Salvini sbrocca da Floris: critiche dei fan sui social

Momenti concitati quelli che abbiamo vissuto durante la trasmissione condotta da Floris ieri con “DiMartedì”, in riferimento all’intervista a Salvini, che evidentemente non riesce a mandare giù le domande sul caso Russia gate. Questione delicata, che ha ha creato anche scenari molto tesi come si potrà notare dal nostro approfondimento di oggi. Proviamo dunque a comprendere come siano andate le cose.

Salvini
Salvini

Cosa ha detto Salvini a Floris martedì 8 ottobre?

A seguire, infatti, troverete alcune delle dichiarazioni più importanti di Salvini, utili per comprendere come siano andate le cose su LA7. Non sono mancate le parolacce, a testimonianza del fatto che il leader della Lega non fosse così sereno durante la trasmissione di Floris:

“Mi scusi, ma se io avessi preso 60 milioni di dollari stasera sarei qui con lei? – tuona il senatore leghista – Ma starei a farmi gli affari miei ai Caraibi, dai. Dove cazzo li nascondo 60 milioni di dollari? Li metto sotto terra? Nell’orto o nel giardinetto? Secondo lei, sono un barbone che va all’estero per chiedere i soldi per il suo partito? Ma dai, neanche su Topolino si vede una roba del genere”.

Eppure, anche tra i suoi fan non mancano le critiche, come quelle che Salvini ha dovuto fronteggiare all’interno della propria pagina Facebook: “Per l’ennesima volta ieri da Floris sei apparso in grande difficoltà. Non rispondi mai alle domande, o dai risposte che non c’entrano nulla con la domanda. Parli di manovre che non esistono. Appena hai di fronte a te un giornalista serio entri in palla (vedi Scanzi, ti ha distrutto). Non hai argomenti. Se sei così alto nei sondaggi lo devi all’inesperienza dei 5 stelle, che purtroppo non sono politici di professione. Altrimenti saresti al 7%. Parli solo ed esclusivamente alla pancia della gente, ma di concreto ricordati che non hai fatto nulla. Tutte le cose fatte portano il nome dei 5 Stelle. Hai fatto un decreto sicurezza inutile perché fermavi le ONG e entravano mille barchine“.

Insomma, un clima particolare, nel quale Salvini continua comunque a primeggiare nei sondaggi con la Lega, in attesa di una tornata elettorale importante come quella in Umbria. Ne ha parlato anche Il Fatto Quotidiano.

Calderoli chiama “orango” il ministro Kyenge

KENGE CALDEROLINon accennano a placarsi le polemiche sul vice presidente del Senato, Roberto Calderoli, che nel corso di un recente comizio leghista ha definito un orango il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge. Dopo le dichiarazioni di sdegno di (quasi) tutte le parti politiche e istituzionali in causa, è arrivata anche la risposta del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che si è detto “colpito e indignato” dalle parole dell’esponente della Lega Nord.

Lega, Maroni prende il posto di Bossi

Al grido di “La Lega non è morta”, ieri sera Roberto Maroni si è impossessato del palco allestito a Bergamo per cercare di riunire quelli che ancora credono nel partito fondato dall’ormai ex leader, Umberto Bossi. Quest’ultimo, presente sul palco non ha perso un attimo per commentare quanto accaduto in questi ultimi giorni. Gli scandali relative alle spese a favore della famiglia Bossi, con i soldi del partito, stanno minando la credibilità della Lega Nord.

La Lega non è morta, la Lega non morirà ma riparte da qui. La Lega è potentissima, non ci sono cerchi che tengano”, così Maroni apre la serata di ieri, infiammando subito tutti i militanti giunti a Bergamo con scope e ramazze a simboleggiare la volontà di ripulire il partito da tutto lo sporco che c’è dentro. Maroni, però, non ha esitato anche dal fare il nome di Renzo Bossi, figlio di Umberto, il quale nella giornata di ieri ha ufficializzato le sue dimissioni dal consiglio regionale Lombardo. Renzo Bossi, al centro di questa inchiesta, ma non ancora ufficialmente indagato, ha rinunciato al suo posto per “evitare ulteriori pressioni” verso la sua famiglia.

Bossi: “Berlusconi è una mezza calzetta”

Umberto Bossi

Berlusconi è una mezza cartuccia, ha sempre paura”, così il leader del carroccio Umberto Bossi ha definito l’ex premier Silvio Berlusconi. Nell’appuntamento tenutosi a Milano la scorsa settimana, Bossi era stato perentorio. La richiesta fatta da Bossi era chiara, Berlusconi deve far cadere il governo Monti, altrimenti lui faceva cadere Formigoni alla regione. Bossi ha ricordato questa sua minaccia anche oggi “Tutto il paese vuole strozzare Monti…o cade il premier o cade Formigoni”.

Umberto Bossi è poi tornato a parlare di come Berlusconi abbia lasciato il governo “Berlusconi non è stato abbastanza furbo da chiedere una buona uscita quando ha lasciato il governo”. In risposta a Bossi, Berluscni dichiarato che con la Lega non ci sono problemiProblemi per l’alleanza con la Lega? Io sono sereni”. Berlusconi ha inoltre dichiarato che il PDL è responsabile “Noi siamo responsabili, non possiamo tirarci indietro”.

Maroni a Bossi: “Cacciamo chi mi vuole cacciare via dalla lega”

Una Lega Nord tutta baci e abbracci, quella che si è vista ieri a Varese. La riunione con i militanti di Lega Nord organizzata da Maroni e da Umberto Bossi ha subito denotato quale fosse l’argomento principale della sera, le parole di Roberto Maroni ad inizio discorso sono state più che esplicative di quale fosse la situazione. L’ex Ministro dell’Interno ha cosi iniziato il discorso: “Ho voluto questa serata perché mi sono sentito vittima di un provvedimento ingiusto – ha scandito Maroni – e cioè quello che mi impediva di incontrare voi militanti. Ma vi pare che io possa essere zittito da uno di Busto Arsizio?”.

Una Lega Nord più che battagliera quella che si è vista ieri sera. Al termine del congresso lo stesso Umberto Bossi ha confermato che nei prossimi giorni ci saranno nuovi incontri tra i militanti della Lega Nord ed i politici stessi. La Lega Nord guidata da Roberto Maroni non è però quella siamo soliti vedere, nei prossimi giorni si vedrà la vera Lega Nord, quella che si batterà sulla secessione, sulle tasse che non vogliono dare a Roma, sull’uscita dall’Europa e su molti dei temi che fino ad ora sono stati trattati in maniera troppo blanda.

Manovra economica, oggi voto e domani la fiducia. Vota il Sondaggio

Mario Monti, oggi il voto alla manovra economica. Domani fiducia.

E’ stata una vera e propria bagarre quella che ieri si è vista in aula al senato. Mentre il presidente del consiglio Mario Monti informava il senato sugli incontri avuti in Europa nei giorni scorsi, nel momento esatto in cui dichiarava che “Le misure economiche in discussione ora alla Camera hanno permesso al nostro Paese di arrivare al negoziato europeo con maggiore credibilità e di vedere ascoltate le nostre posizioni autonome” dai banchi della Lega Nord si sono innalzati cori di protesta con annessi cartelli diretti verso i fotografi, con scritto “Basta tasse”, “Non è una manovra”, “E’ una rapina”.

Insomma una e vera e propria manifestazione di protesta quella organizzata dalla Lega Nord nella mattinata di ieri al Senato. I più duri nei confronti di Mario Monti sono stati lo stesso Calderoli e il capogruppo Federico Bricolo. “Pagliaccio” è stata questa la risposta che Calderoli e gli altri sue compagni di partito hanno urlato nei confronti di Schifani quando quest’ultimo provava a calmare le acque e definiva come una “Bagarre indegna” quella messa in piedi dalla Lega Nord.

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Bossi: “Faremo la moneta padana. Berlusconi? Comunista”

Umberto Bossi: "faremo la moneta padana e Berlusconi è un comunista"

La consolidata alleanza tra Bossi e Berlusconi sembra ormai giunta ad un punto di rottura insanabile. La Lega fin dal giorno delle dimissioni di Silvio Berlusconi da presidente del consiglio, si è mostrato ostile nei confronti del Governo Monti e soprattutto a mostrato la sua ostilità nei confronti di Berlusconi e del PDL. Tali ostilità hanno portato Umberto Bossi nella giornata di ieri, a fare alcune dichiarazioni forti sulle varie manovre presentate da Monti e su Berlusconi stesso.

Umberto Bossi ha dichiarato che lo stesso Berlusconi è “un comunista che sta con il Governo”. Nei giorni scorsi era previsto un incontro tra Berlusconi e Bossi, incontro che è stato rinviato a dire del leader del carroccio, in quanto attualmente “non ci sono i tempi per farlo, sono tempi per aspettare”. A Bossi è stato chiesto anche cosa ne pensi riguardo la possibilità di vedere Tremonti nella Lega Nord. Bossi ha risposto che “ Dipenderà da noi. Io ritengo che sia un uomo valido, oltre che mio amico”. Bossi ha rivelato anche che attualmente Tremonti “è in carrozzella, perché si è rotto una gamba”.

Bossi:” Il governo va avanti ma il 2013 è troppo lontano”

Il leader della lega, Umberto Bossi, chiede le elezioni anticipate!Il leader della Lega Umberto Bossi, in occasione della tradizionale cerimonia dell’ampolla del Po, a Paesana, nel Cuneese, dà motivi di preoccupazione alla maggioranza già alle prese con gli scandali in cui è implicato il premier Berlusconi. Il governo per adesso va avanti, poi vediamo” ha infatti affermato il leader leghista, e, incalzato dai giornalisti che gli chiedevano se sarebbe durato fino al 2013, ha risposto: “Mi sembra troppo lontano“.
Ai suoi militanti che lo acclamavano al grido di “secessione“, Bossi ha invece replicato con i suoi vecchi cavalli di battaglia: “Che l’Italia vada a picco lo hanno capito tutti, è chiaro che bisogna creare qualcosa di alternativo: la Padania. Milioni di persone aspettano solo che succeda qualcosa, un lampo, per mettersi in cammino” ha detto.
Il leader del Carroccio è stato anche contestato da sindaci e amministratori locali che protestavano contro i tagli previsti dalla manovra finanziaria, e non ha mancato di fare prima il gesto delle corna rivolto a loro, poi di apostrofare come “cornuti” alcuni amministratori che esponevano uno striscione con la scritta: “Lontani dal Nord comodi a Roma“. Il portavoce dei dimostranti ha spiegato che fra le motivazioni della protesta vi era l’abrogazione dei piccoli comuni, il patto di stabilità per gli enti locali e i tagli ai trasferimenti.

Napolitano: “Ministeri al Nord incostituzionali”. Ma Bossi: “Restano lì”

Foto: Ap/LaPresse

E’ ancora alta la tensione tra il Quirinale e la Lega sulla questione dei ministeri al Nord. Il leader del Carroccio Umberto Bossi ha infatti voluto replicare alle preoccupazioni espresse in materia dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che aveva inviato una lettera al premier Berlusconi per esprimere la sua contrarietà al trasferimento di alcuni uffici ministeriali a Monza.
Napolitano non si preoccupi, le sedi restano lì. La Costituzione non parla di dove devono stare. Noi vogliamo spostare i ministeri come fanno negli altri paesi” ha affermato Bossi, circa mezz’ora prima che il Quirinale rendesse noto il contenuto della lettera inviata a palazzo Chigi.
Per Napolitano, la scelta di decentrare alcune sedi ministeriali “confliggerebbe con l’art.114 della Costituzione che  dichiara Roma capitale della Repubblica, nonchè con quanto dispongono le leggi ordinarie attuative“, oltre ad essere onerosa economicamente.
Anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in apertura del Consiglio dei Ministri, aveva chiesto al governo di tenere conto delle osservazioni del Capo dello Stato.
La decisione di aprire sedi ministeriali di rappresentanza a Monza, del resto, era stata contestata anche nella stessa maggioranza, in particolare dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e dalla governatrice del Lazio Renata Polverini. Il primo ha infatti definito “irresponsabile” l’intervento di Bossi, mentre anche per Renata Polverini “E’ evidente che ha ragione Napolitano”.

Speroni, “Giuste le parole di Borghezio”. Bufera in Lega Nord

Foto: Ap/LaPresse

C’è da ammetterlo, in questi ultimi giorni la Lega Nord ci sta regalando veramente tante perle di saggezza. L’ultima di Borghezio riguarda la strage di Oslo, nella giornata di ieri, è stata pienamente appoggiata e condivisa da un altro esponente della Lega Nord, il capo della delegazione al Parlamento Europeo della Lega Nord, Francesco Speroni, il quale al programma Zanzara di Radio 24, si è lasciato ad una dichiarazione riguardo le parole di Borghezio.

Sto con Borghezio; non penso che si debba dimettere: ha fatto delle affermazioni che sono state anche strumentalizzate. Le idee di Breivik sono a difesa della civiltà occidentale. Se le idee sono che stiamo andando verso l’ Eurabia e cose del genere, che va difesa la civiltà cristiana occidentale, sì, sono d’accordo, anche se condanno l’attentato. Sono le stesse idee di Borghezio? Pazienza, andrò anche io sui giornali. Cioè, allora condanniamo anche Oriana Fallaci? Allora condanniamo anche le idee di Magdi Allam?

Lega, Bossi contro Maroni: “Non è soddisfatto? Peggio per lui”

Foto: AP/LaPresse

Sembrano allargarsi le fratture in casa leghista fra il leader Umberto Bossi e un altro esponente di spicco del partito, il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Già domenica, infatti, al tradizionale raduno di Pontida, era apparso uno striscione con la scritta “Maroni presidente del Consiglio”, che sembrava svelare che l’unità all’interno del partito, finora ben saldo intorno al suo leader, cominciasse a dare segni di cedimento. Ieri sera, poi, è stato riconfermato a capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni, “fedelissimo” di Bossi, e da parte di Maroni erano trapelati alcuni malumori per questa nomina, alla quale il ministro dell’Interno avrebbe probabilmente preferito quella di Giacomo Stucchi. Oggi, poi, quando è stato chiesto al Senatùr del fatto, appunto, che Maroni non sarebbe stato soddisfatto di tale decisione del partito, questi ha risposto deciso: “Maroni non è soddisfatto? Peggio per lui”. Ad una domanda sulla situazione interna della Lega, Bossi ha invece replicato: “E’ la base che tiene sotto controllo la Lega, non Maroni”. Sulla riunione di ieri, infine, ha detto: “E’ andata benissimo. Non ci sono mai liti dove ci sono io”.

incontro a sorpresa tra i vertici della maggioranza ad Arcore

Foto: AP/LaPresse

Nessun annuncio, nessun comunicato ufficiale di partito e nessuna agenzia di stampa informata. Nella notte scorsa, si è tenuto un vertice a sorpresa tra Berlusconi, Umberto Bossi e Giulio Tremonti. L’incontro è durato circa tre ore, e sul tavolo sono state riportate alcune decisioni prese con l’incontro ad Arcore della giornata scorsa.

Dalle poche informazioni che sono uscite da questo ennesimo incontro, il governo, vorrebbe dare in breve tempo un segnale di spinta economica, anche con la riduzione delle tasse, pur mantenendo il necessario rigore dei conti pubblici, come richiesto dall’Europa.

Vertice ad Arcore tra Berlusconi e Bossi

Foto: Ap/LaPresse

Si apre oggi a mezzogiorno ad Arcore, la tavola rotonda tra Berlusconi e la Lega per definire tutti i progetti che dovranno essere portati avanti in questi ultimi due anni di Legislatura. Oggi, con Bossi, il presidente del Consiglio, dovrà prendere una decisione su chi presentare al posto di Alfano, passato alla guida della segreteria del PDL, lasciando il posto di Guardasigilli libero.

Il 24 Giugno, Berlusconi, alla Camera dovrà presentare il nuovo esecutivo che lo accompagnerà nei prossimi 2 anni di legislatura, molti nomi verranno scelti oggi ad Arcore. Nei prossimi giorni, Berlusconi dovrà affrontare temi abbastanza importanti per il suo esecutivo. Il primo incontro-scontro sarà proprio con la Lega e Formigoni, riguardo la riforma fiscale e la manovra economica.