“eh allora? l’avrai commesso!” Vergogna!!
Ma sai, Ricca è riuscito a farla ammettere la verità: il tirapiedi del mafioso ha detto: “non è colpevole ma prescritto, cioè il reato l’ha commesso prima”. Capito? Non è colpevole…ahahahahah…
È molto cattivo, è una mascalzonata, direi. Cerca di rivoltare la realtà facendomi parlare con persone che non ho mai conosciuto
Commenta il protagonista, quello reale.
Si può dire che esteticamente è bello, ma a me dell’estetica non frega un bel niente
Capisco che la storia va caricata. Il regista doveva girare così. La mia vita è talmente tranquilla che ne sarebbe venuto fuori un prodotto piatto e senza pepe. Ma la mia corrente, per esempio, beh non era un giardino zoologico come la rappresenta il film. C’erano le invidie, gli scontri, gli scavalchi, la carriera, ma questa è la politica
Andreottianamente conclude:
È un film impegnato, ma se si occupavano di qualcun altro, era meglio
bombe pronte ad esplodere
è necessario fare del male per realizzare il bene
Toni Servillo lascia il campo all’immagine di un cimitero, in bianco e nero.
Il mio potere era un certa autorevolezza, un certo tipo di rapporti internazionali. Ma non ho mai avuto desiderio di arricchimento
Ma anche
Il cinismo non è nel mio carattere, non sono facile alla commozione, questo è vero. Ma non sono insensibile. E ne ho passate tante perché dava fastidio a molti che la Provvidenza non si fosse organizzata per togliermi dai piedi prima
Ma è sulla gestione, nel film, del caso Moro che Andreotti ha da ridire.
Non è corretto raccontare la sua morte come se ci fosse dietro qualcosa oltre le Br. La politica ci ha diviso. E le correnti, certo. Ma io e Moro ci conoscevamo da una vita, lui non voleva neanche fare politica ma studiare. È stato lui a designarmi come successore della Fuci. I giorni del suo rapimento sono stati durissimi e tornano. Anche per me