Vaticano: Il diavolo e l’acqua santa

Dal titolo sembra di imbattersi in una di quelle puntate in bianco e nero di Don Camillo e Peppone. Una saga che ci mostrava quanto fossero cosi vicine, seppur cosi lontane a livello ideologico, due mentalità contrapposte come quella cristiana e quella comunista nella piccola realtà di Brescello.

E quasi in un metaforico paragone quello che accadeva nelle storie romanzate dal Guareschi, ecco giungere a circa metà aprile il viaggio del Papa negli Stati Uniti, la patria del diavolo come la definirebbero in molti oggi. Ma chi meglio del buon presidente degli Stati Uniti potrebbe prendere la funzione di Belzebu? Certo vedere George W.Bush con il vestito da diavolo con la coda e forcone forse ne da un’immagine più esilarante che inquietante, ma forse su certi paragoni è sempre meglio ridere che piangere.

Così dal 15 al 21 aprile il papa Joseph Ratzinger, meglio noto come Benedetto XVI, si recherà nel nuovo mondo, sia per portare la sua parola, sia per discutere nella sala ovale con Bush Jr. riguardo le varie problematiche mondiali, che volente o nolente vedono gli Stati Uniti molto spesso, se non sempre, in primo piano.

Il viaggio non consiste solo ed esclusivamente nel discorso alla White House, anche perchè 6 giorni alla Casa Bianca non so cosa ci sarebbe da raccontare e da dire, ma sarà un vero è proprio evento di incontro per il pontefice con cardinali e vescovi, tanto bistrattati negli anni dai mass media, per le diverse vicissitudini negative, quale il famoso caso dei preti pedofili, che qualche anno fa portò ad una vera caccia all’uomo nel clero a stelle e strisce.

Non sarà solo un viaggio diplomatico quello di papa Ratzinger, ma sarà anche una missione che potremmo definire “Per non dimenticare”. L’evento, almeno a mio avviso, più importante è sicuramente la messa che si terrà, domenica 20 aprile, a Ground Zero. Per chi non dovesse saperlo, Ground Zero è lo spiazzo che, fino al 11 settembre 2001, ospitava le Twin Towers (le Torri Gemelle) poi abbattute dal famoso attentato terroristico che ha cambiato la vita di ognuno di noi.

Altro fatto importante sarà il discorso che il pontefice terrà davanti all’assemblea delle Nazioni Unite.

Si prospetta per papa Ratzinger un viaggio di fondamentale importanza, un viaggio che permetterà al rappresentate numero 1 dei cristiani cattolici di portare la propria parola, il proprio messaggio e le proprie speranze di fronte ai rappresentanti di tutto il mondo. Speriamo che le sue parole possano colpire i cuori di ognuno di loro.

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