L’aula del Senato ha approvato l’emendamento presentato dai relatori al decreto sicurezza che prevede la sospensione dei processi fino al giugno 2002. I senatori del Pd e dell’Idv hanno lasciato l’aula, mentre sono rimasti nell’emiciclo gli esponenti dell’Udc e i radicali
Roma, 17 giugno 2008
“La legge è uguale per tutti”.
Noi dell’Italia dei Valori crediamo fortemente nel valore di questo principio democratico e ne difendiamo la sua applicazione.
Pertanto chiediamo che si ponga fine allo scempio che il Presidente del Consiglio dell’attuale Governo sta perpetrando per tutelare i suoi interessi.
Con convinzione sosterremo, dunque, la “giornata per la giustizia”, promossa da MICROMEGA, contro le nuove leggi-vergogna volute da Silvio Berlusconi.
Questo Esecutivo deve sapere che l’Italia non è un’azienda privata e che la democrazia non può e non deve essere negoziabile. Per nessuna ragione faremo marcia indietro sulla nostra battaglia.
Noi dell’Italia dei Valori abbiamo, sin da subito, dichiarato che non ci fidavamo di Berlusconi e dunque della sua compagine. Abbiamo più volte ribadito che con attenzione avremmo vigilato, nell’interesse dei cittadini, sui provvedimenti del Governo. Lo stiamo facendo e continueremo a farlo, fuori e dentro dal Parlamento. Senza distrazioni.
Come ci si può fidare di un signore che è Presidente del Consiglio ma che lo è in evidente conflitto di interessi?
Il nostro è un caso unico al mondo, un’anomalia tutta italiana.
Noi dell’Italia dei Valori ribadiamo la nostra opposizione “senza se e senza ma”, forte e chiara.
Non può esservi dialogo con chi sfrutta il proprio incarico per tutelare i propri interessi personali e non quelli dei cittadini.
Ancora una volta, Berlusconi vuole piegare la legge a proprio uso e consumo.
Questo è gravissimo. E’ un fatto di allarme sociale al quale ci opporremo con tutte le nostre energie.
Ribadisco, dunque, che noi dell’Italia dei Valori sosterremo con convinzione la manifestazione promossa da MICROMEGA e qualora venissero approvate queste norme vergogna, daremo la parola ai cittadini promuovendo la raccolta di firme per il referendum.Antonio Di Pietro
E Veltroni & Co. dove sono?
Grazie, onorevole Di Pietro. Se aspettiamo che si dia una mossa un Veltroni, si teme che Berlusconi faccia in tempo a farsi e disfarsi lo Stato come meglio crede. E D’Alema? Ohibò.
Inviato da nephele il 18 giugno 2008 alle 12:29