La revisione dei vitalizzi potrebbe cadere al senato

verdini

La revisione dei vitalizi, passata ieri alla Camera, potrebbe però arenarsi al senato, dove i partiti che hanno votato a favore, non hanno la maggioranza assoluta. PD, Lega e M5S infatti, avrebbero 146 voti, mentre la maggioranza assoluta è a 161. In più molti deputati del PD hanno votato mal volentieri a favore della revisione, mentre Mdp si è astenuto, e senza i loro voti non si passerebbe. Anche Verdini potrebbe essere cooptato, mentre molto più difficile appare coinvolgere Forza Italia. Se alla Camera il sì è stato schiacciante, la legge Richetti, per passare al Senato, dovrà avere l’appoggio degli astenuti, e non vedere defezioni ne PD. Luigi Zanda, capogruppo PD, sarà chiamato ad un’opera di convincimento non solo all’interno del suo partito, ma anche all’esterno. Operazione difficilissima, complicata dalla dichiarazione dei verdiniani, che con Lucio Barani hanno già anticipato un no senza discussioni al DDL. A questo punto, il PD dovrà trovare una merce di scambio con Forza Italia, e puntare su una rotta di collisione tra forzisti della Camera e quelli del Senato. Alla Camera, Renato Brunetta, aveva già detto il suo no al taglio dei vitalizi, perché: “uccidete la democrazia” e “date il via a una macelleria sociale perché il famoso ricalcolo piomberà sulla testa dei pensionati normali”. Paolo Romani, capogruppo dei senatori FI dirà la stessa cosa? È più che probabile, vista la sensibilità all’argomento, non solo demagogica. Il rischio di perdita dei diritti acquisiti, anche per i cittadini normali, c’è.

Per gli albi professionali serve la laurea

Il mondo del lavoro dovrà essere caratterizzato da un bagaglio di conoscenze maggiore da parte dei professionisti. Anche se la nuova normativa serve soltanto a recepire una direttiva europea, nel nostro paese qualcosa si muove. Ecco cosa succede agli albi professionali. 

Salario minimo Eurozona

Jean Claude Juncker, presidente uscente dell’eurogruppo, ha invitato l’Europa a predisporre misure come un salario minimo garantito. “Altrimenti, per dirla con Marx, perderemmo l’approvazione della classe operaia” – ha commentato Juncker, che ha dichiarato quanto l’Europa di oggi non lo soddisfi, in quanto non è nè equa nè solidale. Affermazioni pesanti, che rischiano di aprire nuove brecce nella gestione della zona eura.

Renzo Bossi, ed il video per “Vecchia Tv e nuova TV”

Foto: Ap/LaPresse

Il Trota, conosciuto da molti con questo nomignolo per la sua somiglianza con il notissimo pesce, figlio di Bossi leader della Lega Nord, da giorni ormai è mirino di blogger e non solo che lo prendono in giro, se vogliamo essere buoni, per il suo video messaggio in merito al convegno “Vecchia Tv e nuova TV”. Nel video di ben 6 minuti, registrato, Renzo Bossi, cerca di spiegare con un italiano al quanto incomprensibile, la sua posizione e quella della Lega Nord rispetto i nuovi media.

Il video ormai gira in rete, e possiamo definirlo sicuramente un video virale, uno di quelli che difficilmente riuscirete a non vedere, soprattutto per il soggetto che spiega i nuovi media e come essi siano riusciti a staccarci dalla realtà locale della vita. Se qualcuno di voi, riesce a capire qual è la posizione della Lega rispetto i nuovi media, guardando solamente questo video, ha tutta la nostra stima e ammirazione.

Rai, Tg1 a picco. Giovedì Cda su Minzolini

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Si respira aria pesante in Rai, in particolar modo nei piani alti di Rai 1. Ad essere messe sotto torchio, questa settimana, è il TG1 diretto da Augusto Minzolini, al centro di moltissime critiche per la sua gestione filo-berlusconiana che ha visto aver la maggiore in questi ultimi mesi. A preoccupare il DG rai Lei e il direttore di rete Garimberti, sono gli ascolti che il TG di Minzolini sta portando a segno in questi ultimi mesi.

Il tg Rai è stato battuto parecchie volte dal suo eterno rivale su Canale 5, nella fascia serale. Il dg Lei ha ricordato che nella stagione TV 2010-2011, l’edizione delle 13:30 portava a segno uno share medio del 26.45%, mentre quella delle 20:00 del 25.21%. Per l’edizione delle 13:30 il dg Lei dichiara che “si rileva, rispetto alla corrispondente stagione televisiva 2009-2010, una flessione di 1,2 punti di share”, mentre per l’edizione delle 20:00 “una flessione di 2,7 punti percentuali”.

La Camera approva la legge sul biotestamento. Englaro: “E’ incostituzionale”

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La Camera ha approvato in serata, dopo un dibattito durato cinque mesi, il disegno di legge sul testamento biologico, che ora tornerà quindi in Senato per l’approvazione definitiva, probabilmente in autunno. I voti a favore sono stati 278, quelli contrari 205 e gli astenuti 7.
La legge si compone di otto articoli, dei quali il più importante e dibattuto è probabilmente il terzo, riguardante “contenuti e limiti della dichiarazione anticipata di trattamento” (Dat), che esclude, salvo casi eccezionali, la sospensione dell’idratazione e alimentazione artificiali, limitando inoltre l’applicazione delle Dat solamente ai malati in stato vegetativo che presentino una “accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale”. Il settimo articolo stabilisce invece che le Dichiarazioni anticipate di trattamento non saranno comunque vincolanti per il medico.
La maggioranza si è schierata compattamente a favore del provvedimento, salvo un deputato del Pdl che ha votato contro e un altro che si è astenuto, mentre nell’opposizione i cattolici del Terzo polo e del Pd si sono astenuti o hanno votato in favore del provvedimento, ma la maggior parte degli esponenti del PD e dell’Idv ha votato contro, criticando aspramente la legge.

Il governo approva il decreto-rifiuti, ma la Lega vota contro

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Il Consiglio dei Ministri ha alla fine approvato il decreto legge per i rifiuti della Campania, ma ha dovuto fare i conti con lo smarcamento della Lega, che ha votato contro, oltre che con la bocciatura dell’opposizione e delle Regioni, Campania inclusa. Il no della Lega sarebbe stato concordato preventivamente all’interno del governo, “per marcare le distanze da un provvedimento che il Carroccio non vede di buon occhio”, avrebbero riferito fonti governative.
Già prima della riunione, il premier Berlusconi aveva messo le mani avanti affermando: “Mi dispiace ma non posso fare più di così, non ho il 51% e quindi devo tenere conto di tutte le forze politiche che fanno parte della maggioranza“.
La Lega, da parte sua, non sembra voler contribuire a risolvere la situazione in Campania, e il suo leader Bossi, già prima del voto, aveva affermato:”Le regioni del Nord non sono disposte ad accogliere i rifiuti provenienti dalla Campania“, aggiungendo poi: “Il problema dei rifiuti lo abbiamo già risolto una volta. Se i rifiuti sono ancora per strada vuol dire che i napoletani non hanno ancora imparato la lezione”.
Anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha criticato aspramente il provvedimento del governo, e, pur constatando che il decreto “serviva perchè qui abbiamo un’emergenza”, lo ha definito “deludente e pilatesco“. Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, del Pdl, aveva più volte chiesto l’intervento del governo, ma ritiene comunque che il decreto varato oggi “non è sufficiente” e “non consente di superare concretamente le difficoltà di questi giorni”.

“Vieniviaconme”, cancellato dai palinsesti Rai. Sei d’accordo?

Foto: Ap/LaPresse

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“Vieniviaconme”, il programma record di ascolti nella passata edizione, non si farà più in Rai, ad annunciarlo è stato lo stesso Fabio Fazio, che con lo scrittore Saviano, aveva ideato questo nuovo format andato in onda su Rai Tre. Il programma che è riuscito a catturare l’attenzione di molti telespettatori, ma soprattutto, è stato uno dei programmi più seguiti dell’anno, cambia rete.

Ancora non si sa su quale delle TV nazionali prenderà posto il programma, ma Fazio spiega “Ho un accordo con la Rai per rifare, e ne sono molto felice, per i prossimi tre anni ‘Che tempo che fa’ e degli speciali per Rai3 – ed aggiunge – ‘Vieni via come me’, che peraltro la Rai non ha mai chiesto salvo Rai3, e in questi sette mesi nessuno ha mai contattato Saviano nè è stato chiesto di farlo, mi è stato concesso di farlo altrove”.

Agicom, Mediaset supera Sky e RAI nel 2010

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Secondo gli ultimi dati rilasciati dall’AGCom riguardo il fatturato delle reti televisive, il gruppo di Mediaset ha superato il gruppo satellitare Sky diretto dall’imprenditore australiano Rupert Murdoch. Nell’anno 2010, il gruppo a cui fa capo la famiglia del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha fatturato un utile netto pari a 2,770 miliari contro i 2,630 miliardi di Sky Italia.

Il terzo posto è occupato invece dalla Rai che con il tetto pubblicitario e un evasione del canone pari a 500milioni all’anno, raggiunge solamente i 2,553 miliari di utili netti. Mediaset, ha aumentato dell’8% le entrate pubblicitarie, superando Sky.

Palinsesti RAI, confermato Fazio, Gabanelli. In dubbio, Vieni Via con Me

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Sono stati confermati nella giornata di ieri i palinsesti autunnali della RAI. Tra le tante conferme, quelle che in queste ore stanno facendo parlare di più, sono le conferma dei programmi di Rai 3, condotti da Fazio e Gabanelli. Ed è proprio Fabio Fazio, che ha innalzato dure critiche nei confronti della Rai. Dopo la lettera inviata nella giornata di ieri a Repubblica, Fazio ha richiesto alla Rai di poter condurre nuovamente “Vieni Via Con Me”, programma campione di ascolti nel 2010 con l’aiuto di Saviano.

“Vieni Via con Me”, è uno dei programmi non confermati dalla Rai, ancora in dubbio, infatti, la presenza o meno di questo show nei palinsesti Rai autunnali. Fabio Fazio, ha dichiarato che il programma, in Rai o non in Rai, lui vuole farlo, ha infatti annunciato che è possibile che il programma sia fatta presso un’altra rete televisiva. Normale, ora è domandarsi, dove approderà il programma di Fazio, se non su La 7?

Diretta risultati Referendum 2011

Foto: Ap/LaPresse

Nella giornata di ieri ed oggi, gli italiani sono chiamati ad esprimere il loro parere negativo o favorevole in merito ai quattro quesiti referendari che ci vengono sottoposti. Oggi siamo già al secondo giorno di voto, e si prevede il raggiungimento del quorum, (50%+1) dei votanti. Alle 22:00 di ieri sera, in molte città italiane si era superato ampiamente il 40% dei votanti, su territorio nazionale, siamo al 41,1% degli aventi diritti hanno espresso il loro parere, ed in questa seconda giornata sicuramente saranno tanti quelli che approfitteranno dell’orario prima e di lavoro o durante la pausa pranzo, per esprimere il loro parere.

I seggi chiuderanno alle ore 15:00 di oggi, e noi a partire dalle ore 15:30 vi offriremo una diretta per aggiornarvi costantemente sui risultati di questi referendum. Grazie all’ausilio di foto, video e dati ufficiali del Ministero dell’Interno, riusciremo a garantirvi una copertura completa.

Berlusconi: “La magistratura è una patologia, l’ho detto ai leader del G8”

 

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Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sembra non avere più limiti nei suoi attacchi alla magistratura, e, dopo che, ieri, aveva parlato della questione al vertice del G8 persino con il presidente americano Barack Obama, affermando che “In Italia c’è una dittatura dei giudici“, oggi è tornato sul tema in una conferenza stampa al termine del vertice. “In Italia non è più tollerabile l’interferenza di alcuni magistrati della pubblica accusa nei confronti dei rappresentanti del popolo democraticamente eletti” ha affermato infatti il premier, che ha poi aggiunto di aver parlato di ciò “non solo con Barack Obama”, ma “con tutti i leader del G8″.
Berlusconi, inoltre, ha attaccato la stampa, che avrebbe riportato solo una parte della sua conversazione con Obama, “fuori dal contesto di un ragionamento più ampio”, e in particolare l’inviato di Repubblica, giornale che amplificherebbele accuse nei suoi confronti: “Vergognatevi” ha tuonato il premier rivolto a quest’ultimo.
“Si continua ancora con il tentativo di togliermi dalla scena politica con una sentenza”, aggiunge il premier, promettendo che non abbandonerà la politica, senza aver prima realizzato la riforma della giustizia.

Video Polverini, insulta gli esponenti del Centro Sinistra

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In occasione della presentazione del sindaco di Genzano, Renata Polverini, presidente della Regione Lazio, si è lasciata scappare alcuni aggettivi che non si sentivano da parecchio tempo. Tutto nasce quando la Polverini si reca sul palco e alcuni contestatori iniziano a gridare “Vergogna, Vergogna!”. Non si è fatta attendere la risposta della Polverini, la quale urla al contestatore “Con me caschi male. So’ della strada come te, le manifestazioni le organizzavo quando tu c’avevi i calzoni corti. Non mi faccio mettere paura da una zecca come te”.

Zecca” era, ed è ancora, il termine dispregiativo che viene dato per indicare degli attivisti del centro sinistra. Insomma, una Renata Polverini scatenata quella di ieri, che vi mostriamo nel video.

Passa alla Camera il decreto “omnibus”, a rischio il referendum sul nucleare

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Il governo ha ottenuto oggi alla Camera, con 313 voti favorevoli, 291 contrari e due astenuti, la fiducia sul decreto “omnibus”, comprendente anche le norme con le quali si eviterebbe il referendum sul nucleare previsto per il 12 e il 13 giugno. Domani dovrebbe arrivare il voto definitivo, e, dopo la conversione in legge del decreto, spetterà comunque alla Corte di Cassazione pronunciarsi in merito ad un’eventuale revoca del referendum.
Nel decreto omnibus viene infatti stabilito che il governo potrà varare tra un anno una Strategia energetica nazionale, che non escluderebbe la possibilità del nucleare. Rimane comunque prevista la creazione dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, e la costruzione del parco tecnologico con il deposito nazionale di scorie.
Il presidente del Consiglio Berlusconi si è detto soddisfatto della fiducia incassata, che, ha detto, “è la conferma che c’è una maggioranza con la quale si può lavorare”. Di tutt’altra opinione l’opposizione e i comitati promotori del referendum, che da ieri tenevano un presidio davanti alla Camera per informare i cittadini sui quesiti referendari. Il leader dell’IDV Antonio Di Pietro ha così commentato: “Il governo Berlusconi ha chiesto la fiducia perchè qui ha comprato il voto di alcuni parlamentari”, e ha aggiunto: “L’esecutivo non vuole dare la parola ai cittadini, attraverso i referendum, perchè sa che non ha più il consenso degli italiani”. Anche per il segretario del PD Pierluigi Bersani, si è trattato di “uno scippo fatto al popolo italiano di poter decidere sul nucleare con il referendum”.