ANM: patto con Fini? una calunnia

Foto: Ap/LaPresse

Lo scontro tra magistratura e Berlusconi, vede l’entrata in scena di una nuova figura, quello che ormai da molti giorni si sta portando avanti è una battaglia che il presidente del consiglio, sta facendo contro quelli che secondo lui, sono i magistrati “corrotti di sinistra” che mirano a far cadere il suo governo. Nella giornata di ieri, Berlusconi, ha presieduto il convegno del PDL all’Eur (Roma), e proprio durante il suo discorso, Berlusconi ha parlato di Fini.

Parlando di Fini, Berlusconi ha dichiarato come lo stesso abbia partecipato ad un accordo con i magistrati per far cadere il governo. Non si è fatta attendere la risposta dell’ANM (Associazione Nazionali Magistrati) dalla voce dello stesso segretario dell’ANM , Giuseppe Cascini, il quale ha dichiarato: “Quando Berlusconi dice che l’Anm avrebbe firmato un accordo con Fini dice una bugia, una grave calunnia. Inviterei il presidente del Consiglio a fare nomi e a farci vedere il documento di cui parla”

Arriva anche la risposta di Di Pietro, leader dell’IDV: “Andrò a denunciare Berlusconi per quello che ha detto”. Lo ha affermato Antonio di Pietro. ”Io – ha detto il leader dell’Idv – lo conosco dal’94, Berlusconi fa politica per motivi giudiziari. C’è chi è andato in galera, chi ad Hammamet e lui in Parlamento per non andare a San Vittore”. Il premier “ha cercato di comprarmi e ricattarmi, ma visto che non è riuscito a corrompermi adesso mi attacca”. Berlusconi c’è l’ha con noi dell’Idv perché abbiamo abbracciato il referendum del 12 e 13 giugno sul tema fondamentale: se può un presidente del Consiglio farsi leggi per non farsi processare”.

Lo stesso Fini ha poi dichiarato “Un’escalation di menzogne, sfido il premier a mostrare i documenti che attestano le sue parole”. Lo ha affermato il presidente della Camera Fini. “Se non risponderà, cosa di cui sono certo, gli italiani avranno la prova che non sa cosa significhi la parola vergogna”.

Veltroni ha poi dichiarato che il premier “il problema italiano, è un tappo alla vita politica”.

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