Berlusconi: da superstar a golpista

Vorrei dare un avviso ai naviganti…

Certo che pure lui… Dovrebbe saperlo che certe cose non vanno dette così. Non esplicitamente, non con quello stile. Ma insomma. Quasi fosse un novellino…

Titolo: Berlusconi, da superstar a golpista. Svolgimento: Come cambiare sembianze pubbliche nel corso di 24 ore. Storia di una trasformazione che la corta, sopita memoria dell’opinione pubblica presto archivierà. Lo sappiamo che è un gran burlone, in fondo…
Più popolare e più potente che mai. Così lo aveva definito, solo ieri, il New York Times.

Nell’Italia in crisi, il premier va forte

In sole 24 ore dall’incoronazione anglofona, però, Nostro Signore di Arcore si fa scappare frasette poco democratiche in reazione alla protesta dilagante per la Scuola e contro la Riforma Gelmini.

Walter, dì qualcosa di sinistra

Cari Amici,
mentre esprimo la mia solidarietà per la vostra manifestazione, vorrei che essa servisse a ricordare a tutti due punti che si è sovente tentati di dimenticare:

1) Democrazia non significa che la maggioranza ha ragione. Significa che la maggioranza ha il diritto di governare.

2) Democrazia non significa pertanto che la minoranza ha torto. Significa che, mentre rispetta il governo della maggioranza, essa si esprime a voce alta ogni volta che pensa che la maggioranza abbia torto (o addirittura faccia cose contrarie alla legge, alla morale e ai principi stessi della democrazia), e deve farlo sempre e con la massima energia perché questo è il mandato che ha ricevuto dai cittadini. Quando la maggioranza sostiene di aver sempre ragione e la minoranza non osa reagire, allora è in pericolo la democrazia

Firmato: Umberto Eco. A Furio Colombo, Paolo Flores d’Arcais, Pancho Pardi, promotori della manifestazione dell’8 luglio in Piazza Navona.

Roma 8 luglio, manifestazione in piazza Navona. Passaparola!


Care concittadine e cari concittadini,


il governo Berlusconi sta facendo approvare una raffica di leggi-canaglia con cui distruggere il giornalismo, il diritto di cronaca e l’architrave della convivenza civile, la legge uguale per tutti.


Questo attacco senza precedenti ai principi della Costituzione impone a ogni democratico il dovere di scendere in piazza subito, prima che il vulnus alle istituzioni repubblicane diventi irreversibile.


Poiché il maggior partito di opposizione ancora non ha ottemperato al mandato degli elettori, tocca a noi cittadini auto-organizzarci. Contro le leggi-canaglia, in difesa del libero giornalismo e della legge eguale per tutti, ci diamo appuntamento a Roma l’8 luglio in piazza Navona alle 18, per testimoniare con la nostra opposizione – morale, prima ancora che politica – la nostra fedeltà alla Costituzione repubblicana nata dai valori della Resistenza antifascista.


Vi chiediamo l’impegno a “farvi leader”, a mobilitare fin da oggi, con mail, telefonate, blog, tutti i democratici. La televisione di regime, ormai unificata e asservita, opererà la censura del silenzio.


I mass-media di questa manifestazione siete solo voi.


On Furio Colombo
Sen. Francesco Pardi
Paolo Flores D’Arcais


per aderire all’iniziativa clicca qui.

Una giornata per la giustizia

RaiNews24 – 18 giugno 2008

L’aula del Senato ha approvato l’emendamento presentato dai relatori al decreto sicurezza che prevede la sospensione dei processi fino al giugno 2002. I senatori del Pd e dell’Idv hanno lasciato l’aula, mentre sono rimasti nell’emiciclo gli esponenti dell’Udc e i radicali

Questo il flash attualmente in home page.

Piazza del Dissenso. E dissenso sia

Notizia da Articolo 21 Liberi di. Furio Colombo, del Partito Democratico, Giuseppe Giulietti, Italia dei Valori, e Francesco Pancho Pardi, sempre Italia dei Valori.
I tre, in fondo, devono aver capito l’inghippo di massa che sta alla fonte del fenomeno Beppe Grillo. Il Pancho è bello agguerrito. Faccia decisamente gioconda. Giuseppe Giulietti è stato capo del sindacato dei giornalisti Rai (Usigrai) prima di Giorgio Balzoni, Roberto Natale e Carlo Verna. Mettono su Piazza del Dissenso.