La prima pietra di “Pietro” in Qatar

“Tu sei Pietro, e su questa pietra costruirò la mia Chiesa”. Quanti di voi, almeno dalle rimembranze delle scuole elementari o medie, nelle odiate-amate ore di religione, ricordano questo versetto così famoso e importante della letteratura evangelica. Poche righe che vogliono significare tutto. Completa fiducia, abbandono, continuazione di un ideale. L’idea di religione cristiana cattolica che è giunta fino a noi.

Oggi per noi è una consuetudine, per non dire un fatto obbligato, vedere una chiesa cristiana all’interno di ogni città. Eppure l’Italia non è uno stato fondato sulla religione cristiana cattolica, benchè sia la religione più diffusa. La nostra penisola vive sull’idea di libertà di religione, forse addirittura lasciando fin troppa libertà alla stessa, portando troppo spesso i cittadini italiani a pensare che magari, se facessero parte di una minoranza religiosa, potrebbero avere molti più diritti.

Nonostante questo, non tutti i paesi al mondo vivono la situazione del bel paese. Tra questi paesi, che risiedono in quegli stati “anti-cattolici”, troviamo molti se non tutti gli stati del medioriente. Qui la tolleranza religiosa è decisamente minima, se non nulla, soprattutto per il fatto dell’integralismo e di tutto ciò che ne comporta.

Eppure sembra, per la prima volta, che da questi stati venga la voglia di aprirsi, seppur un poco a chi è diverso da loro. Dal Qatar arriva questa apertura con una notizia che, trasmessa dal Vaticano e quindi da considerarsi veritiera e ufficiale, ha dell’incredibile.

Sono ben 14 i secoli di storia del Qatar. E in questi oltre mille anni nessuna chiesa Cristiana Cattolica ha mai avuto la possibilità di esistere. Le cose, però, sono decisamente sulla via del cambiamento. Infatti nella giornata di domani a Doha, capitale del piccolo emirato mediorientale, la comunità cattolica potrà finalmente festeggiare la consacrazione della prima chiesa dell’emirato.

La funzione, che verrà tenuta dal cardinale Ivan Dias, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, sarà un evento di portata storica.

La chiesa, che prenderà il nome di Saint Mary (Santa Maria), è stata costruita anche grazie al sostegno dell’associazione “Aiuto alla Chiesa che soffre”, che ha permesso quindi ai cristiani cattolici dell’emirato di avere un luogo di culto in Qatar.

E chissà che non sia solo il primo passo verso la completa integrazione religiosa in medioriente.

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