della mia generazione ho scoperto la politica nel ’68, soprattutto all’università. Nel mio caso la Bocconi dove mi sono laureata con una tesi su Charles Fourier. Era quella la stagione del movimento studentesco, e da lì a poco del movimento delle donne. Ne scaturì una miscela particolare di studio, passione politica e civile che ho sempre conservato tra i ricordi più cari e che è rimasta parte della mia identità
Eccetera eccetera, scrive l’uscita Pollastrini. Leggetevelo – sperando che il link si conservi – e guardatevi la foto. Ma torniamo a Mara.
Dopo aver studiato recitazione e pianoforte, nel 1997 ha partecipato al concorso di Miss Italia piazzandosi al sesto posto. Dal 2000 al 2006 ha partecipato al programma televisivo La domenica del villaggio condotto da Davide Mengacci, in qualità di valletta. Nel 2001 si laurea in Giurisprudenza. Nel 2006 ha condotto il programma Piazza grande insieme a Giancarlo Magalli.[3] Inoltre, ha fatto parte del cast dei programmi televisivi I cervelloni, Vota la voce e Domenica In.[4] Nel 2007 ha partecipato con un cameo alla fortunata serie tv italiana Boris, impersonando il ruolo della cuoca Matilde, lavoro da lei realmente svolto in passato
Ha un blog, un sito ufficiale. Laureata in Giurisprudenza, appunto, presso l’Università di Fisciano (SA) con una tesi in Diritto dell’informazione e sistema radiotelevisivo.

Buonasera, ecco la formazione del governo, Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Sottosegretario alla Presidenza onorevole Gianni Letta …
Il Premier sta uscendo dal pectore. Dopo quasi un’ora di colloquio nella Studio della Vetrata con il Presidente della Repubblica, Silvio Berlusconi esce dal confronto non solo avendo già accettato l’incarico senza riserva ma avendo già tra le mani la lista dei ministri approvata. Come dire, andiamo al dunque e non ci perdiamo in prassi e formalità non efficaci.
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