
Stavolta non abbiamo più scuse. Ci sono tutte le condizioni per fare. E se non faremo sarà solo colpa nostra. Se non faremo, saremo travolti
L’idillio, chissà. Chi può dirlo. Chi lo sa. Come si pone, oggi, l’italiano medio, di fronte a quel che l’è. Il nuovo Governo. La nuova direzione.
Questo non può essere il governo del “sole in tasca”, ma quello dei “piedi per terra”
Ricordando al mondo che
La situazione del Paese è difficile, non c’è spazio per i facili ottimismi
E’ da quando ha vinto che mette le mani avanti.
bisogna lavorare davvero
Onde evitare l’effetto Sarkozy, insomma.
Tutti sono e saranno messi in condizione di lavorare. Se non riusciamo a fare le cose con la maggioranza che abbiamo, beh, allora…
Allora… Fare cosa? Lo scopriremo vivendo. E una minaccia:
Soprattutto nessuno remerà contro, altrimenti farà i conti con me
Non si hanno scuse. Perchè, insomma, è vero che i numeri di questo governo sono quelli che sono. Numeri netti, forti, che permettono e devono permettere. La preoccupazione per il cosa, poi, rimane legittima, naturalmente. Ma insomma può. Yes we can. Ah no. Quella è un’altra storia.
deluderle equivarrebbe a far ricadere su di noi tutte le conseguenze
E lui al suo posto ci vuole rimanere.
Non voglio più subire i condizionamenti di questo o quell’altro. Se sarà necessario deciderò io, da solo. Non mi farò ingabbiare. La gente ha votato me e da me si aspetta soluzioni
Anche perché se non facciamo le cose più vere, stavolta la luna di miele finisce presto e ci vengono a prendere con il forcone
O coi fucili?