Pizza runs. E Berlusconi si accaparra i voti della Democrazia Cristiana. E il Senato


costituzione


Dunque, facciamo un po’ di conti. La DC alla fine corre. Pizza corre. Pizza runs.


Ieri, intorno alle 17, si è chiuso il caso Pizza, almeno per il momento. Il caso che ha fatto rabbrividire la nazione tutta, comprese propaggini estere e all’estero disperse. E Giuppy (all’anagrafe, Pizza Giuseppe) è stato ricevuto nelle stanze di nostro Signore della Premierità, Silvio Berlusconi. A palazzo Grazioli

ho appena finito di parlare con gli alleati Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini

ha dichiarato il Pizza nazionale uscendone.

Tutti lo vogliono, tutti lo cercano. E lui fa finta quasi di non esserselo aspettato. No, non si vuole certo essere cattivi…


Segretario, cosa ha deciso alla fine?
Gli chiedono da Repubblica. E cosa volete che abbia deciso?

Ho appena comunicato agli alleati la decisione del mio partito di non chiedere il rinvio delle elezioni

Mumble mumble.

Significa che la Democrazia cristiana accetta di limitare la propria campagna elettorale a 15 giorni anzichè un mese

Pizza, scusi, non ci faccia fessi. Non sono neanche 15. Vero è che la botta di popolarità di questi due giorni non ha rivali. Ma non ci faccia fessi. Il punto sarà un altro. Al giornalista di Repubblica, la giornalista, pardon, che non ha esattamente chiesto così, Pizza riferisce:

Vede, il nostro vero obiettivo è rivedere il simbolo storico della Democrazia cristiana sulle schede elettorali. Riportare la Dc nelle urne degli italiani


Vabbè. Era bella l’intervista di ieri di Luca Telese su Il Giornale, che a un certo punto gli diceva:

Scusi sa, tutto questo mi sembra sublimamente moroteo

Lasciando il buon Pizza in orgasmatico sorriso. L’anomalia è tutta italiana. Un partitino (sìsì, gloria ai posteri e a 50 anni di stroria italiana, che però sono ormai lontani) ha, alla fine, deciso la data delle elezioni. Oltre le istituzioni. A un certo punto si è paventato anche oltre la Costituzione.


La Dc sarà alleata del Pdl?

Come era già stato deciso. Ho appena finito l’incontro con gli alleati Berlusconi e Fini perchè ho ritenuto giusto informare per primi proprio i nostri alleati

Ma c’è un punto che scotta:

Saremo presenti solo al Senato e in quattordici regioni: Lazio, Umbria, Campania, Sicilia, Sardegna, Toscana, Puglia, Abruzzo, Molise, Lombardia, Liguria, Calabria, Emilia Romagna, Basilicata

Il Senato. Il Senato. Il Senato. Diamine. Il Senato.


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