La Russia commenta la decisione della Danimarca di fornire F-16 all’Ucraina

Tiene banco in queste ore la decisione della Danimarca di fornire F-16 all’Ucraina, al punto che ora la Russia parla di possibile escalation del conflitto. Sostanzialmente, la decisione della Danimarca di fornire all’Ucraina aerei da combattimento F-16 americani per respingere l’invasione della Russia rappresenta una “escalation” del conflitto, ha avvertito lunedì l’ambasciatore russo in Danimarca.

F-16
F-16

Reazioni dalla Russia dopo la mossa della Danimarca a favore dell’Ucraina

Domenica la Danimarca e i Paesi Bassi hanno annunciato che forniranno i jet avanzati per rafforzare l’aviazione dell’era sovietica di Kiev, mentre persegue una dura controffensiva contro le forze russe a est. Durante una visita del presidente ucraino Volodomyr Zelensky in Danimarca domenica, il primo ministro danese Mette Frederiksen ha dichiarato che il suo paese consegnerà 19 jet, sei dei quali entro la fine di quest’anno, otto l’anno prossimo e cinque nel 2025.

“Il fatto che la Danimarca abbia ora deciso di donare 19 aerei F-16 all’Ucraina porta a un’escalation del conflitto”, ha dichiarato l’ambasciatore russo in Danimarca Vladimir Barbin in una dichiarazione all’AFP.

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato a luglio che Mosca considererà gli F-16 una minaccia “nucleare” a causa della loro capacità di trasportare armi atomiche.

“Nascondendosi dietro la premessa che l’Ucraina stessa deve determinare le condizioni per la pace, la Danimarca cerca con le sue azioni e parole di non lasciare all’Ucraina altra scelta che continuare il confronto militare con la Russia”, ha detto Barbin.

“Una tale posizione spinge l’Ucraina nell’abisso e condanna il suo popolo a nuove vittime”. Washington aveva annunciato venerdì la sua approvazione dei trasferimenti di F-16.

Kiev ha affermato che il jet è stato vitale per il successo del suo tentativo di respingere le forze russe dal suo territorio in una controffensiva che è proceduta lentamente dal suo lancio all’inizio di giugno, in quanto impedirebbe ai caccia russi di attaccare le forze in avanzamento.

La Danimarca consegnerà 19 jet in totale. I Paesi Bassi hanno 42 F-16 disponibili in tutto, ma devono ancora decidere se verranno donati tutti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha definito la decisione un “accordo rivoluzionario”.

Il ministro della Difesa Oleksiy Reznikov ha dichiarato sabato che i piloti ucraini hanno iniziato l’addestramento, ma ci vorranno almeno sei mesi e forse di più per addestrare anche ingegneri e meccanici. Staremo a vedere quali saranno le prossime reazioni ai nuovi commenti provenienti dalla Russia sugli F-16 destinati a breve all’Ucraina.

Elezioni europee: Salvini trionfa ma non chiede poltrone

salviniDopo il grande successo alle elezioni europee, dove la Lega ha conquistato il 34,4% delle preferenze, Matteo Salvini non chiede poltrone o rimpasti, ma un’accelerazione del programma di Governo.

Il Movimento 5 Stelle, sconfitto e al terzo posto dopo il Pd, ora dovrà fare i conti con la debacle, a partire dai nodi principali ancora non sciolti con l’alleato.

I prossimi passi

Salvini, pur non reclamando poltrone, farà sentire il peso del suo successo elettorale, a partire dai programmi non condivisi tra i due alleati. In primis c’è la Tav, che il Movimento non vuole, mentre la Lega è favorevole all’opera.

I Grillini hanno perso tra i quattro e i cinque milioni di voti dalle scorse politica, dimezzando le preferenze. Pesano le difficoltà e le incomprensioni, forse dovuti all’inesperienza. Dopo l’iniziale silenzio, questa mattina ha parlato il vicepremier Di Maio, che ha gustificato il crollo con l’assenteismo dei propri elettori.

In realtà, queste europee hanno visto un’affluenza record in tutto il continente, dove i partiti populisti non hanno ottenuto quanto sperato, ad eccezione della Gran Bretagna, dove ha trionfato Farage e il suo partito Brexit, che vuole un’uscita dall’Europa senza deal. Ora la palla passerà al successore della May, che il 7 giugno lascerà il suo incarico da premier.

Accordo UE sui migranti: già tutto da rifare?

Migranti LampedusaA pochissime ore dall’intesa sui migrati, Macron si rimangia tutto e rimette in discussione l’accordo, già molto precario. Sembra dunque che Salvini sia stato buon profeta, quando, appena annunciata l’intesa, aveva espresso perplessità. “Non mi fido”, in sostanza le parole del leader del Carroccio.

E Macron ha subito rimesso in discussione una parte fondamentale dell’intesa. L’Italia voleva la condivisione delle responsabilità, ma il presidente francese, al secondo giorno, ha gelato Conte: “L’accordo sui migranti raggiunto nella notte tra i Paesi Ue coniuga responsabilità e solidarietà”. Ma la responsabilità è “dei Paesi di primo arrivo.

I sì e i no di Macron

La Francia accetta la mutualizzazione dell’organizzazione e i finanziamenti europei, ma ribadisce la volontarietà dei centri di accoglienza nella Ue che devono essere organizzati nei paesi di primo ingresso. E ancora: “la Francia non sia un paese di primo arrivo”.

Una presa di posizione contraria a quanto voleva l’Italia, il paese maggiormente esposto, se non l’unico, come paese di primo arrivo.

Il premier Conte pensava di aver raggiunto l’obbiettivo, e invece si ritrova con un nulla di fatto sul punto più importante per il nostro paese. In un tentativo di distensione, il premier ha dichiarato: “Macron? Era stanco. Lo smentisco”.

Secondo Conte infatti, nell’accordo raggiunto “non si fa riferimento a un Paese di primo transito o di secondo transito”. La Francia dovrà dunque fare la sua parte.

Unione bancaria come funziona

È stata raggiunta l’intesa per la realizzazione dell’Unione bancaria, istituzione di supervisione unica per le oltre 6 mila banche presenti nell’eurozona. Sebbene sia solo un primo (ma importante) step  per la realizzazione di uno dei pilastri della nuova Unione Europea, l’intesa ha avuto l’opportunità di fissare alcune linee guida e principi di estrema rilevanza, che andiamo ora a riassumere. Soddisfazione è stata espressa da tutte le parti in causa che, pur ammettendo le straordinarie difficoltà incontrate, emanano ottimismo circa il prosieguo dei lavori.

Berlusconi e l’Europa: una guerra ancora aperta

Silvio Berlusconi contro l’Europa e il mondo intero. Il cavaliere, al centro della vita politica di questo ultimo ventennio, non ci sta ad esser etichettato come l’uomo nero del vecchio Continente, e rilancia la propria immagine in ambito internazionale. Fino a quando a rappresentare l’Italia c’era lui, dice Berlusconi, “ero uno tra i due o tre capi di governo più autorevoli, l’unico che veniva dalla trincea del lavoro. Certo, mi opponevo alle richieste tedesche come quelle che hanno quasi portato la Grecia alla guerra civile”. Il problema è però un altro: troverà qualcuno disposto ancora a credergli?

David Cameron, secco no alla Tobin Tax europea

David Cameron dichiara che bloccherà la Tobin Tax

Nessuno spiraglio positivo da Londra. Nella giornata di ieri è arrivato il secco no di David Cameron ad una possibile Tobin Tax europea proposta dalla Francia. “Se la Francia vuole adottare la tassa sulle transazioni finanziarie – queste le parole di Cameron alla BBC – è libera di farlo. Noi non la seguiremo”. Secondo Cameron, l’idea di una nuova tassa non applicata da tutti non è un ipotesi fattibile. Da Londra arriva l’ennesimo no ad un idea Europea. Cameron ha dichiarato che “la bloccheremo”.

La Francia dal canto suo, fa sapere che nonostante l’opposizione di Londra, continuerà nella sua idea e proseguirà nella sua proposta alla Tobin Tax. Anche la Germania ha da tempo proposto l’idea di un imposta a livello europeo. Lo stesso Mario Monti ha dichiarato che “sarebbe necessario che i paesi non vadano avanti da soli nell’applicazione della tassa”. Sulla tobin tax esiste una proposta della commissione europea che entro il 2014 dovrebbe portare un incasso pari a 50 miliardi di euro.

Treni bloccati, l’ Ue appoggia la Francia. Frattini:”Tutto chiarito”

Foto: Ap/LaPresse

Il commissario europeo per gli Affari Interni, Cecilia Malstrom, ha dato il suo parere sul blocco dei treni provenienti da Ventimiglia verso il confine francese, affermando che ” La Francia aveva diritto di bloccare temporaneamente i treni provenienti dall’ Italia”. La Malstrom ha infatti ricordato che il trattato di Schengen sulla libera circolazione delle persone può essere sospeso per ragioni di ordine pubblico. Il portavoce della Malstrom ha però riferito di non aver ricevuto nessun reclamo su eventuali violazioni del trattato di Schengen che sarebbero state commesse ieri da parte della Francia, e ha precisato che in merito, comunque, ” non c’ è ancora una posizione ufficiale” da parte dell’ Unione Europea.
Il governo francese, che aveva già dato spiegazioni in merito ai competenti servizi della Commissione Ue, ha fatto sapere di aver preso tale decisione dopo aver appreso di una manifestazione non autorizzata a sostegno dei migranti tunisini, “per evitare il rischio di incidenti”, e che si sarebbe trattato comunque di una “misura temporanea”.
In un’ intervista a un quotidiano francese, il prefetto della regione delle Alpes Maritimes, Francis Lamy, ha spiegato: ” Sono stato io, di mia iniziativa, a segnalare alle ferrovie francesi militanti di estrema sinistra a bordo di un treno proveniente da Ventimiglia. Poi le ferrovie hanno bloccato i treni”.
Il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, inizialmente, aveva definito quella della Francia una “misura illeggittima“, “una chiara violazione dei principi generali dell’ Unione”, sostenendo che ” Trecento o forse anche meno simpatizzanti no global che inscenano una protesta non sono un grandissimo problema di ordine pubblico”.

Gay: Vaticano interferisce sul dibattito del Consiglio d’Europa

Matrimonio-gayGay e Vaticano. Un’altra pagina si è scritta su questo delicato “rapporto”. La parlamentare socialista lussemburghese, Lydie Err, ha etichettato come “inaccettabile e scandaloso” l’intervento del Vaticano sul dibattito in seno al Consiglio d’Europa rigurado le discriminazioni sessuali e unioni omosessuali. La Err ha detto che la Chiesa Cattolica ha inviato una lettera ai membri del Ppe dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa per “suggerire” di votare emendamenti che “snaturano” il documento.

Nella versione attuale si chiede, fra l’altro, di garantire il riconoscimento legale a coppie dello stesso sesso. “Sono stato sorpreso – ha detto il socialista svizzero, Andreas Grossche siano stati presentati tanti emendamenti visto che in commissione il rapporto era stato adottato senza obiezioni e solo con alcune astensioni”. Secondo il parlamentare svizzero è opportuno avere più tempo per riflettere sulla questione che è “molto delicata”.

Iran, nuovo missile arriva in Israele e nelle basi Usa nel Golfo

bomba-atomicaIran-Occidente. Tensione che aumenta di giorno in giorno. Teheran ha testato con ottimi risultati la versione più evoluta dello Sejil-2, missile a lungo raggio in grado di raggiungere Israele e le basi militari Usa nel Golfo. A riferirlo è il sito di Press Tv. Si fanno, così, sempre più tesi i rapporti fra l’Occidente e la Repubblica islamica anche riguardo il programma nucleare di Israele, che non scarta l’idea di un attacco militare contro gli impianti iraniani.

Crocifisso, Barrot: “E’ competenza dei paesi membri”

crocifissoscuolaCrocifisso nelle aule pubbliche. Il commissario Ue a Giustizia, Sicurezza e Libertà, Jacques Barrot ha detto che le leggi sui simboli religiosi negli edifici pubblici “competono ai paesi membri”, perché la Commissione Ue “non può agire se non nell’ambito di applicazione del diritto europeo”, rispondendo all’interrogazione presentata dal leghista Mario Borghezio, dopo che la corte dei diritti umani di Strasburgo si era espressa contraria alla presenza del crocifisso nelle scuole. Barrot ha aggiunto:

In quanto custode dei trattati la Commissione non può intervenire in un dibattito che riguarda il Consiglio d’Europa e la Corte dei diritti dell’uomo.

Oltre a Borghezio, si sono schierati contro la sentenza di Strasburgo anche gli esponenti del Ppe: Antonio Cancian, Mario Mauro, Carlo Casini e Magdi Allam. In favore delle sentenza gli eurodeputati dell’S&d e dei liberaldemocratici.

Massacro del Circeo, semilibertà Izzo: Strasburgo condanna l’Italia

Guido-e-Izzo-in-aula-799438Massacro del Circeo. Sembra non avere fine la storia di quella tragica notte di settembre del 1975, in cui fu uccisa Rosaria Lopez e gravemente ferita Daniela Colasanti. La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha condannato l’Italia per la semilibertà concessa a uno dei tre mostri del Circeo, Angelo Izzo. La Corte, ha aggiunto che il nostro Paese ha violato il diritto alla vita di Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano, morte per mano di Izzo il 28 aprile 2008, mentre usufruiva della parziale libertà, concessagli nel 2004.

Elezioni Romania: vince Basescu

bandiera_romaniaIl presidente della Romania, Traian Basescu, ha vinto il ballottaggio nelle elezioni presidenziali con il 50,37% dei voti, battendo il leader socialdemocratico Mircea Genoana, che ha ottenuto il 49,63% dei voti. Basescu viene confermato così alla guida della Romania.

No al crocifisso in aula, dice Strasburgo

crocifisso corte europea uomo

Il crocifisso via dagli edifici scolastici. Quella che è stata una battaglia di molti, un tema più o meno intoccabile da parte di alcuni e una questione per altri, è oggi protagonista di una decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo.

I fatti. Da che cosa nasce questa pronuncia? Da quanto accaduto a Soile Lautsi, cittadina italiana di origine finlandese. Soile, nel 2002, aveva fatto richiesta all’istituto statale “Vittorino da Feltre” di Abano Terme, in provincia di Padova, dove i suoi due figli andavano a scuola, di togliere i crocefissi dalle aule. Soile aveva presentato più una serie di ricorsi ai tribunali in Italia: anche la Cassazione le aveva detto no. Fino ad arrivare alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, dove i giudici le hanno dato ragione.

Secondo Strasburgo, la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche costituisce una violazione da due punti di vista:

una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni

e una violazione alla libertà di religione degli alunni.

I portuali protestano a Bruxelles e la isolano

Probabilmente non era questo l’obiettivo dei portuali polacchi scesi in piazza davanti al palazzo della Commissione Europea a manifestare, o forse si. Fatto sta che questo è il risultato ottenuto.

Palazzo Berlaymont, davanti al quale appunto manifestavano i pescatori, anziché affrontare i riottosi, si è chiuso a riccio ordinando alla sicurezza di blindare l’edificio.

Risultato: La commissione UE è risultata irraggiungibile per più di un’ora. Una “paura da manifestante” quella che si vive a Bruxelles, che la commissione europea non riesce a risolvere.

Meno di un mese fa altri manifestanti, sfruttando questo panico, hanno costruito un muro nella piazza antistante il palazzo. A questo punto per aiutare la UE vi chiedo: Come si dovrebbero arginare certe proteste?