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I cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu esamineranno la prima bozza della risoluzione dell’arsenale chimico della Siria. Il documento in questione sarà votato nella notte tra venerdì e sabato, alle 2 italiane che sarebbero le 20 ora locale. La votazione di questo documento vedrà un lungo confronto tra il segretario di Stato Usa John Kerry e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov

La politica estera comincia con la dichiarazione bellicosa del raìs siriano Bashar al-Assad. Il quotidiano Al-Akhbar ha dichiarato che la Siria ha delle armi in grado di accecare Israele, armi decisamente più sofisticate di quelle chimiche. Il presidente siriano ha parlando degli Stati Uniti e dei suoi alleati. Secondo Bashar al-Assad le armi chimiche non sono l’obiettivo principale di tutta la faccenda, una faccenda che, sempre per Bashar al-Assad, si è creata con la finalità di cambiare gli equilibri del potere, equilibri che dovevano proteggere Israele. Ma con la decisione di Damasco di eliminare le armi chimiche si è creato un imbarazzo, un imbarazzo che, secondo Bashar al-Assad, ha colpito il popolo americano e quello europeo. Per Bashar al-Assad l’eliminazione delle armi chimiche è un vantaggio data la spesa che la Siria avrebbe dovuto sostenere per portare a termine questa operazione. Infatti Bashar al-Assad ha detto:

“Abbiamo tonnellate di armi chimiche che per noi costituiscono un peso. Il loro smaltimento sarebbe costato un sacco di soldi e di tempo, anche con rischi ambientali. Lasciateli venire e che le prendano” conclude riferendosi agli ispettori dell’Onu e allo smaltimento delle armi in questione.