Tassa sui permessi di soggiorno. La proposta della Lega fa discutere

Immigrazione. La proposta della Lega sulla tassa sui permessi di soggiorno fa discutere.

Al Governo, la proposta della Lega non ha entusiasmato. Il Carroccio ha, infatti, presentato un emendamento a firma Claudio D’Amico al decreto legge anticrisi: il provvedimento avrebbe previsto una tassa da 50 euro per il rilascio del permesso di soggiorno agli extracomunitari.

L’emendamento è stato accantonato, in attesa di riformulazione, e non è andato ai voti. Veniva prevista, inoltre, una fideiussione di 10mila euro da parte delle società o da parte dei cittadini stranieri non comunitari intenzionati ad aprire una partita Iva. E l’opinione pubblica si è scatenata.

La proposta non è piaciuta. L’Avvenire, oggi, ha pubblicato una nota:

Non basta pagare le imposte come viene richiesto a ogni cittadino. Alcuni sono tenuti a pagarle con una maggiorazione, come fossero cittadini ‘speciali’ e destinati a restare tali

Una contraddizione, per il quotidiano. Dichiarare la lotta contro la clandestinità e poi penalizzare l’accesso al permesso di soggiorno è un controsenso.

Norme oggettivamente discriminatorie nei confronti dei lavoratori stranieri regolarmente presenti sul territorio nazionale

Questa la posizione di Gianfranco Fini. Che marca distanze abissali con la Lega, ma anche con Storace, che ricorda come il Presidente della Camera si sia da tempo dimenticato degli italiani. Una posizione, quella di Fini, che però trova proseliti anche all’interno di An: per Fabio Granata, capogruppo Pdl in commissione cultura della Camera e responsabile delle politiche culturali di AN Non si tassa la disperazione e la volontà d’integrazione di un futuro migliore, piuttosto si lavori sull’evasione fiscale tassando il lusso ostentato.

Non tutto, però, è chiaro, nella vicenda. Il dubbio viene dalle parole di Roberto Cota, presidente dei deputati della Lega Nord:

Sono stupito dalla reazione di alcuni esponenti della maggioranza perché il principio della tassa sul permesso di soggiorno, oltre ad essere giusto e previsto in diversi paesi europei, era gia’ stato discusso e votato dalla maggioranza con il parere favorevole del Governo in Senato, addirittura prevedendo un importo di 200 euro, ed è inserito nel testo del dl sicurezza licenziato dalle commissioni. Abbiamo solo voluto presentarlo come emendamento al dl anti crisi per anticiparne gli effetti

Uhm. Che sia un ripensamento mediatico del Governo? Perché in fondo, agli occhi dell’opinione pubblica, una simile proposta sarebbe poi sembrata troppo brutta? Ma ormai era troppo tardi? Che ne pensate?

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