Berlusconi: patto tra Fini e l’ Anm. Il presidente della Camera: una barzelletta.

Foto: AP/LaPresse

Il nuovo attacco del premier Berlusconi al leader di Futuro e Libertà Gianfranco Fini coinvolge stavolta l’ intera magistratura : per il Cavaliere, infatti, l’ Anm, l’ Associazione nazionale magistrati, “proteggerebbe” il presidente della Camera. Ci sarebbe, insomma, un vero e proprio  accordo, per il quale Fini ed i finiani non farebbero niente ai magistrati, ed in cambio questi ultimi avrebbero garantito “protezione” ai  futuristi. La legge sulle intercettazioni, in particolare, si sarebbe arenata alla Camera dopo un incontro tra Fini e i vertici dell’ Anm, mentre alcuni emendamenti a tale legge sarebbero stati suggeriti proprio dal presidente dell’ Anm Palamara alla finiana Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia alla Camera.
Il presidente della Camera avrebbe commentato seccamente, dicendo: “E’ una delle tante barzellette del vasto repertorio di Silvio Berlusconi.

Il premier si è mostrato poi sicuro riguardo alla scarsa consistenza politica della formazione di Fini, Futuro e Libertà: egli, secondo il Cavaliere, si sarebbe portato “in un’ area di non voto, un’ area che non esiste”. “Noi” avrebbe proseguito il premier “andremo in campagna elettorale a spiegare quello che è successo, quando la gente  capirà ancora di più, Fini è destinato a scomparire”. Inoltre, Berlusconi  starebbe pensando ad un cambio di nome del partito,poichè Popolo della Libertà “non ha avuto presa tra la gente”. Il governo, poi, sarebbe uscito rafforzato dal voto di fiducia alla Camera, ma, avrebbe continuato il premier, “se vogliamo fare le riforme dobbiamo allargare la maggioranza”.

Fini oggi ha mostrato sicurezza, e, salutando i dipendenti di Montecitorio, ha detto loro:  “Fin quando continuerà la legislatura continueremo a vederci per gli auguri di Natale”, smentendo così le indiscrezioni per le quali sarebbe prossimo alle dimissioni da presidente della Camera. Ma le insidie per lui potrebbero venire anche da un ex finiano, Silvano Moffa, che il 14 dicembre aveva votato a favore del governo, e che ha annunciato che “domani con la riunione dei deputati del gruppo Misto che hanno votato la fiducia al governo Berlusconi avrà corpo la terza gamba della maggioranza di centrodestra”. Per Moffa, poi, questa “terza gamba” potrebbe raccogliere consensi proprio tra i finiani, poichè, spiega, “C’ è uno slittamento di Fli verso il Terzo Polo e un’ alleanza con il centrosinistra. Il progetto originario è stato snaturato, il gruppo dei finiani è diventato un’ altra cosa. Ci sono persone con una storia politica simile alla mia che avvertono un fortissimo disagio”.
Intanto, il PD, per bocca della capogruppo in Commissione giustizia della Camera, Donatella Ferranti, giudica quelle di Berlusconi “parole molto gravi che delegittimano le istituzioni e che devono essere immediatamente chiarite o smentite”, ed invita il premier a “riferire subito dei fatti a sua conoscenza nelle sedi istituzionali e giudiziarie”.

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