Sicilia: La “Caporetto” di Silvio?


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Il neonato, giovine, fresco Popolo della Libertà sta esprimendo i suoi primi vagiti. Vagiti un po’ difficoltosi. Silvio Berlusconi sarebbe anche pronto a far partire in pompa magna la sua campagna elettorale. Ma ci sono ancora un paio di imperfezioni da aggiustare. Un paio di dettagli.


Uno di questi si chiama Affaire Sicilia. Sembrava una faccenda risolta, o quanto meno rientrata. E invece la questione si riapre: il forzista Gianfranco Micciché si rifiuta, continua a rifiutarsi, di ritirare la sua candidatura alla Regione.

La questione sicula, per l’uomo di Arcore si era chiusa martedì scorso, quando aveva messo nero su bianco l’accordo per il Senato e per la Regione con l’autonomista Raffaele Lombardo.


Poi, però, ieri mattina l’uomo di Arcore ha incontrato il presidente dell’Assemblea siciliana Micciché. Due ore di simposio in quel di Palazzo Grazioli, sede romana del Cavaliere, insieme a Gianni Letta. Due ore del tutto inutili per la causa. Miccichè proprio non ci sta, non se ne parla, non c’è storia, non c’è spiraglio. No, no e ancora no. Lui non si tira indietro, non si fa da parte.

La mia candidatura non è ritirata e non si risolverà in giornata


Pare che Silvio e il fido Letta ci abbiano provato in ogni modo. E con ogni promessa. Compresa quella – i soliti rumors – nientepopodimenoche della carica di ministero nel prossimo governo, a vario titolo. Non se ne parla, non c’è storia, non c’è spiraglio. No, no e ancora no. Quando si dice coerenza.


E poi, per gradire, Lombardo ha mandato a dire al Cavaliere – ambasciatore, l’ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini, anch’egli in gita allo splendido Palazzo Grazioli – che l’intesa non c’era e che per lui poteva, insomma, considerarsi alla stregua di un foglio di carta passato del tritadocumenti dell’ufficio.

La mia candidatura alla Regione va avanti, sostenuta dall’Mpa e dall’Udc di Cuffaro

Un gran pasticcio. Silvio, allora, ha alzato la cornetta e ha chiamato il fido Gianfranco. Poi ha incontrato Roberto Calderoli (un leghista, in questi casi, ci sta sempre bene), infine ha richiamato l’autonomista Lombardo, nel mentre rimpatriato in quel di Catania per ragioni familiari. Rassicurandolo, sostanzialmente, sul fatto che c’è ancora speranza affinchè Miccichè si faccia da parte.

La questione si sta risolvendo

Parola di Calderoli e Fini.


Micciché, a dirla tutta, non sarebbe esattamente della stessa idea.

Sì, ho sentito il presidente Berlusconi poco fa al telefono, mi ha solo invitato a non fare casini

E Silvio? Politically correct, si è augurato

un’intesa nella chiarezza di tutte le posizioni, perché sia tutto comprensibile agli elettori

Che certo a questo punto, soprattutto nell’isola, avranno chiaro il quadro della situazione.


5 commenti su “Sicilia: La “Caporetto” di Silvio?”

  1. L a posizione di Miccichè è quella di un uomo che come nella vicenda del figliol prodico si sente tradito dal padre che festeggia il ritorno del’altro figlio dopo che ha dilapidato la propria eredità.
    La misericordia di Dio è grande,non così quella degli uomini.
    Al di là di queste similitudini c’è da dire che il discorso di Miccichè ha un fondamento importante e cioè :Cuffaro è uomo ormai bruciato,farlo rientrare dalla finestra dopo essere uscito dalla porta è cosa politicamente incorrect che potrebbe perpetuare l’accusa di vicinanza di Berlusconi con un certo mondo del
    malaffare politico-mafioso,inoltre non si capisce perchè bisogna farsi da parte quando si sente di avere tutte le carte in regola per aspirare ad un ruolo politico di rinnovamento.

  2. I giochi sono fatti e passerà Lombardo. Non è ancora stato ufficializzato, ma così sarà perchè ormai il baratro con l’ex pupillo è troppo profondo. Neanche la bella e certo scaltra Prestigiacomo, alla fine, sarebbe stata la candidatura di “larghe intese” che poteva sperare di ricomporre lo scomposto. Il sistema vuole Lombardo, e Lombardo sarà, con buona pace dell’ex pupillo che correrà da solo prima di essere presumibilmente coinvolto in qualche strano affare che lo costringerà ad allontanarsi spontaneamente dal giro. Che ne dici, ciccio?

  3. Nada, Ciccio, siamo stati ingenui – io molto più. Da Repubblica.it di oggi:

    Miccichè: “Soddisfatto dopo incontro con Berlusconi”

    Pace fatta tra Grianfranco Miccichè e Silvio Berlusconi. “Sono molto soddisfatto dell’ultimo incontro con il presidente Berlusconi – afferma Miccichè in una nota – che ancora una volta ha dimostrato il suo interesse reale nei confronti di tutto il Sud e della Sicilia in particolare e della necessità di rafforzare gli strumenti di legalità”. “Su questa base – conclude – ho garantito al presidente il mio rinnovato impegno nei confronti del suo progetto e di conseguenza di quello di Raffaele Lombardo, con cui spero di incontrami quanto prima per discutere, con lui, del programma per il futuro”.

  4. Pingback: Finocchiaro: in me, il nuovo per la Sicilia - PoliticaLive
  5. Da tre persone belle la riscossa del Sud e dell’ Italia

    Firenze, 21 febbraio 2008

    Rita Borsellino, Anna Finocchiaro e Walter Veltroni, tre nomi scelti dal destino per innescare un processo che l’Evoluzione sembra attendere, un processo che serve a creare le condizioni che condurranno l’Italia e l’Europa a ricoprire il ruolo di leader nel prossimo futuro. È solamente il sogno di un siciliano esule, mosso dall’amore per la propria terra? Non direi proprio, pur ammettendo l’esistenza di tale legame sentimentale; direi che la sensazione espressa sia piuttosto frutto della lunghissima pratica di studio dei fenomeni evolutivi, di una normale conoscenza della storia e della valutazione di alcuni precisi segnali colti dalla Scienza delle Informazioni.

    Alla base della predetta previsione abbiamo la necessaria presa d’atto di due dati di natura oggettiva :

    a. Già da oggi si sta affermando la precisa equazione “software = potere” ed è facilmente prevedibile che, con il tempo, essa diverrà sempre più stringente e decisiva nella definizione degli equilibri mondiali.
    b. Prevedendo la sostanza del dato a. , almeno una trentina di anni fa, fu condotta da alcune Università USA un’ ampia e approfondita ricerca statistica sulla inclinazione naturale alla produzione del software delle varie etnie. Ebbene, la ricerca dette luogo a una lunga classifica, che vide al primo posto gli Indiani e al secondo gli Italiani.

    Avendo trascorso praticamente una vita progettando software di ogni tipo, devo dire di non essere rimasto sorpreso dai risultati di quella ricerca. Sapevo bene che, oltre un certo limite di complessità, le conoscenze tecniche passano in secondo piano e divengono decisive certe innate doti di creatività, che nulla hanno a che vedere con la tecnica.
    Basandomi, poi, anche sulla mia conoscenza normale della storia dei popoli, giunsi a una precisa conclusione. Se la ricerca statistica in questione fosse stata condotta con una maggiore risoluzione rispetto alle diverse etnie, il popolo siciliano sarebbe risultato, di gran lunga, al primo posto della classifica.

    La Sicilia è una terra che sinora ha mostrato al mondo la parte certamente peggiore di sé, trascinando nel discredito l’intera Nazione italiana; tocca ora alla Sicilia, nel nuovo secolo, sostituire questa vergogna con un formidabile motivo di orgoglio; ne ha le capacità, ne avverte il dovere, tanto che, dal basso, sono già partiti i primi chiari segnali di riscossa.

    Tornando ai tre nomi citati all’inizio, essi appartengono a tre belle persone, che garantiscono, a mio avviso, tre caratteristiche funzionali parimenti necessarie al buon esito del processo; Rita Borsellino l’ onestà e lo spirito di sacrificio, Anna Finocchiaro l’ abilità politica, intesa nel senso più sano del termine, mentre Walter Veltroni è la persona più adatta a conferire al processo la dovuta valenza nazionale e a garantire l’indispensabile forte supporto dello Stato.

    Il processo in questione deve essere alimentato dalla partecipazione consapevole di tutti i cittadini (soprattutto di quelli siciliani), che sono quindi invitati a dare la massima diffusione (soprattutto in Sicilia) al presente breve scritto (anche su stampa).

    Questo messaggio è stato registrato, a seguito degli altri, nel sito
    http://www.dante2000.it/ (Versione italiana, voce “Agli Italiani”).

    Alberto Acquaro

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