Kosovo: Quando la Svizzera scende in campo

Quando sono venuto a sapere della notizia ho dovuto stropicciarmi gli occhi, sgranarli davanti al pc e rileggere attentamente, parola per parola, ciò che stavo guardando. La Svizzera si è smobilitata e ha preso una posizione in campo internazionale. Insomma uno dei tre punti cardini della vita del sottoscritto (gli altri due sono l’immortalità di Andreotti e la mucca viola di una famosa marca di cioccolato) è definitivamente decaduto, ovvero la Svizzera non farà mai niente per schierarsi da una parte o dall’altra.

Provate a pensare nel vostro passato, sia questo recente o remoto, quante volte la Svizzera vi ha salvato dall’impiccio del silenzio assoluto durante l’interrogazione della temibile professoressa di storia. La Svizzera si sapeva, non faceva mai niente, e come tale bastava iniziare con la frase

La Svizzera era neutrale

Bene ragazzi, da oggi purtroppo non sarà sempre così per cui iniziate a rimboccarvi le maniche e leggete. La questione è il Kosovo. Una questione particolarmente complicata per l’Europa negli ultimi giorni, specie perchè sta portando ad una vera e propria spaccatura, seppur a livello teorico, dell’Unione in due tronconi, l’est e l’ovest, come già fu molti anni fa nel dopo-guerra.

Riguardo alla questione Kosovo si è già parlato a sufficienza in passato. Personalmente, riassumendo il mio pensiero, credo sia giusto lasciare l’indipendenza ad uno stato che si vuole sentire tale. Vi sono, in Europa e nel Mondo, stati molto meno uniti del Kosovo che però rimangono indipendenti solo per il sostegno delle grandi potenze. Non chiedo questo “servizio di vassallaggio” anche per il Kosovo, ma penso che se uno stato sente di voler essere indipendente, sia giusto dargli la possibilità (sempre che ne esistano le condizioni ovviamente).

Subito si è creata la storica divisione Usa – Russia. I primi sono per l’indipendenza del paese, i secondi perchè il Kosovo rimanga dove è sempre stato. E a questo punto la domandina trabocchetto: e la Svizzera? Il consiglio federale svizzero ha deciso di instaurare relazioni diplomatiche e consolari con il paese balcanico, riconoscendolo come stato indipendente.

La Svizzera perde la sua neutralità e si schiera al fianco degli Stati Uniti in questa voglia di libertà da parte del Kosovo. Un gesto di un’importanza fondamentale, specie perchè risulta e risulterà una tappa fondamentale per l’indipendenza del piccolo stato balcanico.

2 commenti su “Kosovo: Quando la Svizzera scende in campo”

  1. Non ti capisco perché sei cosi sbalordito,al fine menomale che non hai stropiccare i occhi,dal notizia del riconoscimento dalla Svizzera l’ Indipendenza del Kosovo.
    Fin ora l’Indipendenza del Kosovo lo hanno riconoscuto più di ottanta paesi nel mondo.
    Stai tranquillo non sucede niente,metti l’anima in pace,finalmente i Balcani sono normali,si e fatta una giustizia un popolo ha proclamato la sua indipendenza,un suo diritto sacrosanto,vinto in campo di battaglia di una guerra molto aiutata dalla NATO e il mondo occidentale,contro un stato repressionista,criminale irredentista della serbia.
    Una precisazione,per l’amore della verità,della storia,il Kosovo non e stata mai e non é mai serba,e un popolo completamente diverso,in storia,lingua,tradizione,cultura,un popolo civile e di pace.

  2. Lica, innanzitutto ti ringrazio per aver lasciato la tua opinione. Ora non è tanto l’indipendenza del Kosovo a lasciarmi stranito, anzi. La mia opinione a riguardo è di entusiasmo perchè penso che in fondo, un paese come il Kosovo, martoriato e frastornato dalla guerra serba, se lo meritasse di essere indipendente. La cosa che mi ha colpito è stata la posizione svizzera, notoriamente neutrale. In tal senso non volevo polemizzare di certo con il popolo kosovaro.
    Ma sempre a riguardo della Svizzera, dopo aver saputo che vuole entrare in Europa, beh…ormai non è più la Svizzera di una volta.

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