Il presidente della Camera(ta)

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Presiden… presidente del cons…della Camera, questo è un compito suo darmi la possibilità di parlare…


Onorevole Di Pietro lei non è nuovo di quest’aula e sa che è abbastanza naturale che ci sia…


Solo quando riguarda me però…


No, no, no ovviamente dipende dipende…dipende unicamente da ciò che si dice…


Ah, ecco.


Seeee, e a questo punto ti assumi pure tu solo, la responsabilità politica, morale, storica dell’epurazione mediatica prossima ventura di Marco Travaglio. E magari aggiungi che se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare Schifani, fuori il palo e fuori la corda! Per concludere in bellezza potresti aggiungere delirante che se il berlusconismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a te la colpa! E se il berlusconismo è stato un’associazione a delinquere, tu sei il capo di questa associazione a delinquere (cavaliere permettendo)!


Fini, ti dico una cosa, lo puoi fare! Tanto tra una settimana chi se lo ricorda?


Tra un docilissimo iguana da adottare, un montepremi da scalare, le tagliatelle di nonna Pina e il Giro d’Italia, chi lo trova un minuto per pensare?


Insomma, patti chiari e amicizia lunga, siete liberi di dire quello che vogliamo. Così, perchè ci girano le balle. L’alta quota da alla testa. O forse il presidente della Camera(ta), a forza di pensare a come scusarsi ufficialmente con chicchessìa per il passato incarnato e sostenuto fino a ieri l’altro dal suo partito, se n’è dimenticato il perchè. Ma no, è stata una gaffe. Il deflagrante urlo di giubilo esploso dai banchi della maggioranza serviva proprio a sottolinearlo. O forse no.


D’altro canto, ieri sera ascoltando distrattamente il Tg2 ho potuto udire il lancio di un povero giornalista che leggendo il gobbo elettronico ha sventuratamente annunciato testualmente

Il CdA della RAI ha invitato Marco Travaglio al rispetto delle regole aziendali…

Seguirà la minaccia della richiesta di risarcimento dei danni eccetera eccetera eccetera. Ovvero se la querela del presidente Schifani dovesse trovare soddisfazione, mettiamola così, la RAI chiamata a rispondere in solido si rifarebbe su Travaglio e intanto se possibile chiederà la sospensione cautelare del giornalista a libro paga. Bene, bravi, bis. Niente di nuovo. O quasi. E’ stato bizzarro vedere che a difendere in aula sia stato Pierferdinando Casini. Per non parlare del silenzio imbarazzante del governo ombra, lo shadow gabinet. A parte queste inezie, la storia, dicevamo, sembra ripetersi.


Alcuni anni fa gli ingredienti erano gli stessi, o quasi. Se ricordate. Un programma TV, un conduttore, un libro, Marco Travaglio. La torta però stavolta non ha lo stesso sapore. Un ingrediente è scaduto e l’ospite è diventato insaziabile.


P.S. Neanche stavolta, come allora, abbiamo avuto una risposta alle questioni poste dal giornalista.

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