ETA: Ci mancavano solo loro

Siamo in un periodo veramente pessimo se pensiamo alla quantità di attentati a livello terroristico di cui siamo testimoni, fortunatamente solo attraverso gli occhi dei media non attraverso la realtà che ogni giorno viviamo. Comunque vedere, nei paesi mediorientali, questa situazione che si ripete di giorno in giorno è un fatto particolarmente triste che ci fa riflettere.

Sembra naturale ormai sentire, all’interno di un telegiornale, che 5,8,10 o chissà quante persone sono morte a causa di un kamikaze. Anzi pare quasi anormale vedere un telegiornale e non sentire una notizia del genere. Ormai questa è divenuta la normalità.

Eppure una volta non andava così il mondo. E gli attentati terroristici avvenivano molto più vicino a casa nostra, ma erano circoscritti alla loro nazione. Chi non si ricorda dell’IRA, l’organizzazione che operava nel Regno Unito, e l’ETA, l’organizzazione per la liberazione dei paesi baschi.

Queste sigle hanno accompagnato la nostra vita negli anni 80 e 90, con attentati che facevano venire la pelle d’oca, ma che sembravano comunque lontani, distanti dalla nostra abitudine. Noi avevamo altri problemi, avevamo i “neri” e i “rossi” che combattevano tra di loro, ma era tutta un’altra cosa. Era più un problema di ceto sociale che di livello nazionale.

E’notizia di poche ore fa che nei paesi baschi è avvenuto un attentato dinamitardo rivendicato dall’ETA. Eccoli, sono tornati! In effetti in mezzo a tutti questi gruppi fondamentalisti arabi iniziavamo a sentire la mancanza di qualche organizzazione “europea” in campo attentati e affini. L’organizzazione, per la cronaca, ha piazzato le cariche in prossimità della sede del tribunale di Vergara, causando fortunatamente danni alle sole cose, danneggiando diversi negozi e le numerose automobili parcheggiate in prossimità del palazzo di giustizia.

La mancanza di vittime e feriti è dovuta al fatto che la rivendicazione è avvenuta poco prima dell’effettiva esplosione, il che ha permesso alle forze dell’ordine di allontanare tutti i civili dalla zona, salvandone di fatto la vita.

Il ritorno dell’ETA, fa ritornare in auge pensieri ormai sopiti sull’terrorismo europeo. Sperando che si tratti di un attentato che voglia dire “Ricordatevi, ci siamo anche noi” piuttosto che un “Attenti! Siamo tornati”. Non ci resta che sperare.

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