Daniela Santanchè, il sapore della riscossa (ma non chiamatelo femminismo)


santanchè


A proposito di voti inutili. E’ tutta una campagna elettorale – ed è tutta una vita, verrebbe da dire – che viene esposta la ormai la teoria del voto utile. Guai a chi si azzarda a non votare Pdl oppure – solita tiritera, se proprio deve – Pd: butterà via un’unità di risorsa ben preziosa, quell’unità chiamata voto. In termini di costi e benefici, in termini imprenditoriali e di economia, sarebbe, dice Silvio, uno spreco ingiustificato. Che, di questi tempi di magra, nessuno si può permettere.


Anche Daniela Santanchè si è messa a perorare la teoria del voto utile. Con una predisposizione, però, un tantino differente. Donna di ferro, si può essere o meno d’accordo con le sue istanze, ma le palle sembra avercele più di un uomo – considerando, poi, gli uomini che girano, guadagna ulteriori punti – classe 1961, una beltà di tutto rispetto.

E la lady di ferro all’italiana disse:

Il voto piu’ inutile che le donne italiane possono esprimere e’ quello per Berlusconi visto che sappiamo bene cosa pensa davvero delle donne

Il candidato Premier de La Destra risponde in modo originale – e comprensibile – agli appelli accorati e reiterati di Silvio Berlusconi sul voto inutile.


E ancora:

Berlusconi ha sempre utilizzato le donne come il predellino della sua Mercedes: un punto di appoggio per sembrare piu’ alto dei veri nanetti di cui si circonda. Il voto della Destra e’ invece utilissimo perche’ serve a rompere i vecchi giochi della politica e a rimettere valori e ideali che non devono essere cancellati

Chiaro che la faccenda dei piccoli partiti inutili non le vada giù. Non potrebbe essere altrimenti. Il gioco è grande e con grandi istanze implicate. Meccanismi complessi e considerazioni alla base che solo le beghe politiche pienamente comprendono e coordinano.


Per una volta, da donna, Santa Santanchè ha il mio appoggio.

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