L’Italia non intralcia l’amico cinese

2008, l’anno della Cina. Purtroppo per il paese che conta più di 1 miliardo di persone sembra che, nel bene e nel male, questo sia il suo anno. Prima le olimpiadi che da possibile “lato positivo”, si sono rivelate come un’arma a doppio taglio, ma soprattutto con lo strascico di polemiche che ancora oggi si portano rischiano di mettere in cattiva luce il paese.

Dall’altra anche i fenomeni naturali, e il terremoto che ha sconvolto la regione di Sichuan, portando 20000 morti e naturalmente a innumerevoli dispersi.

Le truppe militari adibite al recupero sono all’opera e ancora in queste ore stanno cercando di recuperare i corpi che si trovano sotto le macerie. Con incredibile stupore sembra che si riesca ancora a trovare persone vive sotto le macerie.

Eppure nonostante il sisma nel paese giallo stia ancora lasciando gli strascichi della catastrofe naturale avvenuta, è in Europa che la Cina, almeno indirettamente, in questi giorni sta facendo parlare.

Infatti è in atto, in questi giorni, un lungo tour internazionale che porterà il leader tibetano, il Dalai Lama, a portare il suo messaggio, ma soprattutto a discutere della situazione tibetana, già nota alle cronache qualche mese fa con le varie manifestazioni soppresse spesso dagli agenti con la violenza.

Il Tibet vuole divenire una regione autonoma, ma allo stesso vuole poter vivere in armonia con la Cina. Una situazione questa che non piace a Pechino, che continua a snobbare le proposte che provengono dal Dalai Lama. Anche per ricevere un leggero sostegno, il leader tibetano si è diretto verso occidente, verso i vecchio continente al fine di far sentire la propria voce.

Un tour che però rischia di divenire, fin da principio un flop. La partenza dalla Germania è parsa immediatamente negativa. Infatti il cancelliere Angela Merkel è impegnata in un viaggio in America Latina e non vedrà nemmeno il capo della diplomazia.

Freddo è il clima che aspetta il Dalai Lama anche nel nostro paese, dove il neo ministro degli esteri Franco Frattini, ha già informato che per non provocare ulteriormente gli amici cinesi non incontrerà il leader tibetano. Nonostante questo il governo italiano sosterrà la richiesta di autonomia del Tibet nei confronti della Cina.

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