Desaparecidos. Per non dimenticare

Desaparecidos
140 militari latinoamericani ricercati dall’Interpol sono gli imputati di quello che potrebbe essere il più grande processo al mondo contro il Piano Condor, l’organizzazione terroristica internazionale creola (e si sospetta gestita da Washington – come emergerebbe dalle carte) che negli anni ’70 ha realizzato migliaia di sequestri e sparizioni di persone nel Cono Sud dell’America latina.
Questo processo viene portato avanti dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, che indaga da tempo sui crimini delle dittature latinoamericane negli anni ’70-’80. E’ quello il periodo in cui i governi dittatoriali latinoamericani avevano concluso un accordo, il cosiddetto Piano Condor, per reprimere gli oppositori dei rispettivi regimi. Tra le vittime molti italiani: per far luce sulla loro morte e perseguirne gli autori è stata avviata l’inchiesta romana.
E’ una delle ragioni per cui abbiamo organizzato questa occasione, rivela Gianni Tarquini, portavoce di Terremadri onlus. Memoria Prohibida.

Arrendiamoci. E’ San Valentino

Cupido morto
Tripudio, gioia, gaudio, cuoricini e letterine e pensierini e chi più ne ha più ne metta. Bisognerebbe non parlarne, per liberarsene nel lungo periodo. E invece si cade sotto i colpi di scure (rosa, rigorosamente) della festa degli innamorati e della sua capacità di attrazione. Si cade, e se ne parla. E’ arrivato anche quest’anno, dunque.
Mi hanno mandato una mail meravigliosa. La foto è quella del presente post. E il testo: Anche quest’anno si ripresenta puntuale il problema SAN VALENTINO!! L’ho risolto per voi!Un sincero grazie a Guido per la risata così sponsorizzata.
Per San Valentino, comunque, se le sono inventate tutte, e al tutto non vi è limite. E’ la pacchia del marketing e dell’advertising.

Un giorno diverso, per non dimenticare

surviving-auschwitz-children.jpg

In un giorno come questo, la normalità del nostro lavoro, passa in secondo piano.
È il 27 Gennaio 1945, una data che segnerà la salvezza per milioni di persone.
Siamo in pieno regime nazista, sotto l’assedio delle armi per la guerra incombente, quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, durante un attacco alla città di Berlino, s’imbattono nel centro abitato polacco di Oświęcim, nota a tutti col nome che suscita rabbia, disprezzo e disperazione: Auschwitz.
Costretta a viaggiare nel tempo suscitando ricordi spaventosi, questa città ha ospitato orribili tragedie, indicibili ingiustizie e carneficine rimaste impunite.
La brama di conquista della “razza ariana” e il desiderio concreto di sterminare e cancellare completamente il popolo ebraico e non solo (considerate che ad Auschwitz furono uccisi oltre il 1500000 di ebrei, zingari, omosessuali, testimoni di Geova e prigionieri politici) hanno dato vita al Genocidio Nazista.
I pochi sopravvissuti al campo di concentramento hanno raccontato quello che accadeva nel loro soggiorno forzato ad Auschwitz, intrappolati in quell’orrore senza identità dove la sopravvivenza era l’unica prospettiva.
Lo sterminio non è solo frutto della scelleratezza della Germania nazista ma anche figlio del SILENZIO, di chi, da una posizione autorevole non ha impedito questa tragedia. Solo alcuni si distinsero, lo dimostra l’esempio del Re di Danimarca, che mettendosi simbolicamente una stella gialla (che contrassegnava gli ebrei) fermò con successo la deportazione degli ebrei danesi. Questo purtroppo non accadde in Francia, dove addirittura dopo l’armistizio furono consegnati gli ebrei francesi all’autorità nazista o in Italia dove l’impegno verso gli ebrei si evidenzia, più che altro, nell’intraprendenza di alcuni.

La Repubblica Italiana nel giorno 20 Luglio 2000 decise di riconoscere il 27 Gennaio come la “Giornata Della Memoria”, per non dimenticare le terribili tragedie del regime nazista.

Molti eventi si svolgeranno nel nostro paese, affinche gli orrori vissuti non vadano perduti nel tempo. La Fondazione Memoria della Deportazione pubblica un volume di “Otto lezioni sulla deportazione” mentre uscirà Il film “Hotel Meina”, di Carlo Lizzani.
Noi non dimentichiamo, con l’auspicio che questa ricorrenza non esaurisca in questa giornata il suo spirito.