Berlusconi: “Non c’è una nuova Tangentopoli”

silvio-berlusconiIl presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è intervenuto telefonicamente alla trasmissione televisiva “Buongiorno Lombardia”. Ecco le parole del premier:

Per la tangentopoli milanese c’è stato un caso di un signore che ha preso dei soldi, è un caso isolatissimo. Se lei prende qualunque categoria, carabinieri, giudici, su cento persone non può avere cento persone corrette. Da qui a dire che c’è una tangentopoli il passo è lunghissimo e impossibile.

Nel 1992-’93, i partiti non avevano il finanziamento pubblico, oggi i partiti non hanno bisogno di finanziarsi, magari illegalmente, come i partiti del ’93. Non c’è proprio una corruzione che dilaga, assolutamente.

Fini: “In Italia la corruzione continua”

Gianfranco FiniChi pensava che Tangentopoli si fosse conclusa con la caduta della Prima Repubblica, dovrà ricredersi, almeno a sentire le parole di Gianfranco Fini. Il presidente della Camera, ieri agli studenti dell’Università “Luiss” di Roma e stamattina in un’intervista a “Il Riformista” ha ribadito che la corruzione corrode ancora l’Italia, ma con scopi diversi rispetto al passato:

Forse la corruzione non è mai scomparsa. La differenza è che all’epoca di Tangentopoli era una corruzione finalizzata perlopiù al mantenimento del vorace sistema dei partiti. Oggi non mi sembra che i partiti siano voraci come un tempo.

Il che non vuol dire  che la corruzione sia meno diffusa, solo che è diventata individuale e non di sistema. Non è una consolazione, anzi è un’aggravante. Il problema di oggi è che la politica è vista più come una professione che non come una missione.

E c’è un problema serio di selezione della classe dirigente. Ci siamo ridotti a una visione dell’impegno politico come gestione del quotidiano. Facciamo politica o con lo specchietto retrovisore o incatenati alla contingenza quotidiana. Manca  una visione strategica del futuro.

Di Pietro: “Tangentopoli complotto Usa? Una boiata”

mani-puliteLa tesi secondo la quale sia stata la Cia a ideare Mani Puliteè una boiata mostruosa”. Così Antonio Di Pietro risponde a chi dice che Tangentopoli sia figlia di un complotto ordito dal servizio segreto americano. Il leader dell’Italia dei Valori sul forum de “La Repubblica” ritorna sulle foto che lo ritraggono in una cena con Bruno Contrada e altri funzionari dei servizi segreti e ufficiali dell’Arma. L’ex magistrato si oppone alla teoria del complotto:

La tesi contro di me è che l’inchiesta di Mani Pulite fu un’operazione politica ideata dai servizi segreti americani: individuano un contadinotto che nessuno conosce, lo reclutano in Germania mentre fa il metalmeccanico, lo raccomandano per farlo laureare e diventare magistrato.

Poi lui compra o raggira Borrelli e decine di collegi giudiziari per delegittimare la classe politica che non piaceva agli Stati Uniti, soprattutto Craxi per il caso Sigonella. Una boiata mostruosa. Se riescono a dimostrare che Mani Pulite fu un’operazione politica e a legittimare una commissione parlamentare di inchiesta che assolva quei politici screditati, creano la condizione per fare quello che durante il voto in aula sul legittimo impedimento ha detto il piduista Cicchitto: ripristinare l’immunità parlamentare.

Alla cena, organizzata non da un criminale ma dal comandante dei Carabinieri di allora, ero stato invitato perchè ero a Roma a fare attività istruttoria e la facevo con quelle persone. E poi lo hanno detto Borrelli e Ingroia: non potevo sapere che stavano indagando su Contrada.

Vaticano Spa, l’archivio nel nome di Dio

vaticanospa

Un libro da leggere. E una storia che non è ancora stata raccontata. Parla di operazioni finanziarie fatte passare per opere di carità e fondazioni di beneficenza. Parla della finanza del Vaticano. Il punto di partenza? Un archivio dalle proporzioni gigantesche, quattromila documenti reperibili in Svizzera oggi da tutti. Documenti che sono relazioni riservate, bilanci, verbali, bonifici e lettere.

Un libro scritto da Gianluigi Nuzzi, inviato di “Panorama”. Un giornalista che ha collaborato con il Corriere della Sera e con Il Giornale. Un giornalista che si interessa e segue le maggiori  inchieste giudiziarie con implicazioni politiche e finanziarie in Italia dal 1994. E l’anno scorso è stato il primo ad avere accesso all’archivio segreto di monsignor Renato Dardozzi, morto nel 2003 e tra le figure più importanti nella gestione dello Ior, la Banca Vaticana, fino alla fine degli anni Novanta.

Goodbye Eluana

Mentre l’Italia si lecca pesanti ferite post-Eluana (una ragazza che, per fortuna, non ha mai saputo cosa ha rapresentato e come il suo corpo inerme è stato strumentalizzato), vorrei citare l’amico Spinoza.Il post si intitola assai semplicemente: Le vite degli altri

Comunque ci sono disgrazie peggiori. Pensate alla figlia di Gasparri.

“Se serve, mi scuso. Stai tranquillo, Gasparri. Non è mai successo che le tue parole siano servite a qualcosa

Mentre l’Italia si lecca le ferite, Roberto Saviano chiede – dalle pagine e dal sito di Repubblica – Chiedete scusa a Beppino Englaro. Dalla prima pagina del quotidiano. Quella stessa pagina che riporta La rivincita di Lady Obama. Michelle è sulla copertina di Vogue, e al mondo la faccenda dovrebbe in qualche modo interessare.

Di Pietro: da Tangentopoli ad Appaltopoli



Magistrati avanti tutta, titola oggi sul suo blog, tra le prime e più visitate vetrine on line della politica italiana.


Cittadino e politico a prova di intercettazioni ed orgoglioso del mio operato di Ministro: tale mi sento dopo la pubblicazione di alcuni stralci di intercettazioni disposte dalla Procura di Napoli nei confronti del dirigente del Ministero delle infrastrutture, dr. Mario Mautone, nell’ambito dell’inchiesta sul “sistema Romeo”, su cui sta indagando la magistratura partenopea


Da mio figlio errori ma nessun reato: l’uomo di Tangentopoli difende così il figlio Cristiano, coinvolto in Appaltopoli, l’enorme scandalo natalizio che sta deliziando l’Italia da Nord a Sud. Deve difendere i magistrati, lo è stato anche lui. Vedremo come si evolveranno le cose. Forse capiremo anche se si tratta di strumentalismo o realtà. O forse no. Voi che ne pensate?


Giustizia? Update: Salerno e Catanzaro fanno pace



[Foto| Wikipedia]


E’ tregua tra le procure di Salerno e Catanzaro.


Raggiunta e firmata – alla stregua di un vero e proprio armistizio – un’intesa per il ripristino della giurisdizione con idonee iniziative processuali. La richiesta del Quirinale è stata, infine, accolta.


Risultato: Why not e Poseidone, le due inchieste al centro della singolar tenzone, della Procura di Catanzaro e diquella di Salerno su presunti illeciti legati alle inchieste di De Magistris proseguiranno. Nelle rispettive competenze.


Decisivo è stato il doppio dissequestro degli atti compiuto prima dalla Procura generale di Catanzaro e poi da quella di Salerno. Fine dei giochi?


Pd, questione di morale



Non siamo la tangentopoli rossa


Sono due sindaci piddini a parlare, nel bel mezzo della questione morale che sta travolgendo il non-partito, inguaiato tra D’Alema e Veltroni.


Parlano: il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, e quello di Firenze, Leonardo Domenici, che ieri si è incatenato davanti alla sede della sede del gruppo Repubblica-l’Espresso con un cartello che rivendicava un’informazione corretta in merito alla vicenda politica innestata dall’inchiesta giudiziaria Fondiaria-Sai. E anche a Napoli, inchieste giudiziarie hanno coinvolto esponenti delle amministrazioni locali.


La crisi, in realtà, è della politica tutta, con buona pace del Premier che non perde l’occasione e che cavalca, naturalmente, l’Onda – non quella, ma la sua. Perché per il Pdl si tratta di una nuova Tangentopoli.


La confessione di Angelini ai magistrati

Pubblico Ministero (Dottor N. Trifuoggi) – Può dare lettura del testo di questo documento. Ne può dare lettura Lei?
Angelini M. Vincenzo – Certo. “Il giorno venerdì 2 novembre 2007, alle ore 15 e 10 circa, io sono sottoscritta Pace Catia ho consegnato presso il mio ufficio al signor Sciarelli Dario, su richiesta del dottor Angelini, la somma di euro 200. 000, 00 così come documentato dalle foto fatte tutte – queste sono le foto del mio ufficio, che hanno fatto con un telefonino evidentementemente – alla presenza… – c’è la sequenza dalla busta, come dire, ecco, questa è la sequenza. Va bene? Questa è la sequenza; la sequenza dei soldi alla busta vuota, alla busta piena, alla busta chiusa, e questo invece è la restante parte – … così come documentate le foto fatte tutte alla presenza di (parola incomprensibile), somma che abbiamo provveduto congiuntamente a contare e a verificare. Io sottoscritto Sciarrelli Dario – che è l’autista che mi ha portato qua sotto – dichiaro di aver visto che quattro mazzette da euro 50.000,00 ciascuno e di averle consegnate al dottor Angelini…