Leggi razziali e Vaticano: il “ruggito” di Fini, il miagolio del Pd?



Il Pd è d’accordo con Fini. Fini fa il lavoro che dovrebbe fare il Pd. O la Sinistra, se ne rimanesse ancora traccia. Questo il sillogismo odierno.



Leggevo oggi su Facebook la nota di Eugenio Marino, del Dipartimento Internazionale del Partito Democratico. Un Piddino onesto, che ha sempre detto chiaramente e onestamente che il suo Partito ha tanto, tanto da lavorare.


Perché penso che Fini abbia detto cose giuste che avremmo potuto e dovuto dire noi per primi?


Fini è stato critico. Politically correct ma critico sulla Chiesa.

Perchè una denuncia del genere non è mai arrivata dal Pd, nell’ambito di un dibattito che ormai si è aperto e dalla cui cultura e formazione, nonché ideologia, ci sarebbe aspettati prima simile sortita?


Eugenio ricorda le parole di Pier Paolo Pasolini, anno 1958, nella poesia A un Papa ne “La religione del mio tempo”, Epigrammi, XII.

…Migliaia di uomini sotto il tuo pontificato,
davanti ai tuoi occhi, son vissuti in stabbi e porcili.
Lo sapevi, peccare non significa fare il male:
non fare il bene, questo significa peccare.
Quanto bene tu potevi fare! E non l’ hai fatto:
non c’è stato un peccatore più grande di te…


Ricorda Eugenio che, appena diventato Papa, Pio XII tolse dall’Indice le opere di Charles Maurras, politico di estrema Destra e antisemita. Il provvedimento, per molti storici, è risultato essere il segno di un

cedimento al pregiudizio antisemita, proprio nel momento in cui l’Italia cominciava ad applicare le vergognose leggi razziali


L’accusa che si muove a Pio XII, e dalla quale la Chiesa si sta difendendo sostanzialmente dicendo non-è-vero-punto, è nata in seguito alla pubblicazione di documenti ufficiali del Vaticano, risalenti al periodo della guerra: Il Papa di allora viene accusato di presunta connivenza con i regimi nazi-fascisti. Attivo o passivo che fosse il suo ruolo – sempre presunto, quel silenzio continua a fare un grandissimo rumore. Forse sempre più grande.


Stamattina mi sono andata a leggere appositamente Spinoza. Stanno diventando per me un po’ come la sveglia del mattino. Come Antonello Dose e Marco Presta a Il Ruggito del Coniglio su Radio 2. Appuntamenti intelligenti con me stessa e con prodotti della comunicazione raramente stimolanti.



Ma anche:

“C’è da chiedersi perché la società italiana si sia adeguata senza alcuna manifestazione di resistenza”. Me lo sono chiesto anche io quando è sceso in campo Berlusconi


3 commenti su “Leggi razziali e Vaticano: il “ruggito” di Fini, il miagolio del Pd?”

  1. Il ragionamento di Fini è puramente opportunistico. Cerca complici per le leggi razziali che hanno invero un’origine ben precisa. Puntare sulle resonsabilitò della Chiesa serve solo a distrarre gli sciocchi. Tipo “guarda un asino che vola”.

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