Primarie USA: Tutto in mano al GOP

Arrivare a novembre, e quindi arrivare alle presidenziali, è ancora una lunga corsa. Una corsa che molto probabilmente porterà tante nuove sorprese e naturalmente molte nuove curiosità e notizie.

Al fine di divenir scontato, la prima di queste è naturalmente la scelta da parte del DNC di affidare ad uno dei suoi candidati ufficialmente la candidatura alla Casa Bianca e quindi entrare di diritto nella sfida che conta.

Perchè fino ad ora si è scherzato, almeno per qualcuno. Perchè fino ad ora le gare sono state solo interne, quando vi sono state. Perchè fino ad ora sarà John McCain contro…

Contro nessuno. Perchè come già anticipato i democratici faticano a scegliere quale “direzione” prendere, anche se molto probabilmente sarà Obama la “scelta democratica”. Una scelta giusta, una scelta che risponde alle regole delle primarie: chi ha più delegati vince e comanda e non chi ha un consenso popolare maggiore.

Così Obama, sostenuto dalla comunità di colore americana, ma sostanzialmente snobbato da donne e popolazione bianca, rischia di venire “asfaltato” da quel ciclone che in questo momento si chiama John McCain.

I bookmakers e i sondaggisti insieme lo sanno già da tempo; se avete un centesimo di euro da spendere e volete scommetterlo puntatelo su John McCain perchè la sua vittoria sarà schiacciante.

Una situazione che lo stesso GOP, ovvero il partito dei repubblicani, ha coscienza di esistere e sulla quale sta puntando per vincere le elezioni che contano, quelle presidenziali.

Al momento attuale tutto è a favore di John McCain. Innanzitutto le risorse economiche ancora integre e non scialacquate in una estenuante primaria. I maggiori introiti al momento che conta permetteranno al candidato di “bombardare” di spot il paese e di conquistare tutto quell’elettorato indeciso o contrario alla politica di Obama, anche di fede democratica.

Inoltre la minor esperienza in campo politico da parte di Barack rischia di divenire un grosso fardello per il coloured candidate soprattutto considerando la situazione di difficoltà che si sta creando puntando particolarmente solo su alcuni gruppi razziali all’interno del suo programma.

La giovane lepre Obama balzella verso le presidenziali, ma la vecchia volpe di McCain è li ad aspettarla ed è pronta a farla cascare in qualche trappola della sue.

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