Di Pietro: “Tangentopoli complotto Usa? Una boiata”

mani-puliteLa tesi secondo la quale sia stata la Cia a ideare Mani Puliteè una boiata mostruosa”. Così Antonio Di Pietro risponde a chi dice che Tangentopoli sia figlia di un complotto ordito dal servizio segreto americano. Il leader dell’Italia dei Valori sul forum de “La Repubblica” ritorna sulle foto che lo ritraggono in una cena con Bruno Contrada e altri funzionari dei servizi segreti e ufficiali dell’Arma. L’ex magistrato si oppone alla teoria del complotto:

La tesi contro di me è che l’inchiesta di Mani Pulite fu un’operazione politica ideata dai servizi segreti americani: individuano un contadinotto che nessuno conosce, lo reclutano in Germania mentre fa il metalmeccanico, lo raccomandano per farlo laureare e diventare magistrato.

Poi lui compra o raggira Borrelli e decine di collegi giudiziari per delegittimare la classe politica che non piaceva agli Stati Uniti, soprattutto Craxi per il caso Sigonella. Una boiata mostruosa. Se riescono a dimostrare che Mani Pulite fu un’operazione politica e a legittimare una commissione parlamentare di inchiesta che assolva quei politici screditati, creano la condizione per fare quello che durante il voto in aula sul legittimo impedimento ha detto il piduista Cicchitto: ripristinare l’immunità parlamentare.

Alla cena, organizzata non da un criminale ma dal comandante dei Carabinieri di allora, ero stato invitato perchè ero a Roma a fare attività istruttoria e la facevo con quelle persone. E poi lo hanno detto Borrelli e Ingroia: non potevo sapere che stavano indagando su Contrada.

Annozero, B&B: Berlusconi e Bettino

annozero

Torna stasera Annozero. Il programma di Michele Santoro ospita stasera: Maurizio Gasparri del PdL, Luca Iosi e Paolo Flores D’Arcais. Perchè, insomma, si torna a tamburo battente a parlare di immunità parlamentare: in Italia venne abrogata con un referendum nel 1993, in seguito anche all’emotività scatenata da Tangentopoli. Ora la si vuole reintrodurre.

Le inchieste che riguardano esponenti politici riaprono nuovamente lo scontro tra magistratura e classe dirigente, come avvenne nel 1992 con Mani Pulite. E oggi, nelle commemorazioni per i dieci anni della morte di Bettino Craxi, si dà una diversa interpretazione di quegli anni. Che legame c’è tra le vicende giudiziarie di allora e quelle di oggi? Ci fu “un brusco spostamento degli equilibri nel rapporto tra politica e giustizia” come ha scritto il Capo dello Stato? Le riforme che riguardano la giustizia, come il processo breve e il legittimo impedimento saranno condivise da maggioranza e opposizione o riaccenderanno lo scontro? La situazione di oggi, non solo giudiziaria ma anche economica come l’enorme debito pubblico che grava sull’economia italiana, quanto deriva dalle politiche di quegli anni?

Un parallelo, quello tra Silvio Berlusconi e Bettino Craxi, che più volte calca la scena del Belpaese. B&B, Bettino e Berlusconi, Silvio e Craxi. Così come viene criticato l’operato di Di Pietro e del pool di Mani Pulite. Passato e presente. Forzature o cicli storici?

Goodbye Eluana

Mentre l’Italia si lecca pesanti ferite post-Eluana (una ragazza che, per fortuna, non ha mai saputo cosa ha rapresentato e come il suo corpo inerme è stato strumentalizzato), vorrei citare l’amico Spinoza.Il post si intitola assai semplicemente: Le vite degli altri

Comunque ci sono disgrazie peggiori. Pensate alla figlia di Gasparri.

“Se serve, mi scuso. Stai tranquillo, Gasparri. Non è mai successo che le tue parole siano servite a qualcosa

Mentre l’Italia si lecca le ferite, Roberto Saviano chiede – dalle pagine e dal sito di Repubblica – Chiedete scusa a Beppino Englaro. Dalla prima pagina del quotidiano. Quella stessa pagina che riporta La rivincita di Lady Obama. Michelle è sulla copertina di Vogue, e al mondo la faccenda dovrebbe in qualche modo interessare.

De justitia. Ovvero: il Di Pietro natalizio e il Pd in subbuglio

Via le mani dagli occhi. Oppure: via le mani, via gli occhi.
E’ tempo di regali natalizi – praticamente – e di nuove uscite in libreria, signori. Molti anni fa ho lavorato in una Mondadori proprio come potenziamento organico nel periodo delle Feste. E’ edificante vedere cosa esce a Natale.
Giovedì, appuntamento in libreria con Il guastafeste: la ricostruzione dell’esperienza di magistrato e poi di politico di Antonio Di Pietro.
Alcuni rapidi highlighs: Berlusconi viene accostato a Hitler, di Veltroni si rimarca l’ingenuità (sic!!!).

Riprovevole Tangentopoli

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Si è tornato a parlare negli ultimi giorni del celebre tentativo di depenalizzare il reato di finanziamento pubblico ai partiti durante la bufera Tangentopoli, il decreto Conso, divenuto famoso come il colpo di spugna. Pochi giorni fa appariva sul Corriere della Sera un’intervista di Aldo Cazzullo a Giuliano Amato in cui il dottor sottile, così chiamato per l’esilità della sua figura ma soprattutto per la riconosciuta perspicacia, annunciava il ritiro dalla politica, l’ennesimo.
Senonchè, stuzzicato sull’argomento Tangentopoli dal giornalista del Corriere, l’ex premier dell’epoca si scopre, e sentendo già l’aria del buen retiro, spara a zero. Usando un termine inequivocabile: riprovevole. Da uno stralcio dell’intervista.
– Era il decreto Conso, che Scalfaro non firmò.
Non lo firmò dopo il pronunciamento della procura di Milano. Fu un episodio riprovevole il veto di un gruppo di magistrati a una disposizione legislativa.
Le cose però non andarono esattamente così. Brevemente, i fatti.

L’Udeur si appella a Napolitano, mentra la signora Mastella viene accolta da applausi e cori

Clemente Mastella
Mentre Sandra Lonardo, moglie dell’ex Ministro della Giustizia Clemente Mastella, arriva per il suo interrogatorio di garanzia di 15 minuti, accolta da applausi e cori, infuria la polemica nell’arena politica.
Lei si difende, definendo l’indagine falsa e sottolineando: Mai minacciato o tentato di coartare la volontà di chicchessia. Uno striscione la accoglie, davanti alla procura di Santa Maria Capua Vetere: Libera Sandra, liberi tutti.
Nel dibattito, si analizzano a toni accesi il ruolo della magistratura, la sua difesa, e le sue presunte colpe. La scelta di delegittimare l’operato della magistratura è irresponsabile poiché può solo generare sfiducia nelle istituzioni e attentare alle basi della convivenza civile: l’Associazione Nazionale Magistrati ha preso posizione oggi, al termine di una riunione, contro gli attacchi ai giudici. Attacchi a profusione, attacchi dall’alto, attacchi pesanti, attacchi con eco: attacchi legati al Mastella & Consorte Affaire.