
Il piano del Pd per il mercato del lavoro


E’ stato approvato il decreto che sancisce l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Il governo Letta si era impegnato in tal senso e oggi è arrivata la conferma, ma non mancano le critiche. Il Presidente del Consiglio Enrico Letta su Twitter ha affermato: “Avevo promesso ad aprile l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti entro l’anno. L’ho confermato mercoledì. Ora in consiglio dei ministri manteniamo la promessa”. Il Consiglio dei Ministri ha quindi discusso del decreto che poi Palazzo Chigi ha confermato.
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi torna a parlare della sua situazione e di quella politica utilizzando toni molto duri.Berlusconi è intervenuto in una trasmissione della radio francese Europe 1 e ha affermato che non è interessato a lasciare l’Italia e che, in caso di arresto, scoppierà una rivoluzione.
Due giorni fa Matteo Renzi è diventato segretario del Pd dopo avere ottenuto il 68% alle primarie. Nel suo discorso, Renzi ha parlato di tante cose tra cui la possibile abolizione del Senato in quanto l’esistenza di due Camere è più un intralcio che un’utilità per il Paese, per la sua politica e per fare le leggi.
Il nuovo segretario del Pd Matteo Renzi si presenta a Roma il giorno dopo il successo alle primarie accompagnato dal segretario uscente Guglielmo Epifani. E Renzi non perde tempo comunicando la sua squadra per la segreteria. Per l’occasione fotografi e giornalisti schierati hanno accolto Renzi come una star.
Il 68% dei votanti ha scelto Matteo Renzi come nuovo segretario del Pd. Una percentuale che non lascia adito a dubbi e che ha escluso il ricorso al secondo turno. Una percentuale è una vittoria che nelle parole di Renzi di ieri sera, dopo il risultato, mostrano orgoglio e voglia di impegnarsi per il futuro.Renzi assicura che il suo impegno sarà ancora maggiore, che cambierà molte cose e che l’ora del cambiamento e del rinnovamento della classe politica è arrivata.
Si sono aperte l’8 dicembre le primarie del PD per eleggere chi, tra i 3 principali candidati, Matteo Renzi, Giuseppe Civati e Gianni Cuperlo , si metterà alla guida del Partito democratico.
La legge elettorale mette alle strette il governo delle larghe intese. Si parla della modifica della legge elettorale italiana da prima della nascita del governo delle larghe intese. Infatti, durante la campagna elettorale che aveva preceduto le elezioni politiche di febbraio 2013, i diversi parti e schieramenti politici si erano ripromessi di modificare la legge elettorale italiana.
L’Imu continua ad essere uno dei principali argomenti della politica italiana, uno di quegli argomenti che spaventa molti e che sembra non trovare pace. Gli ultimi mesi della politica italiana sono stati decisamente molto attenti a questo argomento, un argomento che ha creato diversi problemi al Governo Letta e alla sua stessa stabilità. Infatti in molti ricorderanno gli accesi confronti tra Partito Democratico e Popolo delle Libertà tra la riduzione e l’abolizione dell’Imu.
Per l’8 dicembre di quest’anno sono previste le elezioni per le primarie del Partito Democratico, e Pippo Civati comincia la sua campagna al Teatro Vittoria di Roma. Tanti sono gli argomenti affrontati da Civati, dagli avversari politici al tema delle larghe intese, dal desiderio di nuove alleanze a una nuova sinistra riformata.
Durante il suo discorso parla delle larghe intese e spiega chiaramente che con lui queste non ci sarebbero, e anzi, uno dei suoi obiettivi principali sarebbe quello di riformare il centro sinistra dopo la crisi dovuta all’acordo tra Pd e Pdl, che fu anche il motivo per cui Nichi vendola si allontanò dall’alleanza con il Pd.
Proprio a Vendola, segretario di Sel, si rivolge calorosamente, chiedendo di nuovo unione e collaborazione; e sono anche altre le figure a cui Civati si appella e vuole dentro il suo progetto di un centro sinistra rinnovato, onesto, attento ai temi sociali quali l’ugualianza sociale, carceri, immigrati, povertà, pensa a figure come Prodi e Rodotà. Sa benissimo Civati che non sarà facile convincere Romano Prodi a scendere di nuovo in politica, ma anche a lui lancia l’appello di una nuova alleanza.
E parla anche di Pierluigi Bersani, il quale, afferma, è stato il capro espiatorio che ha pagato per tutti dopo la crisi interna al Pd dovuta alla mancata elezione di Prodi.
Anche a Matteo Renzi sono rivolte delle parole, non sempre positive, infatti se da un lato Civati riconosce a Renzi di essere un eccezzionale concorrente, dall’altro si chiede di fronte alla sala piena, da che parte politica stia.
Dichiarazioni che arrivano a fronte della Legge elettorale e le mosse di Giorgio Napolitano e Amnistia Berlusconi: scontro politico.
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Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, aveva convocato per oggi 25 ottobre un incontro con i partiti di opposizione per discutere sulla riforma della legge elettorale, la così detta legge “Porcellum”.

È scoppiata la polemica dopo la puntata della trasmissione televisiva Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio e che vede sempre l’appoggio di Luciana Littizzetto. La polemica è arrivata dopo l’intervista che il conduttore, durante la puntata di domenica sera, ha fatto a Diego Armando Maradona.

Il Governo Letta continua ad essere impegnato sulle questioni economiche, questioni economiche che, dietro la prossima Legge di Stabilità, Patto di Stabilità: via al Consiglio dei Ministri, dovrebbe far ripartire l’economia italiana. Tuttavia continua ad esserci una sorta di tensione politica per via della vicenda di Silvio Berlusconi.

Un patto di stabilità che continua a far discutere. Previsto un taglio per quanto riguarda la sanità italiana per un ammontare di 2,65 miliardi. Un taglio notevole per il già disastrato sistema sanitario italiano, un taglio che verrà distribuito nei prossimi tre anni.