Goodbye Eluana

Mentre l’Italia si lecca pesanti ferite post-Eluana (una ragazza che, per fortuna, non ha mai saputo cosa ha rapresentato e come il suo corpo inerme è stato strumentalizzato), vorrei citare l’amico Spinoza.Il post si intitola assai semplicemente: Le vite degli altri

Comunque ci sono disgrazie peggiori. Pensate alla figlia di Gasparri.

“Se serve, mi scuso. Stai tranquillo, Gasparri. Non è mai successo che le tue parole siano servite a qualcosa

Mentre l’Italia si lecca le ferite, Roberto Saviano chiede – dalle pagine e dal sito di Repubblica – Chiedete scusa a Beppino Englaro. Dalla prima pagina del quotidiano. Quella stessa pagina che riporta La rivincita di Lady Obama. Michelle è sulla copertina di Vogue, e al mondo la faccenda dovrebbe in qualche modo interessare.

Quando Eluana si è addormentata, correva l’anno 1992. Voglio dire. Il 1992. A costo di sembrare blasfema. Ma vi immaginate quella povera figliola, a risvegliarsi nel 2009? Avete presente Good Bye Lenin!, no? L’URSS si è sciolta ufficialmente il 1 gennaio di quell’anno. Eluana questo lo ha visto. Eluana non ha potuto vedere che il presidente della repubblica Francesco Cossiga scioglie anticipatamente le Camere e non firma la legge di riforma dell’obiezione di coscienza.

Eluana non ha visto Maastricht. Nè Gladio definita organizzazione clandestina e struttura illegittima, coinvolta nella strategia della tensione. Francesco Cossiga si dimette due mesi prima della fine del suo mandato.

Eluana non sapeva cosa Mani Pulite fosse. Eluana non ha visto la discesa in campo di Silvio Berlusconi. Quando Eluana era ancora cosciente, il Papa era ancora Giovanni Paolo II, e non Ratzinger. Il sindaco di Roma era il Socialista Franco Carraro. Eluana non ha visto Rutelli sindaco, nè Veltroni nè Alemanno. Eluana non sa chi sia Marianna Madia. Etc, Etc. Eluana non ha visto Obama presidente.

Eluana. RIP.

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