Scoppia lo scontro Udc-Berlusconi


Berlusconi


Accuse incrociate, fuoco un tempo amico ora assai nemico, incrociato e da più parti. Giornata di fuoco tra centro e centrodestra. Berlusconi e Fini target di polemiche da parte dei centristi.


Ha buttato giù il Governo malamente. Il governo Prodi. Ma non è che con la controparte, con il buon Silvio da Arcore, vada meglio. Tra l’Udc e Silvio Berlusconi, ormai, la tensione si taglia a fette. Si direbbe letteralmente esplosa.


Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, ci va pesantuccio:

Silvio Berlusconi è una persona capace anche di gesti estremi, di darti magari una coltellata alle spalle, come dimostra l’esperienza di questi giorni

Non basta? Cesa, ai microfoni di Radio Monte Carlo, non si tira certo indietro.

E’ una persona su cui poter contare nel rapporto umano, meno in politica

Cesa, inoltre, pare essere estremamente ottimista per l’appuntamento del 13 e 14 aprile. Nella fase post-elettorale,

Saremo determinanti in un futuro scenario, poi l’Udc parlerà con tutti e stipulerà accordi sulla base dei progetti che si intendono sviluppare

Tipo. Vediamo come va, poi ne parliamo. Della serie: si punta ad essere determinanti quando i giochi sono fatti, e le direzioni possono essere prese con più efficacia. E, sempre su Berlusconi:

Se si limita a dire che votare Udc non è utile, dimostra che ha davvero poche idee – conclude Cesa – noi presenteremo agli elettori proposte chiare, cosa che non può fare Fini


Pronta e istantanea la risposta della controparte.

Non mi aspettavo una caduta di stile come quella in cui è incorso l’onorevole Cesa. Temo che il panico per le conseguenze di una scelta politica avventata si stia diffondendo nei vertici dell’Udc

Parola dell’immancabile Sandro Bondi, coordinatore di Fi. Alquanto seccato, peraltro.


C’è un’altra bomba che cova. Doveva essere l’avversario di Francesco Rutelli nella corsa per il Campidoglio, e invece. Il direttore de Il Foglio ha la sua lista pro-life, ma ha confermato che non correrà per la carica di sindaco dell’Urbe. Giuliano Ferrara ha scritto a Gianfranco Fini. E, strano a dirsi, l’ha accusato. Di aver fermato il tandem con il Pdl per le politiche.

Cari amici, dal momento che siete orientati a non collaborare con la mia lista per la vita e contro l’aborto, vi prego di prendere nota della mia indisponibilità ad accogliere la vostra offerta di candidarmi a sindaco di Roma. Con i migliori e più cordiali saluti, e con gli auguri per una buona e serena campagna elettorale


Come se i guai non bastassero, la Pdl deve fare i conti anche con i guai provenienti dalla Sicilia. Perchè Miccichè qui continua a dire

La mia candidatura non è ritirata e le condizioni perchè ciò possa accadere non mi sembrano vicinissime


Caro Silvio, pare che qui i conti non quadrino.


Lascia un commento