San Valentino? No, Grazie

Oggi è la festa degli innamorati. Per tutti quanti lo sono, non posso che approfittarne e fare gli auguri più sentiti. A tutti gli altri, me compreso, aspetteremo domani e la festa di San Faustino, mi raccomando preparate alcol a volontà. A parte gli scherzi, nel nostro paese, come in tutti i paesi occidentali, la festa di S.Valentino è un rituale dal quale non si può scappare.

Cioccolatini, dolcetti, rose, fiori, regalini. Insomma tutto quello che faccia in modo di dire ad una donna “Ti Amo” viene fatto in questa giornata, dove ognuno di noi ricorda di essere innamorato, con la speranza che poi non se lo dimentichi il giorno dopo.

Ovviamente non è così in tutti i paesi, e anomala pare la situazione in Indonesia, dove addirittura il governo si è mobilitato per fare rispettare delle regole, ovviamente di carattere religioso, che non devono essere infrante. Va detto che l’Indonesia è il paese con la percentuale di musulmani più alta al mondo (quasi il 90%) anche se la maggior parte comunque moderati, da non confondersi con gli estremisti tipici delle zone mediorientali.

La festa di San Valentino non è in linea con la sharia, la legge islamica, perché promuove i rapporti prematrimoniali e il consumo di droga. Il giorno di San Valentino non è altro che una maschera che i giovani usano per fare cose proibite dall’Islam.

Queste sono le parole di Ferry Gustaman, coordinatore della Muslim Students Union di Giava Ovest. Il pensiero di Gustaman non è una voce fuori dal coro, ma è l’idea che tutti i musulmani praticanti hanno di questa festa. Non a caso, nella giornata di oggi, sono state prese delle particolari misure di sicurezza, con parchi illuminati a giorno e controlli a tappeto da parte della polizia. Una situazione, quella che sembra potrà crearsi nelle prossime ore, che il governo indonesiano vuole evitare.

Un governo, di chiara radice musulmana, che vuole evitare soprattutto ai giovani, specialmente minorenni, di festeggiare il loro amore. Gli stessi leader religiosi, nei giorni scorsi, hanno fatto una vera e propria informazione a tappeto verso i genitori, invitandoli a controllare figli e figlie in occasione del 14 febbraio, evitando loro di incontrarsi in qualsiasi modo, o nel caso di incontro, di monitorare sulla situazione.

Quello che si vuole evitare, almeno da parte dei leader, è che i ragazzi possano lasciarsi troppo andare dimenticandosi delle regole di vita della propria religione. Si possono accettare dei regali e scambiarne, ma il loro S.Valentino deve limitarsi a questo.

E’davvero un peccato vedere questo genere di scene nel mondo. San Valentino è la festa degli innamorati e come tale deve venire festeggiata. Mostrando il proprio amore, in tutte le sue forme e nel modo più libero che si conosca.

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