Alitalia: caos e insider trading


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Alitalia in campagna elettorale. Non sarà più possibile schiodarla. Ormai. Ieri scontro Veltroni-Berlusconi sui tempi della presunta cordata italiana pronta all’acquisizione di Alitalia. Oggi arriva la voce di quello che, non dimentichiamolo, è un ex-magistrato. Non dimentichiamo neppure che a Berlusconi i magistrati proprio non sono mai andati giù.


All’attacco, signore e signori, il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro. Un attacco nel vero senso della parola, e di tutto rispetto. Perchè accusa il Silvio nazionale – in effetti niente di non già visto – di compiere un reato.

Berlusconi sta facendo insider trading facendo credere contrariamente al vero che c’è qualcuno che vuole comprare Alitalia

Il Ministro delle Infrastrutture – ancora per qualche dì tale – ci va giù pesante. In un mercato di Milano, a incontrare gli elettori, risponde ai giornalisti.

Queste operazione prima si fanno poi si annunciano annunciare per creare distorsione del mercato è un reato e io ritengo che farlo soprattutto sotto elezioni sia immorale e illegale


E un po’ di sana difesa del governo caduto non manca. Quanto meno in risposta alle accuse di Silvio Berlusconi.

Le trattative con Air France vanno avanti alla luce del sole dal primo giorno tanto è vero che sono state fatte gare aperte sotto questo aspetto

Dice Di Pietro.

La verità è che Alitalia è un prodotto industriale che produce tra 1 e 2 milioni di euro al giorno di debiti è difficile immaginare che qualcuno voglia comprarsela e neppure i figli del Cavaliere: se lui vuole se la compri, ma non può fare la mattina il presidente del Consiglio e il pomeriggio si compra i beni dello Stato con i soldi degli italiani, è una illogicità una presa in giro che è bene smascherare


Mai porre limiti alla divina provvidenza, però. Tra una Mediaset, uno Stato Italiano, una squadra di calcio, il Milan, una Publitalia etc etc, c’è sempre tempo, se la voglia non manca.


Di Pietro ci va giù pesante.

Il disastro Alitalia ha nomi ben precisi e sono quelli degli amministratori delegati che Berlusconi ha messo durante il suo governo, amministratori delegati che hanno messo sul lastrico Alitalia perchè non hanno saputo fare e portare avanti alcun piano industriale

Padoa-Schioppa ha poi rincarato la dose.

Un’estremamente drammatica e sorprendente perdita di senso della realtà

E ancora:

La gente continua a sognare che ci sia ancora tempo, che ci siano compratori alternativi e soluzioni alternative

Ma Alitalia è un malato terminale. Speriamo che ci pensi la Berlusconi’s family, no?

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