Italia: paese di santi, poeti e navigatori…e clandestini(?)

Il tema della sicurezza e quindi dell’immigrazione e della clandestinità è l’argomento che ha accompagnato la vita politica del nostro governo durante quest’ultima settimana e sarà anche ciò di cui si tratterà in futuro.

L’attuale situazione nazionale è veramente critica. Ci ritroviamo troppo spesso ad avere paura, fortunatamente solo in alcune condizioni particolari, addirittura ad uscire di casa. Una situazione che è a mio modo di vedere inaccettabile e improponibile per un paese sviluppato quale è l’Italia.

Una problematica, quella sulla clandestinità, che non colpisce la sola Italia, ma i maggiori paesi europei e che ha costretto la UE ad attivare delle misure preventive più rigide affinchè ogni cittadino possa sentirsi più sicuro in casa propria, ovvero il paese in cui vive.

Le problematiche su clandestinità e immigrazione sembrano essere giunte ad hoc per questo governo di centro-destra al quale, come ben sappiamo, partecipa anche la Lega. Partito, quello dell’carroccio, che vede tra i suoi componenti anche il nuovo ministro dell’Interno Roberto Maroni, intervistato dal Corriere della Sera riguardo appunto le nuove normative contro la clandestinità.

Clandestinità che non si ferma solo ed esclusivamente ai barconi di disperati che ogni giorno giungono sulle nostre coste, ma che sembra volersi allargare anche alla prostituzione. Una normativa che vuole puntare ad eliminare la prostituzione dalle strade, alla quale però il ministro non sembra molto d’accordo:

Personalmente io sono favorevole alla proposta formulata da Daniela Santanchè.
Credo che bisognerebbe creare quartieri a luci rosse. In questo modo si garantisce il controllo sanitario e si tutelano i cittadini. Sgomberare le strade non serve a nulla. Si tratta comunque di una questione complessa, la decisione di non trattare questa materia nel pacchetto non è casuale. C’è bisogno di una riflessione ampia e condivisa

La posizione di Maroni è condivisibile. Con l’allora legge Merlin si volle eliminare la “prostituzione organizzata” chiudendo le case chiuse spostandola sulle strade e incentivando, con il passare degli anni, lo sfruttamento di ragazze provenienti dai paesi stranieri. Maroni spiega come la posizione del governo e quella della Lega sono sempre rimaste le stesse:

La nostra intenzione non è quella mettere in galera i clandestini, ma avere una legge che ci consenta espulsioni effettive. E questo può avvenire soltanto a seguito di una sentenza penale, come del resto prevede anche la direttiva approvata due giorni fa in sede europea. Ecco perché il reato deve rimanere, sia pur accogliendo alcune obiezioni tecniche che sono state formulate in questi giorni

Leggendo le parole di Maroni, da cittadino italiano, spero vivamente che quanto venga detto non sia la solita favoletta che viene raccontata ai bambini. Troppo spesso ci si è ritrovati a sentire “Cacceremo questi! Imprigioniamo quelli!” per poi ritrovarsi sempre nella stessa situazione, una situazione che siccome sono un signore evito di scrivere:

Nessun teatrino. Abbiamo le idee ben chiare e le metteremo rapidamente in pratica. In Parlamento sarò io a rappresentare il governo e respingerò tutti gli emendamenti che mirano a ridurre l’impatto dei provvedimenti. Non dimentichiamo che le leggi di conversione devono superare il vaglio di legittimità

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